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venerdì 26 maggio 2017

"DODICI PER FARE UNA RIMA...." di Silvia Canonico



Dodici
Per fare una rima
O vuole dirmi qualcosa
A voi lascio la fortuna
Il mio cuore è accordato nelle note trite del suo
Non voglio altro
Un altro sogno? Siate buoni
Ma io lo sto vivendo
Con l'uomo che​ che mai
Avrei sognato di avere al mio fianco
Eppure è qui
Nonostante i miei difetti di fabbrica
Nonostante tutti pensino che che io
abbia la rabbia
Qui dove una donna è pari a una vagina
Io qui tra al riparo nelle sue braccia
Mi sento una regina
Quando dal mucchio si eleva
Quando da uomo difende il suo ego
E mi eleva
Per poi lasciarmi cadere
Io vivo questo tempo
Godendomi il lusso di chi
Si sa sempre risollevare

SILVIA CANONICO

"LA DAMA CON L'ERMELLINO" di Luisa Simone



(LA DAMA CON L'ERMELLINO)

Fiero il tuo Sguardo..
In contraddizione
Con
Quel tuo strano
sorriso..
Appena accennato
Timido

Enigmatico..

Mentre la tua mano affusolata..
Accarezzava
Amorevole ..
L'ermellino,
Un essere selvaggio..
Impossibile..
Da tener fermo...

Solo il grande (LEONARDO DA VINCI)
Riuscì in questa ardua
Impresa...
Assecondando..
Il tuo incomprensibile capriccio...

Ah..
Nobile
Troppo giovane Cecilia...
Quali pensieri..
Urlavano i tuoi occhi..
Da amante..
Sottomessa...

vittima venduta..
Dai propri genitori..
Poco più che bambina...

Quell'ermellino..
Forse eri tu..
Costretto..
A rimanere immobile..
Malgrado la tua giusta
Voglia di libertà
Di fanciullezza...

La ricchezza..
Compra la carne...

Ma tiene...l'anima prigioniera

(Luisa Simone)

"MOLOCH" di Cinzia Luciani



Moloch

In questa totalità
mi sono liberata e persa.
Lascerò che il sangue
lentamente si quieti
e abbandoni a millesimi
le refrattarie vene .
Ripudio me
ed ogni astruso
ghirigòro
non ho la scorza
l'intento mi possiede
non posso oppormi.
Venero il Moloch
che artiglia le tue carni
e ti trattiene.
Ornero' d'organza
e voile
le nostre teste chine.
Sarà eclatante
il segno di tal
passaggio
come ordigno esploso
in accoglienza
della sorte.

CL

"ALLEGORICA RIVELAZIONE" di Anna Cappella



ALLEGORICA RIVELAZIONE

Spesso curvo
nelle allegoriche rivelazioni
di un'anima sempre accesa
tra metafore aperte
e drappi di parole stese
in versi sorseggiati di afflati.

Dondolo
tra i riversi spigoli
di riflessioni senza mete,
che si stendono affollate
sino ai giorni pulsanti di poesia.

E ne vivo l'essenza,
tra i dubbi miseri dell'incertezza
e la coerenza dell'idee circoscritte
nelle libere ispirazioni:
penetranti sibili
di un'affermata convinzione,
che non s'addormenta
tra le mute circostanze,
ma respira la brezza mutevole
di un pensiero illuminato
dalla mente intrisa di memorie.

Mentre si srotola velocemente
tra un presente già passato
e si versa costantemente
nel cerchio imperfetto
di un tempo orizzontale,
cerco insistentemente
la verticalità delle emozioni
nell'elevazione di un sentimento,
nella sintonia degli intenti.

Come fiamma che riflette
il suo continuo divenire
nella spavalderia testarda
di un tempo sempre presente
ad acclamare la sua logica espressione
in un continuo alternarsi stupore
del giorno e della notte,
delle stagioni,
del vivere nell'eternità di un pensiero,
nell'effimerità di un desiderio.

Anna Cappella

"PER UNA VOLTA ALMENO NELLA VITA" di Sergio Garbellini



PER UNA VOLTA ALMENO NELLA VITA

Una volta nella vita
devi vivere un amore,
una storia assai gradita
che ti fa tremare il cuore.

Una magica esperienza
profumata di dolcezza,
matrimonio o convivenza,
dove tutto è tenerezza.

Un miracolo d’amore
contornato di passione,
per sentire quell’ardore
d’una intensa relazione.

Dove un bacio ed un sorriso
ti trasmettono la pace
e ti senti in paradiso
con qualcuno che ti piace.

Una storia appassionata
e vissuta intensamente,
se non l’hai ancor provata
devi agire urgentemente.

Ogni cuore innamorato
vola via insieme al vento
e si sente incatenato
ad un forte sentimento.

Com’è bello stare in coppia,
si trasmette l’allegria
e la gioia si raddoppia,
perché c’è la sintonia.

Chi non ha vissuto mai
un rapporto favoloso,
non potrà capir giammai
quanto è … meraviglioso !

Se Cupìdo ti ha colpito
con la freccia dell’amore,
all’istante avrai sentito
un gran fremito nel cuore.

E’ una cosa naturale
lo scambiarsi il desiderio,
ogni essere mortale
deve farlo in modo serio.

E’ l’amore quella cosa
così strana e singolare,
però è tanto deliziosa
e ti sembra di volare.

Se si rompe un matrimonio
è una perdita per tutti,
si discute il patrimonio
ed entrambi son distrutti !

Meglio allora amarsi a vita,
con l’amore dolce, eterno,
altrimenti è una partita
che si gioca giù all’inferno !

Non si vive all’infinito,
ma una volta solamente
ed allora è ben gradito
un amore prorompente !

Una volta nella vita
c’è bisogno di provare …
non restare un eremita
che si lascia logorare !

Siamo tutti, in questo mondo,
nelle mani del destino,
di gradito e di giocondo
c’è l’amore ch’è divino.

Ed allora che aspettiamo
a goderci un grande amore
e sentirci dir “Ti amo”
da chi ci offre il proprio cuore ?

SERGIO GARBELLINI

"DAL PONTE LASSÙ.." di Giulianna D'annunzio



Dal ponte lassù

Dicevan di lui che era spaventoso

ma dentro i suoi occhi un mondo affettuoso;

gigante di muscoli e virilità

farcito di amore e grande bontà;

il capo dei quattro, senza obiezione

voleva per primo carezze e attenzione;

faceva la guardia e scrutava nel cuore

varcavi il cancello se amava il tuo odore.

Il tempo passava, il gigante invecchiava

finché tanto si ammalò

e gli affetti salutò.

Ira, la dolce, parecchio avvilita

dormiva sul corpo del compagno di vita.

Per giorni e giorni i tre amici spaesati

vagavan digiuni e sconsolati.

Zara dormiva e poltriva qua e là

senza passione come tempo fa.

Nero, il più giovane ma magro assai,

tirò fuori più grinta che mai;

il suo cuore malato poco pompava

e ogni due giorni dal dottore andava;

ma c’era bisogno di un capobranco,

Nero era giusto, ma in due passi era stanco.

In casa non si entra, diceva agli amici,

ma questi con gli occhi rispondevan: Che dici!

Il capo, Cesare, faceva così

e quindi vi dico: Fermatevi qui!

Ma tu non sei lui, cosa comandi?

Comando su voi, che siete più grandi.

Va bene, piccino, ti accontentiamo,

anche se questo sembra un po’ strano.

Dall’arcobaleno il gigante parlò,

i suoi umani al canile d’un tratto guidò;

mancava la gioia che presto tornò,

quando sguardo umano Ares incontrò.

Nero contento il capo faceva,

col piccolo nuovo che lo permetteva.

Dall’arcobaleno il gigante parlò

e la sua amata insieme chiamò.

Venti giorni passati sì e no

e Ira felice il suo amato trovò.

Ma Cesare ancora decise di fare

e di nuovo al canile gli umani mandare.

Ecco che arriva la piccola Athena

a presto alleviar la nuova pena.

Ogni amico non dimentichiamo

lo sguardo al cielo spesso portiamo.

Ogni astro di costellazione

di un nostro amico porterà il nome.

Giulianna D’Annunzio

"SE RITORNA" di Miriam Messina



SE RITORNA

Se ritorna è soltanto
per solitudine.
Se ti amava
non ti avrebbe
mai
lasciato
sola...

MIRIAM MESSINA

"ORGOGLIO E PASSIONE" di Mariella Di Camillo



Orgoglio e passione.

La mia schiena è stanca,
il cielo è pesante sui miei reni,
respiro male.
L’angoscia mi perseguita,
ho caldo.
Nel muro una incrinatura,
Nel muro un campo,
una piccola capanna
e un albero.
Un leggero vento alza la terra gialla,
il sole accarezza le piante.
Di nuovo appare il muro,
l’incrinatura si allontana,
la mia stanza è fredda.
L’estremo punto di isolamento
è un’anima flagellata.

MARIELLA DI CAMILLO

"SOSPENDI SU DI ME LE TUE ASSENZE" di Elisabetta R. Brizzi



Sospendi
su di me
le tue assenze.

Mi lasci
fluttuare nella solitudine d’istanti
relegati nel silenzio
del mio cuore muto.

Cuci
su di me
le tue notti precoci
senza lasciare spazio
al bagliore del giorno.

ELISABETTA R. BRIZZI

"VOGLIO ESSERCI SENZA PAURA" di Anna Maria Lombardi



Voglio esserci senza paura

Non tollero più le finzioni di facciata,
le lamentazioni senza porsi domande,
il parlare senza ricercare risposte
e tentare di cambiare qualcosa.

Non tollero più di vedere le strade insanguinate,
i tanti silenzi dietro i copia ed incolla
che hanno sostituito piazze e quartieri
rendendo sterile molti sguardi e abbracci.

Se è vero che non esiste cura
o miglioramento del mondo
che non inizi da me,
io voglio esserci senza paura.

Voglio essere tra voi
potendo gridare tra i monti
la mia eco come una messaggera
di un prato unico.

Anna Maria Lombardi

"SENSAZIONI" di Giusy Finestrone



SENSAZIONI

Mentre tutto scorre normalmente
C'è quel quid che confonde la mia mente
Sembra strano perché itutto è nella norma
Ma qualcosa certo in me già si trasforma


Quei brividi che avverto sottopelle
I pensieri che si accendon come stelle
Le parole che non vengon proferite
Sono chiare come delle ardenti ferite

E si innesca quella strana sensazione
Che qualcosa smorzerà ogni emozione
E la voglia di gridare è incontrollabile
Perché in fondo non c'è niente di tangibile

Io lo chiamo sesto senso ... o sensazione
Ciò che avverto senza un'apparente ragione
Ma... come spesso accade per sfortuna
Fa sparire il mio sole e anche la luna !!!

 Giusy Finestrone

mercoledì 24 maggio 2017

"VITE SPEZZATE" di Santina Gullotto



Dalla Silloge "IL VARCO DEI SOGNI"
VITE SPEZZATE

Vite spezzate carne da macello
disorientate da un progresso assurdo...
Vite a brandelli in giorni senza posa
che non hanno tramonti e non avranno alba.
Fumo negli occhi di sentimenti assurdi
affetti finti che non vedranno il giorno
in quel cammino percorso nella notte...
Amore abortito che non ha più peso
in una società che della vita ha perso il senso...
Orrore negli occhi di chi non ha avuto
in questa triste vita nulla di normale....
Sogni traditi agognati e persi
vedranno l’avverarsi un giorno...
in un percorso assurdo
nella luce solo di lanterne
per dissolversi nella luce del giorno.
Vite spezzate senza guarigione
per poi finire nella più fredda prigione...
quella che questo mondo riesce a costruire
con il sembiante della libertà...
@Santina Gullotto

"SONO ANNI CHE NON STIRO PIÙ I CAPELLI..." di Susan Moore

Sono anni
che non stiro più i capelli,
gli stessi
che tu hai perso i tuoi ricci.
Ci siam con-fuse:
assennata e dissennata,
apparenza e sostanza.
Ci siam scambiate lo scalpo
e la vanità
passata a 2 lire
per un futuro da seguire
o un presente da perdere.
Sibilavano serie,
questa sera,
le nostre voci adulte:
piegavamo un paio di ghette rosse
tra jeans e un paio di decolletées così desiderate…
Ci tenevamo la mano,
forti e lontane.

SUSAN MOORE

"IL MIO MARE" di Marina Marini Danzi



IL MIO MARE

Torno al mio mare
Troppe spine
camminando sulla terra
Voglio essere
pura spuma
fusa all'onda
E vento di grecale
che fa sorridere il mare
e mai rimane
Ulisse
senza Itaca
Senza malinconia di Zante
E libeccio
a schiaffeggiare il mondo
a scavar la terra
Voglio essere tenera spugna
sui fondali sabbiosi
E profondità' quieta e silenziosa degli abissi
Voglio essere sirena
nuda di tutto
cullata dal dolce abbraccio delle alghe
Voglio cantare senza pianto
insieme ai gabbiani un'ode al cielo
Intravedere lassù'
oltre il grande blu
il sole che tace e capisce
Il solo che
oltre al mare
mi ama davvero

Marina Marini Danzi

venerdì 19 maggio 2017

"PER UN SOFFIO" di Valeria Bianchi Mian



PER UN SOFFIO

il vento tesse il mondo con un filo
dalla cruna l'anima ci passa al pelo
lo spirito più alto apprende il volo
da briciole o minuzie e come il melo
al seme piccolino toglie il velo
e cresce poi spavaldo fino al cielo.


VALERIA BIANCHI MIAN

"LE MAMME VIP A UNA SETTIMANA DAL PARTO SONO PIÙ MAGRE DI PRIMA..." di Amelia Tipaldi



Le mamme vip
a una settimana dal parto sono più magre di prima.
Io a tre anni dal parto
devo ancora perdere i quattro chili di prima.

Le mamme vip
vestono i loro figli con gli abiti abbinati.
Io al mattino
ai miei bambini metto sempre i calzini spaiati.

Le mamme vip
preparano con i figli torte e biscotti in cucine splendenti.
Io quando faccio una torta con i miei bambini
sporco di sicuro i pavimenti.

Le mamme vip
hanno i figli che dormono da soli in cameretta.
Io mi addormento con i miei bambini
che mi abbracciano stretta.

Ma se di mamme vip sono pieni la tv e il giornale,
di mamme come me per fortuna è pieno il mondo reale!

Di Amelia Tipaldi

"ULTIMO ATTO D'AMORE" di Anna Cappella



ULTIMO ATTO D'AMORE

Notte che contempli
le ombre di un amore
sconfinato agli argini
di un dolore sciolto
trafitto, perduto, sfinito
dai tanti echi di sconforto.

Ancora vividi i ricordi,
accesi in una memoria,
che non dorme
sui sogni di carta bruciata
e si propaga nel fumo acre
di un destino beffardo,
che incide il buio
con la sua lama
di silenzio dichiarato.

Né una parola
a consolare la sua pena,
solo la resa a suggellare,
con la parola fine,
il suo ultimo atto d'amore.

Anna Cappella

"SCIOLTO L'ABBRACCIO...." DI LIA AURIOSO

Sciolto l'abbraccio
poche piccole parole
mi danno ai nervi,
è rotto l'incanto,
bucato il muro vetroso
l'aria fresca mi risucchia lontano.
Tu resti dov'eri, a guardare,
gigante via via più piccino
al mio sguardo puro
che si allontana.
L. A.

"UN REGALO DAL CIELO" di Pasquina Filomena



UN REGALO DAL CIELO

E' quella tenerezza partenopea
che mi sta prendendo l'anima.
Non solo occhi belli
trasparenti come il mare,
ma anche un cuore tradito, illuso,
ma caldo, tanto caldo come il sole del sud.
Che dolcezza le tue parole,
arrivano al mio cuore
come un regalo dal cielo.

PASQUINA FILOMENA

"TANKA 12" di Marina Marini Danzi



TANKA 12

Profuma tiglio
l'ombra del sol proibito
Trama d'estate

Come miele i baci
e d'organza le mani

Marina Marini Danzi

"IL DESIDERIO PRIMARIO DI OGNI DONNA" di Sergio Garbellini



IL DESIDERIO PRIMARIO DI OGNI DONNA

Donne, donne, donne,
angeli del mondo,
luce della vita,
belle ed importanti.

Femmine stupende,
fate dell’amore,
lottano ogni giorno
per il loro onore.

Chiedono soltanto
d’esser rispettate,
sono delle donne
sole ed indifese.

Donne nella storia
degne di valore,
ma chi sa onorarle
col dovuto pregio?

Donne in tutto il mondo,
madri di famiglia,
splendide compagne,
nonne di saggezza.

Fiori di bellezza,
petali fragranti,
ligie al sacrificio,
vittime dell’uomo.

Giovani ed anziane
sempre ben disposte,
leste a sostenere
validi doveri.

Vivono nell’ombra,
ma son sempre pronte
a lottare insieme
contro ogni sopruso.

Cercano da tempo
parità dei ruoli,
vogliono i diritti
oltre all’attenzione.

Quando c’è bisogno
mostrano gli artigli,
sanno che altrimenti
vengono ignorate.

Figlie dell’amore
amano col cuore,
ma non son disposte
a subir violenza.

Libere di amare
senza imposizioni,
voglion dal compagno
tanta tenerezza.

Donne, donne, donne,
semplici e sincere,
chiedono soltanto
massimo riguardo.

Grandi nel coraggio,
forti nell’orgoglio
col temperamento
vivido e severo.

Stanche di subire
gesti di violenza
voglion dallo Stato
leggi rigorose.

Non chiedon la luna,
desideran solo
un poco d’affetto,
ma tanto rispetto !!!
.
SERGIO GARBELLINI

lunedì 15 maggio 2017

"SPEZZAMI L'ANIMA" di Santina Gullotto



SPEZZAMI L’ANIMA

Spezzami l’anima col freddo dei pensieri
Spezzami il cuore fallo sanguinare...
Squarcia il mio petto come il pellicano
Spezza la schiena l’immane fatica
che fa dei giorni amara resistenza
Sole declina lascia il cielo nero
Privo di stelle che possan impreziosirlo...
Alba che torni a ridare vita
Solo apparente di normalità
Passan le ore a riempire i giorni
In quel percorso che non cambierà
Spezza la vita l’insana coscienza
di chi crede che giustizia non sarà
Spezzami l’anima fai sanguinare il cuore
Anche se questo mai mi piegherà....
@Santina Gullotto

"AD OGNI ALBA" di Pasquina Filomena



AD OGNI ALBA

Voglio quell’amore che mi è mancato.
Una stretta di mano mai lasciata,
un abbraccio mai chiesto e ricevuto,
un ti amo pronunciato nel delirio della vita.
Voglio un amore che mi scelga,
scelga il mio sorriso, le mie paure
il mio corpo di donna.
Un amore,
che mi scelga…ad ogni alba.

PASQUINA FILOMENA

venerdì 12 maggio 2017

"MALINCONIA" di Ilaria Negrini





"Malinconia"

Gli alberi nella notte, le ombre
sull’erba - odore di prati e
di giorni lontani -

Il rumore del mare
con i giochi di nuvole
nel cielo, la fine delle cose.

Una rosa sul tavolo,
il mondo là fuori
E tu nella mia mente

Sempre.

ILARIA NEGRINI

"DISSOLUTE BESTIOLE" di Dante Bortolotti



DISSOLUTE BESTIOLE

Voci sussurranti,lunghi sguardi,
l'afrore della femmina che vuole...
una presa, un sussulto, un lungo affondo,
che noia!...le ragazze scostumate!


Calore animalesco che si spande
su lenzuola bagnate,
condivisione di una sigaretta
e poi...la fretta delle non-parole.

Noia di un desiderio
che non spegne la voglia di un amore,
la voglia di fidarsi, di restare
abbracciati ad un corpo...collimante col tuo.

Le curve che si adattano
incavi che coincidono
i baci che addormentano
la pelle.

Dove sei amor mio?
dovrò inventarti
per poterti avere?
Stomachevole noia!

Bestioline che godono
e mordono la mano che le apre,
raccontano ad amiche come loro
le mancanze del maschio...la sua stupidità.

Poi...tornano, sadicamente,
a stuzzicarti un pò,
se non hanno di meglio
si accontentano ancora!

Che noia! le ragazze scostumate,
non le sopporto più!,
puttanelle senz'anima
che...neanche si pagano!.

Voglio amare una suora!
mi parlerà di Dio
ed io l'ascolterò,

soltanto per lo splendido piacere
di non desiderare...che
la bellezza delle sue parole!.

Da" L'Alibi del Passato"

DANTE BORTOLOTTI

"LA BANDA DE L'AYUNTAMIENTO DE SIVILLA PER IL GIOVEDÌ SANTO" di Marilena Viola



La banda de l'Ayuntamiento de Sevilla per il Giovedì Santo.

Nei suoni,in piazza,tra la gente,sinfonia di emozioni,stati d'animo,sensazioni.
Mescolati alle note,nascosti,i sentimenti Iberici,densi,
passionali,sentiti.
Echeggiano,pur nelle classiche melodie,sottofondi di nacchere,
rumbe,ritmi di tango e flamenchi,che raccontano l'allegria di balli e di fiestas.
Le cerimonie Pasquali non sono momento di tristezza e contrizione in ricordo della Crocifissione,ma un attimo di gioia,di "fiesta",in ricordo della vita di Cristo,della sua immanenza fra gli uomini.
Segni esterni eclatanti,possenti,nei ricchi paramenti processionali,sovraccarichi di argenti,fiori,statue corpose finemente vestite;negli abiti neri con pettini e mantiglie delle "Mujeres",completi eleganti dei Caballeros e "los ninos"con piccole toghe sacerdotali.
Effervescenza nelle persone,tutte,come prese da vitale euforia.
Si spostano a flussi,docili maree,tra chiese,"Pasos",cortei,chervecerias y tapas,sedute liberamente su panchine,bordi di strada,scalini,invadono tutto.
E così,mentre ascolto,penso ai colori della vita e sento,mescolata alla folla dalle mille lingue ed etnie,tutta la fortuna di essere"viva".

M.Viola- Siviglia-Pasqua 2017

"FUOCO SCINTILLA.." di Anna Maria Bortolan



Fuoco scintilla
nell'oro del sole
Beata castagna.

ANNA MARIA BORTOLAN

"GIOCHI DI MUSA' di Anna Maria Lombardi



Giochi di Musa

Giochi a nascondino
sotto lenzuola linde
e senza pietà mi parli
non permettendo di distrarmi.
Giochi dietro ogni nuvola
con il tuo volto di stella
e come un bimbo dispettoso
attendi per sorprendermi.
Giochi, mio sole e musa
a cui tendo sempre la mano,
mentre gonfi fiumi
mi passano dentro e accanto.

Anna Maria Lombardi

"IO...DIVERSA" di Giusy Finestone



IO...DIVERSA

L'aspetto esteriore è irrilevante
E' quello che hai dentro davvero importante
Questa è stata la più grande bugia
Che da sempre ha accompagnato la vita mia


Una lotta continua in questa società
Dove tutto è legato all'esteriorità
Dove la tua anima non serve a niente
Se non sei uguale a tutta la gente

Anni di lacrime dietro a quelle risatine
Che accompagnavano le battutine
Sguardi di pena e di compassione
Per cui andavi a letto con il magone

Un sentimento che dentro ti rode
Un tonfo atroce che nel silenzio si ode
Un dolore che nessuna parola può alleviare
Una sensazione difficile da spiegare !!!

 Giusy Finestone

"CHIUDO GLI OCCHI MI NASCONDO AL MONDO..." di Luigi Feniello

Chiudo gli occhi
mi nascondo al mondo,
ogni voce sussurra dal di dentro...
Voli d'uccelli su un cielo senza fondo,
alte maree su confuse emozioni,
tramonti su paesaggi mai esistiti,
giorni perduti si fanno ritrovare,
con albe nuove tutte da scoprire...
Sapessi dire quello che io sento,
sapessi andare oltre le apparenze
e non fermarmi mai di fronte a niente.
La sera raccoglie i miei pensieri,
sembra capirli, o almeno,
così pare ...
forse è il silenzio
che crea comprensione...
Io resto ad occhi chiusi
sperando di dormire...

LUIGI FENIELLO

"UNA VOCE NEL VENTO" di Elvira Rossi



Una voce nel vento di Elvira Rossi

Il vento trascina una voce:
sibila, sussurra, scompare.
Ritorna lamentosa.
Strepito stridulo di ali spezzate.
Gemiti pietosi di stelle frantumate.
Mormorio dolente di acque sgorganti.
Crepitio secco di foglie calpestate.
Un flebile soffio di sillabe infrante
agita un nome cieco e senza volto
smarrito per sempre nella memoria.

lunedì 8 maggio 2017

"C'È GENTE CHE TI GUARDA METRE PASSA..." di Luisa Simone



C'è gente che ti guarda
Mentre passa..
Dentro di te. ..avverti
Incomprensione..
Vento gelido che passa nei vestiti..
Ti sfogliano.. Come rivista appoggiata..dal parrucchiere...


Nessuno ha voglia
Di leggerti..

Non odono
Il tuo urlo ..muto
mondo ceco..
Che guarda..
Di sfuggita..

Che non si sofferma...

Che cambia strada...
Sperando..
Di non essere vista..

Ma tu...

Invece hai letto benissimo
Nelle loro pagine vuote...
Dove niente...
È scritto,

Dove hai avvertito...
Solo tanta indifferenza

Mentre il..tuo libro
Di sangue e verità...

È qui intatto..
mai letto..

per terra

LUISA SIMONE

"LA DONNA AZZURRA" di Grazia Fresu



La donna azzurra
di Grazia Fresu

Mi sono svegliata
coi capelli azzurri
e il tuo stupore accanto
una voglia di gioco
di onde a capriole sulla riva.
"Una fata?", mi hai chiesto.
"Una sirena?" Ti si sfogliava
il viaggio negli occhi,
I petali del mito, una fiaba
di lontana infanzia.
"Solo una donna azzurra,
amor mio, la tua,
per regalarti un sogno".

"UN ABBRACCIO SPECIALE" di Sara Basili



Un abbraccio speciale.

A mia madre donna silenziosa e taciturna ma mai fredda.
Alle sue notti in bianco per curare le mie lacrime di bambina prima e di donna poi.
Al suo abbraccio sincero.
Alle sue parole mai ascoltate ma sempre giuste.
Alle sue preoccupazioni.
Alle sue gioie nel condividere le nostre vittorie.
Al suo dolore nel consolarci dopo una sconfitta.
Alla sua mano sempre tesa.
Ai suoi gesti semplici ma mai banali.
A te dedico il mio sorriso più bello.
A te dedico un GRAZIE immenso per tutto quello che sei stata e per quello che sarai.
A te che sei la mia certezza, il mio porto sicuro.
Noi siamo nate insieme e continueremo a viaggiare sempre insieme, di questo, puoi starne certa.

SARA BASILI

giovedì 4 maggio 2017

"PIOGGIA" di Liliana Sghettini



Pioggia

Senti l'odore,
picchietta l'asfalto
ne spegne il calore.
Dono prezioso
arriva silente
E diventa borioso.
Scende, s'impone
ti accarezza prima
poi ti scompone.
Farti abbracciare
vorresti davvero
poi abbandoni
l'insolito desiderio.
Ti metti al riparo
dissuaso il pensiero
occasione perduta
d'un gesto sincero.

LILIANA SGHETTINI

lunedì 1 maggio 2017

"ALL'ALTRA METÀ DELL'AMORE" di Pasquina Filomena



ALL’ ALTRA META’ DELL’ AMORE

Non le riconosco più le tue mani.
Le cerco ovunque,
in ogni dove e in ogni quando.
Si sono frantumate
nel tempo dei ricordi.
Solo flebili respiri
mi riportano…
all’altra metà dell’amore.

PASQUINA FILOMENA

"NON ERA TEMPO.." di Susan Moore

Non era tempo.
Ricordi in bianco e nero
Gonne a fiori e zoccoli
Capelli arruffati
Occhi più grandi e chiari dei pensieri
Corpi da scoprire
Non era tempo
Ancora
Battevamo piedi e mani
Ballate dal tono esasperato
Sogni folli
Singhiozzi d’amore
Non era tempo
Non ancora
Erano solo note
Rapide e veloci
perse nel buio
di notti uniche
Non era tempo
Non ancora
Era speranza
Non ancora vita
Che racconto a fare?
Non è tempo
Non ancora
lasciami andare,
poi racconterò.....

SUSAN MOORE

"ANNIDATI IN ANGOLI DI SCONFORTO..." di Silvia Canonico

Annidati in angoli di sconforto
Annodate le dita tra la stoffa
Del lenzuolo di un letto
Che ogni notte d'amore
Mi vede morire
Tra le viscere di un materasso
Pensare che dopo un orgasmo
Non si possa raggiungere altro
Ma il piacere atroce
È vederti dormire felice
Mentre io continuo a sognare
Anestetizzata dal caldo che emani
Per noi
Fantastici domani
Dove io non sarò più io
E tu
Non più tu
Ma un solo un "noi"
Che vorrei non vedere
Arrendersi, appassire mai
E mentre penso e sogno tutto questo
Ti ho già sbavato dappertutto
Perché quando guardi con occhi innamorati e sognanti
L'oggetto del tuo desiderio
La bocca si spalanca
L'occhio si bagna
E il sogno dalla terra dei pensieri
Diventa vero
E cresce da solo

SILVIA CANONICO

"CHE" di Marina Marini Danzi



CHE

Che il mio sentire
sussurri il suono che serve
sia chiara la luna
Che ti sfugga un sospiro
e la seta del mio bacio
dolcemente ti sfiori
Che il tuo cuore pulsi col mio
e mai tu ti senta solo
Sfodererò la mia spada
stenderò il mio mantello
Con perle di sacra rugiada
incoronero' la tua fronte
Stringero' forte la tua mano
Non avrai piu' paura
Perche' nulla di piu' potente esiste
oltre la luna

Marina Marini Danzi

"ADDIO D'APRILE" di Daniela Tuscano



ADDIO D'APRILE
Per me non è mai stato il 1º maggio, per me è la fine d'aprile, mese amabile e leggiadro, fatto di ricami, aurore e comunioni. Aprile ci abbandona, con la sua discrezione azzurrina, portando con sé le nostre primavere, il sole buono, i deboli incanti. Poi irrompe il saturo, corposo brillio dell'estate, ma è luce abbacinante, e già divien tarda. Aprile, alla mia età, è residuo di speranza, foglio d'India tremulo al vento. Non fai in tempo ad assaporarlo che giunge il domani, e il domani, e un altro domani, e non l'aspetti e lo temi, senza garbo né amore. E preme, sull'anima, un'acerba malinconia.

© Daniela Tuscano

"SPERANZA" di Marilena Viola



SPERANZA

Vieni.
Voglio ancora appoggiarmi al tuo braccio.

Piccolo faro
acceso quando dentro è tempesta
quando tremo e vacillo.

Acqua chiara
ti cerco
ti bevo.
Resisto.

MARINA VIOLA

"OGGI È IL MIO ULTIMO GIORNO DI LAVORO.." di Nadia Levato

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro.
Quando entro in ufficio il gelo è lì.
Trasuda nel silenzio.
La pancia preme, timida, sul vestito di lino.
Fra poco non sarà più possibile tenerla nascosta.
Passo accanto a Flavia e trattengo il respiro.
Non mi guarda.
Le sue dita accelerano il ritmo sulla tastiera del computer.
Arranco stanca.
I faldoni mi arrivano fin sotto il mento.
Li poggio sulla scrivania.
‹‹Posso lasciarteli qui?››
Mi risponde con un gesto indolente della mano, come se stesse scacciando una mosca o allontanando un pensiero.
Non vuole parlare.
Lui è a pochi metri da noi.
Potrebbe sentire.
Infastidirsi.
Arrabbiarsi.
La guardo tormentarsi una ciocca di capelli.
È nervosa.
La mia presenza qui è scomoda anche per lei.
Glielo vorrei dire.
Oggi è il mio ultimo giorno.
E non è colpa tua.
Forse.
Non del tutto.
Almeno.
E comunque non ha più importanza.
Adesso.
Lascio la stanza e percorro i gradini di marmo che dal primo piano portano nel punto più alto dello stabile.
La terrazza.
Il sole respira sui bordi della ringhiera arrugginita.
Mi sporgo in avanti.
Sono una bambola di pezza.
La mia anima è rattoppata in troppi punti.
Lo strappo più ampio è all’altezza del cuore.
Fra poco si squarcerà in due anche il cranio.
Chissà se oggi farò rumore.
Me lo domando mentre scomposta mi agito nel vuoto.
La morte mi attende lì, sul cemento.
Oggi è il mio ultimo giorno.

NADIA LEVATO
 


"ROSA" di Maria Cristina Sferra



ROSA

Rosa tu mi guardi,
dal tuo petalo assente,
rosso di tutti i rosa.
Baciami nel vento,
sconvolgimi di profumo,
amami come sai fare.

© Maria Cristina Sferra

"SU UNO SCOGLIO DAI PIEDI DI SABBIA E L'ARIA SALATA..." di Nino Carta

"Su uno scoglio dai piedi di sabbia e l'aria salata
Puoi persino essere felice
Come se qualcosa che non è tuo ti sia stato donato
Come se ciò che vedi ti abbia raggiunto
Bagnandoti di serenità ancor prima di voltarti
Non a caso le onde
Si confondono con la luce del mattino e
Il loro sciacquarsi tra le pietre
Ribolle di suoni non interamente espressi
Si, certo ! Le onde parlano tra loro !
E' la continuità dell'improvvisazione
La saggezza liquida
Non parole
Ma suoni sempre diversi
Eppure magicamente uguali
Come i colori del mare all'orizzonte."

NINO CARTA