Monologo di lunedì (Salvo Colucci)
È vero a volte ti restano le tasche piene di sassi, un'immensa piramide di sogni inutili, attimi che sono semplicemente chiusi in una scatola come se non fossero mai esistiti, una scatola che la polvere dei ricordi coprirà man mano fin quando come i giocattoli vecchi farà parte di un museo dell'anima dove si è pagato un prezzo d'ingresso fin troppo caro per i propri sentimenti, una scatola dove sorrisi, umori, voci, sospiri, non avranno più vita ma solo una eco che diventerà sempre più labile al richiamo nella memoria del proprio cuore.
Ma in questa stanza senza tempo, davanti la mia "pietra" in tutte queste mie aberrazioni, all'improvviso sento una carezza che mi scalda la spalla destra, e come sempre nei miei attimi migliori, mi giro in modo asimmetrico e la bacio sulla pelle.
In fondo l'amore non ha nulla di complicato, se parla con il linguaggio del cuore e non si barattano i sogni con una realtà tante volte asettica e senza sincerità, il sogno è sogno ed è l'unica cosa che ci fà sorridere il cuore.
Chiudo la mia stanza del tempo imperfetto conscio che sarò nostalgia e quel pizzico d'amaro mai provato, ma sorrido a quanto io ancora sento di dover dare, a quanto il mondo semplicemente mi mostra la sua mano. Prendo la via del sole quella che passa tra una rosa rossa e il bianconiglio, ed è vero nella vita se non si è un pochino cappellaio matto non c'è gusto... ed io fortunatamente là sarò sempre...
Per chi mi legge... Salvo@
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