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lunedì 27 giugno 2016

"ARRIVA SEMPRE, IL MOMENTO DELL'UOMO.." di BIANCA BROTTO



Arriva sempre, il momento dell’uomo.
Quel momento in cui senti che la vita è stanca di portarsi appresso un peso, quando non riesci più a distrarti abbastanza da non sentirlo. Persino il tuo sorriso lo è. Stanco.
È il momento dell’uomo. 

Due le strade, ugualmente perfette: procedere a passi stanchi ma sicuri con le istruzioni usate fino ad ora o innescare un’altra marcia, sgommare, sentire la pelle bruciare sotto le gomme, stare lì in quel diverso male e poi osare ripartire, osare il coraggio di cambiare, osare quel che pochissimi osano: il momento dell’uomo.

La prima strada la conosciamo, l’abbiamo percorsa fino a questo punto, sappiamo da dove è partita e cosa ci può dare. 
Conosciamo ogni sasso. E ogni buca.

La seconda io l’ho passata, è il mio parto, succede così: 

Il comando parte dall’anima che decide per il concepimento di un sì o di un no alla felicità; la domanda non è banale come sembra. La sofferenza è terreno conosciuto mentre la felicità è un’incognita che fa paura. 

Se l’anima urla un fortissimo sì, mente e corpo devono unirsi e collaborare: la mente stila una lista di possibili soluzioni che, attraverso nuovi pensieri e incontri mirati, costruiranno la nuova vita, lo stesso fa il corpo per assicurarsi una perfetta forma fisica.

Infine il parto, il percorso. Il canale d’uscita è stretto e doloroso, ma è l’unica via possibile per rinascere, è il momento nel quale il feto muore e l’uomo nasce. La pressione sarà angosciante, mancherà l’aria, si passerà da una confortevole buia tristezza ad una luce troppo forte. Bisognerà adattarsi alla nuova condizione perché solo il seme che muore porta frutto. Poi la vita inizierà.

Ogni momento può diventare il momento dell’uomo, una manciata di istanti piena di quel sì. 

Poi il buio. 
Poi la luce.

BIANCA BROTTO

giovedì 23 giugno 2016

"HO VISTO PERSONE VANTARSI DEI TANTI POSTI VISTI..." di

Ho visto persone vantarsi dei tanti posti visti, ma non sono in grado di vedere negli occhi di occhi di una persona la sofferenza. 
Ho visto persone vantarsi dei tanti amori avuti, tanti corpi spogliati, ma non sono in grado di amare se stesse. 
Ho visto persone non saper amare, ma l'unica persona a cui riescono a dimostrare il loro amore è semplicemente "se stesse". 
Ho visto persone vantarsi tantissimo di se, ma sono le prime a guardarsi allo specchio con insicurezza. 
Ho visto persone predicare amore e bontà, ma sono le prime a dare giudizi cattivi, e spesso affrettati. 
Ho visto persone parlare male dell'amicizia che non ripaga, ma sono le prime a non fare una telefonata o essere presenti nel momento del bisogno. 
Ho visto persone che si rifiutano di aver fiducia nel prossimo perché un rapporto tossico le ha troncate l'anima, ma sono le prime ad aver bisogno di un porto sicuro dove rifugiarsi durante le tempeste di quell'anima spezzata. 
Ho visto persone rifiutare di amare, ma sono quelle che ne hanno più bisogno, ma hanno solo paura. 
Ho visto persone voler creare un muro, una protezione all'amore, una forma di razionalità in un sentimento irrazionale, ma sono quelle che amano di più, in silenzio. 
Ho visto le persone cattive diventare buone ed ho visto le persone buone diventare cattive. 
Ho visto, e so per certo, che la cattiveria, i limiti, le insicurezze, le paure, l'indifferenza, sono cose che portano sofferenza... E solo una cosa è in grado di mandarle via... 
L'AMORE! 
Più è grande e più ci fa paura... 
Più ci fa paura e più ne vale la pena stringere la mano dell'altro... 
Ho visto persone salvate dall'amore.. E su quest'ancora di salvezza ho visto me.

LOREDANA CAMMISA

sabato 18 giugno 2016

"VITE INTERROTTE (09/06/2016) di Claudia Anselmi

VITE INTERROTTE (09/06/2016)
Gelosia, possessività, ossessione, paranoie inutili; tutto questo, ha portato, e porta ancora, un'inutile, crudele ed atroce spirale di violenza che, ancora, non vuole cessare d'esistere.
Donne vittime di esseri malati e perversi, che ancora non riescono, o non vogliono denunciare i loro carnefici, perchè convinte che, con il loro infinito amore, riusciranno a cambiare costoro, ma non è così.
Purtroppo, queste donne vengono uccise, solo perchè, ad un certo punto, tentano di laciare questi esseri.
Tutto questo, ha un nome:FEMMINICIDIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' ora di dire basta, denunciarli e salvarci la vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

CLAUDIA ANSELMI

lunedì 6 giugno 2016

"MONOLOGO DI LUNEDI'" di Salvo Colucci



Monologo di lunedì (Salvo Colucci)

È vero a volte ti restano le tasche piene di sassi, un'immensa piramide di sogni inutili, attimi che sono semplicemente chiusi in una scatola come se non fossero mai esistiti, una scatola che la polvere dei ricordi coprirà man mano fin quando come i giocattoli vecchi farà parte di un museo dell'anima dove si è pagato un prezzo d'ingresso fin troppo caro per i propri sentimenti, una scatola dove sorrisi, umori, voci, sospiri, non avranno più vita ma solo una eco che diventerà sempre più labile al richiamo nella memoria del proprio cuore.
Ma in questa stanza senza tempo, davanti la mia "pietra" in tutte queste mie aberrazioni, all'improvviso sento una carezza che mi scalda la spalla destra, e come sempre nei miei attimi migliori, mi giro in modo asimmetrico e la bacio sulla pelle.
In fondo l'amore non ha nulla di complicato, se parla con il linguaggio del cuore e non si barattano i sogni con una realtà tante volte asettica e senza sincerità, il sogno è sogno ed è l'unica cosa che ci fà sorridere il cuore.
Chiudo la mia stanza del tempo imperfetto conscio che sarò nostalgia e quel pizzico d'amaro mai provato, ma sorrido a quanto io ancora sento di dover dare, a quanto il mondo semplicemente mi mostra la sua mano. Prendo la via del sole quella che passa tra una rosa rossa e il bianconiglio, ed è vero nella vita se non si è un pochino cappellaio matto non c'è gusto... ed io fortunatamente là sarò sempre...
Per chi mi legge... Salvo@

giovedì 19 maggio 2016

"CI SONO DONNE CHE APPAIONO FORTI COME ROCCIA.." di Silvia Nelli

Ci sono donne che appaiono forti come la roccia. Sono quelle che hanno imparato a farcela da sole, perché hanno sprecato tanto del loro tempo ad aiutare chi aveva bisogno, ma quando erano loro ad aver bisogno si sono trovate sole. Il cuore si indurisce, lo sguardo diventa più duro e i gesti e le attenzioni si restringono in una cerchia di persone ben scelte. Non diventano cattive, ma imparano a prendere le distanze da chi sa prosciugarle nell'anima senza arricchirle mai.

Silvia Nelli

martedì 26 aprile 2016

"QUANDO ME LA SONO TROVATA DI FRONTE..." di Giorgio Faletti



Quando me la sono trovata di fronte
e l'ho vista e l'ho odorata
e l'ho sentita parlare,
mi e' sembrato che Dio mi avesse restituito la costola.

Giorgio Faletti

mercoledì 20 aprile 2016

"RIFLESSIONI SENZA TEMPO" di Salvo Colucci



Riflessioni senza tempo (Salvo Colucci)

Mi ritrovo in questo lunedì di una semplice settimana di primavera seduto ad un tavolino di un bar di frontiera con la mia ombra che stancamente mi guarda mentre scruto la strada che pigramente si lascia vivere dalle ansie della gente.
Come incantatrici di serpenti suonano i carillon delle giostrine nell’angolo ferme aspettando gli innocenti e rubare pezzi di sorrisi ed un angelo vero, fatto di carne e qualche piuma passando mi offre un caffè.
Le mura intorno gridano delle mille vite che si incrociano tra le scale del condominio e sotto il portone due ragazzi accendono il loro amore come accendessero un motorino, in fretta con un bacio che brucia più del fuoco che da li a poco si consumerà come un fiammifero.
Due tram si scambiano le anime ad una fermata e dall’altro lato della città altre attendono il loro caronte.
Dalla mia tasca cade un foglio bianco dove sono scritte tutte le mie riflessioni senza tempo, lentamente scivola nel rigagnolo d’acqua che scorre lungo il marciapiede arriverà al fiume e poi al mare dove si unirà con i miliardi di pensieri del mondo.
Chiudo e piego in quattro il tavolino ed il bar di frontiera, li ripongo in tasca, lego la mia ombra ad un dito e mi incammino sorridendo verso questo mezzo paradiso attendendo il domani per altre vie per altre riflessioni senza tempo.

Salvo@

"A VOLTE PENSI CHE NON CI SIA UN DOMANI..." di Sabrina Di Toma

A volte pensi che non ci sia un domani, pronto ad attenderti con una ventata di novità. 
Ti chiudi in te stesso e crogioli nella consapevolezza autodistruttiva che non ce la farai, che non ne hai più le forze. 
Sei spento e privo di iniziativa per andare avanti, per essere all'altezza delle aspettative e dei desideri che ti sei posto. 
Proprio in quel momento arriva ciò che non ti aspettavi. Quel qualcosa che ti riporta alla vita. 
Ti fa sentire vivo, si! 
Non lo volevi, non lo desideravi eppure è lì, pronto a cambiarti, a stravolgerti. 
Tu hai il tuo bagaglio di paure e cosa fai? Ti arrendi? Sei disarmato ma non è detto che tu sarai la vittima, di nuovo. 
Vivi e lasciati vivere. Fallo!

SABRINA DI TOMA

venerdì 8 aprile 2016

"LEGGERE SCRIVERE E VIVERE IN EQUILIBRIO" di Loriana Lucciarini



Leggere scrivere e vivere in equilibrio.
Voglio glissare le polemiche che producono solo vuote parole, lo scindere in due ogni singolo pensiero, il dar voce al mio malessere oscuro e ai mille pensieri confusi.
Voglio nutrire anima e sogni, danzare anche io avvolta nella luce, camminare leggera sulle cose della vita senza perdere il contatto con le emozioni.

Scrivere e' essere me, realizzarmi tra le parole. Leggere e' il viaggio astratto che ppsso compiere tra le pagine di carta per vivere altre vite e altri pensieri...

Scrivere leggere vivere in equilibrio. Ecco cosa voglio.

LORIANA LUCCIARINI

domenica 20 marzo 2016

"DUE SONO I PENSIERI FORTI DI OGGI" di Mirella Morelli

Due sono i pensieri forti di oggi.
Il primo: mi manchi, papà. Mi sono svegliata con il ricordo di quella sera in cui, seduti insieme al fresco del giardino, mi hai detto: "Ma perché non mi racconti più nulla delle tue giornate, come facevi un tempo?"...e me lo chiedevi sorridendo, per non farmi troppo male. Avevo 18 anni e non mi sentivo per nulla in colpa del mio correre via nel vento verso la vita.
Il secondo: mi manchi, papà, e mi manchi col senno della maturità.
Questa, di mancanza, fa davvero male perché negli anni se ne accumulano fin troppi, di sensi di colpa...E l'unico correre via nel vento che oggi darebbe sollievo sarebbe quello verso il nostro giardino, verso quella serata, per darti quell'abbraccio che allora non ti diedi e che sempre, sempre continuai a negarti.

MIRELLA MORELLI

sabato 19 marzo 2016

"MIO PADRE CAMMINA SEMPRE AVANTI A TUTTI" di Samantha Terrasi

Mio padre cammina sempre avanti a tutti. A volte lo perdiamo di vista. Per fortuna che porta sempre un giaccone rosso e riusciamo a ritrovarlo ovunque sia. Gli piace correre. Fa ancora il maratoneta e mi ha sempre spinto ad andare con lui in pineta ma con la grazia di un'anatra che calpesta le uova io ho sempre corso in acqua. Ci accompagnava a tutti gli allenamenti. Io e mia sorella, corsie differenti. Faceva il tifo per l'una o per l'altra. Il mio spirito competitivo mi ha portato a gareggiare tra i master. L'ho portato con me a Montecatini per una gara. Lui che non dice quasi niente ma poi quando si siede a tavola alza il calice di rosso e brinda. Non dirà mai a cosa perchè a volte le parole tendono a morire in gola. Ma anche se le scarpette da corsa non le ho, ho sempre corso un passo dietro lui. Grazie papà.

SAMANTHA TERRASI

giovedì 3 marzo 2016

"RICORDATEVI CHE UNO STRATO DI POLVERE PROTEGGE I MOBILI" di Fab Fra

Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...
Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.
Lavoravo ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivono la loro vita!!!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.
Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!
Fa' pulizia, se è necessario... Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".
Fa' pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco... Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.
Fa' pulizia, se è necessario, C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia... Questo giorno non torna indietro...
Fa' pulizia, se è necessario, ma... Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso... E quando sarà il nostro turno, ci trasformerrmo tutti in polvere

FAB FRA

"DIETRO A UNA GRANDE DONNA C'E' UN'ADOLESCENZA BRUTTA" di Enrica Tesio




Dietro a una grande donna c’è un’adolescenza di merda.

Dietro a una grande donna c’è un’ombra di passato. A mezzogiorno, quando il sole è più alto, scompare. C’è l’adolescenza con tutto il repertorio di inadeguatezza, di pieni e di vuoti. L’adolescenza da grande te la ricordi come un luna park chiassoso, ma quando ci passi attraverso vedi solo gli specchi deformanti: troppo grassa, troppo corta, troppo lunga, troppo piatta, troppo spessa. C’è pure il calcinculo con quello che ti prende e ti lancia, ti fa volare, ma è un circolo vizioso. E la casa degli orrori, così simile a casa, così familiare. Il cibo non nutre e anche il divertimento fa paura.

Dietro a una grande donna ci sono gli ex, ex fidanzati, gli ex amici, gli ex lavori. “ex” ha quella x che è sembra una croce dove una volta c’era un tesoro. Ma “ex” in latino vuol dire anche “da”, come “uscire da”, “venire da” e a pensarci bene, gli ex sono anche radici, da lì si viene, da lì si riparte.

Dietro a una grande donna ci sono inverni infiniti. Gli anni si contano in primavere, ma la maturità si misura in inverni. E si impara dagli alberi, che sono matti gli alberi a spogliarsi quando fa freddo, e invece no, abbandonano il superfluo, si fanno oggetti e aspettano. E si impara dai ricci che si chiudono e le spine vanno fuori, non dentro. Si impara che la letargia non è l’allergia all’inverno, si impara il letargo, come pausa piena di vita e di malinconia.

Dietro a una grande donna ce n’è una uguale e più piccola, maligna, parla e pugnala, là dove fa male. Se la ignori scompare.

Dietro a una grande donna ce n’è un’altra uguale e arrabbiata che abbaia, morde e se la fai incazzare ti piscia pure sul tappeto. Se la accarezzi smette.

Dietro a una grande donna non c’è lato b o fattore c. Una grande donna di solito sa dire culo senza problemi e soprattutto sa riconoscere quando l’ha avuto e quando se l’è fatto.

Dietro a una grande donna non ci sono briciole per ritrovare la strada. La questione non è come tornare, ma se sia il caso di tornare.

Dietro a una grande donna c’è un futuro che non fa paura e “domani è un altro giorno” non è una minaccia.

Intorno a una grande donna c’è un girotondo di persone, di progetti e tutto si tiene alla faccia delle leggi della fisica e della ragione.

A fianco di una grande donna, qualche volta c’è un uomo. Lei lo guarda: “che bello averti conosciuto”, lui sorride: “bello aver voglia di conoscerti ogni giorno un po’ di più”.

Dietro una grande donna ci sono le incomprensioni, i tradimenti, i colpi dati, quelli ricevuti, quelli schivati. Ci sono i “mai più” e i “mai dire mai”, c’è la voglia di dare un senso all’insensato e di capire anche quando non c’è niente da capire.

Dietro a una grande donna c’è una donna che accetta di diventare grande. Con tutto il carico di dolore, di sofferenza e di bellezza. Sulle spalle.

Enrica Tesio

mercoledì 24 febbraio 2016

"GRAZIE....QUESTO E' UN GRUPPO FONDAMENTALE..." di Lara Bianca

Grazie....questo è un gruppo fondamentale ritengo.....perchè essere donna è una cosa molto seria e ad oggi ancora purtroppo, le donne, noi donne, non riusciamo a venir fuori come dovremmo, senza doverci mettere in competizione con gli uomini e senza voler loro assomigliare.....il potenziale umano che è racchiuso in ogni donna potrebbe fare la differenza in questa terra di uomini, in questo mondo scritto al maschile. E' un impegno grande, di consapevolezza, conoscenza, coraggio e determinazione.......se le donne scopriranno chi sono, lo faranno anche i loro figli, i loro uomini e l'umanità intera......ma questo non al fine di ribaltare la piramide di potere, ma per riunire le due metà di uno stesso concetto, di una stessa visione, di una stessa infinita bellezza......

LARA BIANCA

venerdì 5 febbraio 2016

"SFACCENDO SOLA, IN CUCINA.." di Cloe Sei

Sfaccendo sola, in cucina. Lucido il piano cottura, controllo la pentola in acciaio che sia lucida in ogni sua parte, asciugo le stoviglie ed intanto progetto l'impasto di macinato senza il latte; mio figlio non lo tollera. Userò il brodo.
Sono sola, immersa nel silenzio della mia casa. Unici compagni i miei gatti e il mio cane. Sono serena in questi momenti; sono con me stessa.
Tra un minuto torneranno i pensieri.

CLOE SEI

mercoledì 3 febbraio 2016

"QUESTIONE DI PELLE!" di Clara Semmi

Questione di pelle!

Io geneticamente non posso risalire ai greci ne ai latini ne agli spagnoli ne ai francesi ne agli arabi ne agli inglesi. Però sto cercando di fare mio il passato dell'Italia, alla quale appartengo. Direte... Eppure si! Qui mi sento a casa. Comincio a sentirmi fuori casa sulle Alpi, dopo Montecarlo e più a sud di Lampedusa.
Sento un profondo affetto per le campagne, i boschi, i palazzi, le piazze, le chiese. Ho assorbito la religione come se non ve ne fosse un altra nel mondo. Parli con le statue, prego i crocefissi e piango davanti alla vergine Maria.
L' unica cosa che non capisco é questa cosa da stadio, da contrada contro contrada, da faida familiare.
Riesco a capire la ribellione delle nuove generazioni. Le sto studiando. Sto studiando adesso le ribellioni delle pensioni. Giovani contro vecchi che succhiano tutte le risorse e a noi ci lasciano senza sanita e senza protezione sociale: Niente malattia, niente maternità, niente pensione.
Fin qui ci arrivo.
Anche l' idea di scontrarsi per cambiare il mondo lo capisco. Lottare contro chi detiene il potere da troppo tempo.
Ma che un magistrato trucchi le carte solo perché appartiene alla stessa corrente politica o al medesimo gruppo familiare o allo stesso clan, no, non li capisco.
Comunque amo l' Italia. Sono nata qui e non vorrei essere altrove.

CLARA SEMMI

sabato 30 gennaio 2016

"ERO SOLITA PENSARE DI ESSERE LA PERSONA PIU' STRANA DEL MONDO.." di Frida Kahlo



Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev'essere qualcuna proprio come me che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla e immaginare che lei debba essere la fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

( Frida Kahlo )

lunedì 18 gennaio 2016

"AMO SCRIVERE.." di Moses Sono

RIFLESSIONE

Amo scrivere. Scrivo di continuo, sui tovaglioli di carta nelle stazioni di servizio, sugli strappi della carta igienica rubata nei cessi della metropolitana, nel retro delle copertine di libri già letti. Scrivo nel palmo della mano sinistra, la stessa che uso per masturbarmi. Da principio non ti accorgi nemmeno, non comprendi che stai precipitando in un incubo dal quale non ne uscirai indenne, non senza dolore, almeno. I sintomi all'inizio non sono così evidenti, poi, silenziosamente, si manifestano in tutta la loro violenza. E' una metastasi che si espande senza freni dal sistema periferico passando dal cuore sino al cervello. Il piacere iniziale ben presto si sottomette servile al dolore. Un dolore che non ti abbandona mai. Poi ci si abitua e anche il dolore si attenua diventando delirio puro, l'unico antidoto che riesce a farti sopportare tutto quanto. Non so perché, e nemmeno quando, iniziai a scrivere. Non lo ricordo. Forse fu per autodifesa. Questo mondo mi spaventava oggi come allora. Le donne, le infezioni, le celebrazioni, le religioni, il purgatorio, la politica corrotta, le masse operaie, le micosi della pelle, le catastrofi naturali, le discariche zeppe dell'inutilità della gente, i centri commerciali iperaffolatti, l'aria condizionata, le vacanze troppo brevi, sono il risultato del delirio perverso di un'umanità allo sbando. Sì, scrivere è una malattia necessaria a produrre anticorpi, difese immunitarie per curare un'altra malattia ancor più devastante: la paura di morire prima di essere stato qualcosa per qualcuno.

MOSES SOON

martedì 12 gennaio 2016

"NEI MOMENTI IN CUI IL DOLORE LACERA IL MIO CUORE MI IMMERGO NELLA QIETE DELLA NATURA" di Gianna di Carlo


♡ Nei momenti in cui il dolore lacera il mio cuore mi immergo nella quiete della Natura. 
Passeggio con me stessa, mi soffermo ad osservare un fiore in boccio, un albero che si erge imponente e maestoso, le limpide acque di un ruscello. Respiro il profumo del muschio. Penso all'amore che la Natura ci dona, alle emozioni che ci trasmette. Osservo, incantata, il sole che, come una palla di fuoco, tramonta in lontananza. Tutto si colora....ai miei occhi appare uno spettacolo da fiaba. Colori come la tavolozza di un pittore con le sue sfumature che vanno dal verde, al giallo, al rosso. ..Come Ungaretti avverto la fragilità del destino umano, la caducità delle cose, la consapevolezza del dolore a cui si contrappone lo sforzo di reagire alla sconfitta. 
Con il tempo tutto svanisce. ..ma la Natura resta, con le sue meraviglie, con le sue emozioni a donarci sempre un giorno nuovo, a donarci il susseguirsi delle stagioni: il gelo dell'inverno, la danza della primavera, il sole dell'estate, il pacato soffio del vento d'autunno. Respiro avidamente il fresco profumo del bosco e...finalmente mi ritrovo.

GIANNA DI CARLO

martedì 29 dicembre 2015

"PENSIERI DEL GIORNO" di Marcella Arria

PENSIERI DEL GIORNO

Invito a non mollare perché la strada che avete scelto è quella giusta. Lo dice la logica delle cose. Non lasciatevi sminuire dall’arroganza di chi dà consigli gratuiti che più che consigli sono critiche; dalla supponenza di certe persone che mettono in ombra i vostri pregi facendo risaltare solo i difetti. Evitate di scoraggiarvi facilmente, di lasciarvi vincere dalla stanchezza, di farvi abbattere che sia un vento leggero o una tempesta. In una parola, VIVETE. 

Marcella Arria