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giovedì 8 gennaio 2015

Una scrittrice si racconta: Deborah Sanjohns.


La mia passione per la letteratura è nata dopo essermi appassionata alla lettura di bellissimi libri, che sono stati capaci di coinvolgermi ed emozionarmi. 
"Nient’altro che noi" nasce dall’idea e dalla voglia di voler provare a scrivere una storia tutta mia ed è stato per anni il libro che ho tenuto chiuso nel cassetto. 
L’ho scritto un pezzetto alla volta e di conseguenza io e la mia opera siamo cresciuti insieme. Negli anni della mia adolescenza mi sono appassionata spesso ai libri, ai film e alle serie tv, dove l’amore e l’amicizia erano il tema principale.
Così "Nient’altro che noi" ha iniziato a prendere forma... ho voluto raccontare come scorre la vita di un gruppo di adolescenti in una piccola cittadina della Riviera Ligure, ambientando la storia nei luoghi in cui sono cresciuta, e ho potuto arricchire la mia storia di diversi particolari, in modo che chi legge possa immaginarsi in questa graziosa cittadina. 
Io personalmente amo leggere il genere romantico contemporaneo e ovviamente nel mio libro non poteva certo mancare una storia d’amore (ricca di colpi di scena). Durante la stesura mi venivano in mente talmente tante idee che non sarebbe bastato un solo libro e così "Nient’altro che noi" è diventato senza volerlo una trilogia
La mia intenzione però non era solamente di focalizzarmi su una profonda storia d’amore, infatti ho voluto lasciare spazio anche ad altri sentimenti importanti, come l’amicizia o l’amore fraterno e perché no anche l’amore che un nonno ha per la sua nipotina. 
Ovviamente la vita è contraddistinta non solo da buoni sentimenti, ma anche da conflitti, incomprensioni e litigi, perciò ho voluto, sia nel bene che nel male, racchiudere tra le righe del mio libro tutti questi sentimenti, che ci accompagnano nella nostra quotidianità. 
Un’altra componente altrettanto importante di "Nient’altro che noi" è la musica: si può dire che il libro abbia una sua colonna sonora, infatti posso dire che siano state le canzoni a scegliere in quale capitolo collocarsi... Mi spiego meglio: ogni volta che prendo in mano una penna o mi metto davanti al computer lo faccio sempre con la musica, che come per magia riesce ad esprimere esattamente ciò che i miei protagonisti provano in quel momento. 
Io credo che sia capitato a tutti di emozionarsi sulle note e sulle parole di una canzone, perciò mi piace immaginare chi legge "Nient’altro che noi" con le cuffie nelle orecchie a godersi della buona musica.

Deborah Sanjohns


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