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domenica 31 gennaio 2016

"VELI DI INCANTO" di Pasquina Filomena



VELI DI INCANTO

Ti ritrovo nei colori della sera.
Dove le nuvole
si espandono nelle immagini assopite
di un tempo ormai svelato.
Veli di incanto,
profumo di inverno
su occhi fermi verso l’infinito.

PASQUINA FILOMENA

"A CHI" di Mare Profondo



A chi…

A chi…
Mi chiedo a chi potrei dare tutto l’amore che preme sulle porte del mio cuore,
che ho chiuso perché
troppo profondo è il dolore, la delusione.
Amare ed essere riamata.
Mi sarebbe bastato questo, due piatti e due bicchieri.
Ma proprio questo non ho trovato
o forse l’avevo e l’ho lasciato,
ormai non ha più importanza.
Darò l’amore ai miei cari,
ai miei amici,
ma l’amore che sognavo no,
non ne voglio più saperne.
Era un sogno dolce e romantico,
ma forse così non doveva andare,
forse io l’ho tradito
per non aver ascoltato il mio giovane cuore.
Ora il tempo degli affetti, sono belli anche quelli
e di rimpianti non si vive.
Addio mio tenero sogno…
E’ stato pur dolce averti.

MARE PROFONDO

"RICORDO DI UNA MAMMA" di Greta Baraldi



RICORDO DI UNA MAMMA

Con le sue mani
Tutti i giorni lo vestiva
Piano piano
Lo copriva
E mentre lei
Gli sorrideva
Lui la guardava

Greta Baraldi

"RACCOLSE LE SUE COSE E RIMASE SOLA" di Antonella Anna Di Pietro

Raccolse le sue cose
e rimase sola
col tepore della tazza di caffè
tra le mani.
I pensieri affollarono
l'aria,
la mente offuscata
vago' nel limbo dei ricordi,
come un naufrago
in un mare
che lo avrebbe inghiottito
per sempre.
L'unico irreversibile perché,
quello che tornava sempre,
che la divorava da sempre,
che la tormentava di continuo,
ombra greve
che si insinuava in lei
senza via di scampo,
era là,
al suo cospetto,
nella veste del più crudele
dei tiranni........Anto

"IO SONO QUELLA DEGLI ECCESSI..." di Cinzia Fiore Ricci

Io sono quella degli eccessi,
del tutto o niente,
del bene o male,
del si o no.
Sono quella che becca l'1% delle probabilità, che sia una vittoria
o una sconfitta.
Sono l'impossibile
la prova vivente che a questo
mondo tutto può accadere.
Vivo agli estremi della vita
come su un'altalena impazzita
che prima ti fa toccare il cielo
e poi ti catapulta a terra
per assaporare al massimo
il dolce e poi l'amaro.
Ormai ci rido sopra,
e mi consolo pensando
che se è questo il mio karma,
ho in serbo un meraviglioso destino.

@Cinzia Fiore Ricci.

"LASCIO LA NOTTE..." di Salvo Colucci



Lascio la notte dopo
aver fatto l'amore con
i tuoi occhi.
Vedrò meglio
il mio futuro stamani.

Salvo@

sabato 30 gennaio 2016

"ISTANTE" di Salvo Colucci



Istante(Salvo Colucci)

Ci sono pensieri che sembrano vivere un istante,
e quell'istante diventa così pieno di emozioni
che sembra essere lungo una vita intera,
parallela al mondo che scorre intorno.
Ci denudiamo dei nostri problemi,
delle nostre incertezze,
dei mostri che nascondiamo nei nostri sogni la notte,
indossiamo il nostro sorriso più bello
e andiamo incontro al nostro istante
e tutto sembra svanire
ti ritrovi riverso tra le stelle
e i sospiri muti dell'universo..
ma l'istante è un istante
dura quanto un sorriso impresso su di una fotografia un eterno attimo
..poi si ritorna nei cicli di questa stanca vita
..hei tu sai perché le stelle brillano così forte la notte?
Non credere a ciò che dice il resto del mondo,
quelle luci nella notte sono gli istanti, brevi intensi.

SALVO COLUCCI

"LUNA" di Violeta Baculin



Luna

La luna argentata, piena e tonda
Fa il suo giro, questa notte
I piace di guardare il mondo
Con le facende crude o cotte.


La luna tonda, piena e argentata
Ascolta i rumori della notte
In sua solitudine amata
Ma la mattina chiudera le porte.

La luna tonda, argentata e piena
Va via, a lei non interessa niente
Non vuole un nome o corona
Perche il mondo e assente.

Luna

Luna argintie, plina si rotunda
In plimbarea ei de noapte
Priveste cu interes omenirea
Ce lasa in urma. Bune, rele fapte.

Luna rotunda,plina si argintie
Zgomotele noptii, le asculta
In singuratatea ei adanca
Iar dimineata are poarta incuiata.

Luna rotunda, argintie, plina
Nu e interesata de nimic si pleaca
Nu vrea un nume sau coroana
Pentru ca lumii nu ii pasa.
2015mai(maggio)

VIOLETA BACULIN

"ERO SOLITA PENSARE DI ESSERE LA PERSONA PIU' STRANA DEL MONDO.." di Frida Kahlo



Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev'essere qualcuna proprio come me che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla e immaginare che lei debba essere la fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

( Frida Kahlo )

"ALLERGIZZA LA SETOSITA' DI PETALI.." di Roberta Manzin



Allergizza
la setosita' di petali
generosamente condivisi.
Nella teca
di un cuore dis-perso
ne curo il pistillo.

RobertaManzin

"DENTRO DI ME C'E QUESTO PICCOLO CUORE" di Doris Kompatscher



Dentro di me
c'è questo
piccolo cuore
che vuole solo
amare,
c'è questa piccola
farfalla
che vuole solo
donarsi,
a te,
che sei
questa luce
che continua
ad illuminarmi,
che tocca tutti
i miei sensi.
Mi regalo a te
col cuore aperto,
cicatrizzato,
con l'anima
nuda,
senza velo
che protegge.
E
non dico
che non c'è
questa paura,
ogni tanto
di essere ferita,
di perdere te,
amore.
Chi ama,
sempre avrà paura
di perdere.
Mi mostri
ogni giorno,
che tu sei vero
nell'amore.
E ti porto
con me
e cammino con te
e vivo per te
e non chiederò
più permesso
a nessuno
e non darò più
a nessuno
la possibilità,
di sminuirci,
perché il nostro
amore
e` speciale
e
capita solo
rare volte
nella vita.
Amore.
Colpo di fulmine.
Eterno
nell'infinito.


Doris K

"AXIS MUNDI" di Annamaria Bortolan



AXIS MUNDI

È nodoso incontrarti
per non avere un abbraccio,
stracci di foglie friniscono
nel vento del mattino.
Arduo salire i tuoi rami
per guardarti negli occhi
tersi ed ebbri di rugiada,
scoscesa si inerpica la strada
che porta al tuo cuore
di uomo maturo, figlio
disperso in un addio lontano.
Solida la corteccia bruna,
lacrime di lattice amaro
stillano la rabbia del non poterti avere.
Figlio del cielo, nato da elementi antichi,
figlio di un Dio remoto e della terra vuota,
mi sotterri negli inferi
che il tuo ricordo suscita
e vago e giro come satellite
che sul suo fulcro ruota.

ANNAMARIA BORTOLAN

"LA DONNA BELLA NON E' LA PIU' GIOVANE.." di Gabriel García Márquez



La donna bella non è la più giovane, nè la più magra,nè quella che ha la pelle più liscia o capelli più luminosi; è quella che con solo un sorriso franco e aperto, con una semplice carezza e un buon consiglio può rallegrarti la vita.

Gabriel García Márquez

"RESPIRO DI EMOZIONI" di Pasquina Filomena



RESPIRO DI EMOZIONI

Sei quella voce sublime
che assaporo solo da lontano
senza poterla toccare.
Quella voce senza volto
sulle note sonore di un sorriso.
Quella voce vivida
che ormai è diventata prigioniera di me.
Quella voce…
la tua voce, in un respiro di emozioni.

PASQUINA FILOMENA

venerdì 29 gennaio 2016

"OVUNQUE IO SIA" di Salvo Colucci



Ovunque io sia (Salvo Colucci)

A volte vado via come le nuvole
al primo soffio di vento,
a volte resto come la nebbia tra i tuoi
offuscati pensieri,
o come il temporale che lava
le lacrime del tuo viso...
vorrei che la notte fosse
solo un respiro più lungo..
le strade hanno vite eterne
ed io incrocio la tua
ad ogni mio battito
ovunque io sia.

Salvo@

"C'E' UN MOMENTO, UN IMPERCETTIBILE MOMENTO..." di Nunzia Musicco

C'è un momento,
un impercettibile momento
in cui mi fermo a pensare...
chissà cosa penserà, la gente di me....
chissà cosa vedrà, dai miei occhi
cosa sentirà, dal suono della mia voce,
alcuni dicono di conoscermi...alcuni lo dicono tanto per dire...altri perché si sono avvicinati alla mia anima e l'hanno sentita...senza fermarsi all'apparenza...non sono un angelo,non sono un demone... ma ho un po dell'uno e un po dell'altro... ma sono perfettamente in asse...
A volte sembro assente...me ne rendo conto anch'io... a volte mi perdo nei miei passi e a volte posso sembrare scostante x nulla affidabile per via degli impegni che mi ingoiano...
Sono un soggetto Freudiano...lo so!
Credo sia x via delle mie emozioni della percezione esasperante,che assumono nella mia mente...nei miei scritti...non mi definiscono una scrittrice...ma semplicemente una lettrice di emozioni....
Scrivo perché mi aiuta modellarle,dargli forma , sostanza e colore....
Sono io...solo io....Nunzia... tutto qua!!!
@N_M

"SILENZIOSA.." di Miriam Bruni



Silenziosa
avanzatissima trivella
tu sola puoi raggiungere
il cuore irritato/infuocato
delle genti
e della terra

MIRIAM BRUNI

"ANCORA UN SOGNO" di Santina Gullotto



ANCORA UN SOGNO.

Ancora un sogno...
Ancora un miraggio,
lì in quell’angolo
di un cuore infranto...
Ne sentimento, ne amore vero,
per riempire lo spazio rimasto,
di echi pieno, di luce e abbaglio,
che mai di gioia si colmerà...
Ancora un sogno, arcano presagio
colmato solo di falsità....
Ancora amore che non è amore,
si spezza il cuore
in quel travaglio,
per ritrovare la verità...

@Santina Gullotto.

"NELL'ETA' DELLE COMMOZIONI IL CUORE NON BASTA A REGGERE LA SPINTA DEL SANGUE" di Erri De Luca



Nell’età delle commozioni il cuore non basta a reggere la spinta del sangue. Il mondo intorno è poco in confronto alla grandezza che si allarga in petto. E’ l’età in cui la donna deve ridursi alla piccola taglia del mondo. Un urto dentro di lei le fa credere di non farcela, troppa violenza ci vuole per ridursi.
E’ l’età rischiosa. Le donne hanno un’esaltazione fisica che noi non possiamo conoscere. Noi ci possiamo esaltare per una donna, loro si esaltano per la forza contenuta dentro. E’ una energia antica delle sacerdotesse che custodivano il fuoco. 

Erri De Luca

"AMORE CIECO AMORE NERO" di Marcella Arrìa



AMORE CIECO AMORE NERO

Amo la tua pelle di latte
Le tue vene sommerse
I tagli
I capillari scoppiati
I tatuaggi sbavati.
Accarezzo con gli occhi della mente
Le cicatrici della tua anima ferita
Sino alla curva del cuore che stringo in una morsa d'amore.

Marcella Arrìa

"ELUCUBRAZIONI NOTTURNE" di Marina Marini Danzi



ELUCUBRAZIONI NOTTURNE

Se si e' soli
nel silenzio del cuore
si sosta
In quello spazio sfuggente,
per un attimo vuoto
di pensieri assillanti,
si cerca la pace
Si colmano abissi di assenze
con un senso di vuoto assoluto
L'essenza di se'
prepotente insorge
e maestosa s'impone
L'assenza dell'altro se'
scompare
Ne piu',
dell'altro da se'
che manca,
si sente l'assenza
Tutto si scioglie e risolve

Marina Marini Danzi

"BUONANOTTE SOGNATORI" di Luisa Simone



Buonanotte
Sognatori

Nel buio
Ogni luce

Brilla

La speranza
Si
Illumina

Nella
Calda
Scintilla

(Luisa Simone)

"REGALA UN PO' DI TEMPO A CHI AMI..." di Patrizia Lova



Regala un po di tempo a chi ami...
in tutti i momenti che ne ha bisogno ...
nei giorni di pioggia o di sole ...
Sai il tempo è prezioso ...
non può tornare indietro...
e vale più di un gioiello...

Patrizia Lova@

"PORTERÒ CON ME LA RAGIONE DI UN SENTIMENTO" di Edmond Dantes

Porterò
con me la ragione
di un sentimento.
Lascerò quaggiù
i resti di un 'emozione
come traccia sinuosa
per chi saprà e vorrà
scoprirsi.
L amore non è virtuale.

EDMOND DANTES

"BOTTEGUCCIA" di Gianni Rodari



BOTTEGUCCIA

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa?
La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

Gianni Rodari

"L'ASSENZA" di Adua Biagioli



L’assenza

Senti, come tutto quaggiù
si trasforma sotto la neve.
Il tetto spiovente è scivolo immacolato,
piegata di peso è la morbida frasca
pare onda appesa all’aria che gela.
L’azzurro bagliore mi sfugge
in opaca crosta di quercia
il fuori condensa perfino quella carezza.
Pure il mio restare in questo fermarsi
un istante biancheggia,
silenzio degli strumenti.
L’orizzonte è un altro e io
non arrivo mai.
Tutto sparisce
sotto la neve che copre,
tranne queste tue rose infuocate
che non so più guardare dentro,
nel profumo dell’assenza.

ADUA BIAGIOLI

Da "L'Alba dei papaveri" - Poesie d'amore e identità- ed.La Vita Felice (MI)

giovedì 28 gennaio 2016

"CI SONO SERE DIVERSE" di Susan Moore

Ci sono sere diverse. 
Quelle dove non ha senso cercare, indagare, scavare solo per capire. 
Per capirsi e mai ritrovarsi.
Questa è sera è così.
Mi lascio andare e torno ai ricordi.
Voglio e devo tornare indietro.
Tutto ha un’origine, credo.
La mamma aveva un’amica: Palmira. La ricordo vagamente. Credo di averla vista, almeno una volta. Per il resto era un racconto.
Palmira ed il Berto.
Nomi di un altro tempo. Personaggi raccontati ad ogni telefonata, mille volte. Con il viso teso.
Palmira era una delle compagne della lontana Provincia dell’Impero. 
Un legame.
Berto non so da dove veniva. L’intuito suggerisce che venisse sempre da quelle terre lontane, ma non lo so.
Ero piccola.
La mamma mi raccontava che era stato internato. Non mi spiegava perché: non lo so e non lo saprò mai. 
Era un fatto. 
“Berto è stato internato. A Dachau”
E non so se furono giorni, settimane o mesi. 
Tornò. 
Salvo. Vivo.
Aveva passato quel periodo a scansare i morti. 
Scavava la fossa per gli altri. I compagni di baracca, prima che li uccidessero. Lui gli scavava la fossa. Guardando basso, perché non li poteva fissare in volto.
Scavò anche la sua di fossa. 10 volte? O forse 100.
Ma tornò. 
Salvo. Vivo.
Palmira fu la sua sposa. La sua pace. Una speranza di vita. 
La mamma appoggiava la cornetta del telefono e stringeva le mascelle.
“Berto urla. Urla di notte. Dice che continua a vedere la fossa. I corpi. I morti. Urla parole in tedesco”
Era salvo. Vivo. Lui era tornato, ma era ancora là. Ci sarebbe restato per sempre-
Urlò per anni.
La notte.
Non bastavano medicine. Non bastava la normalità tanto cercata e raggiunta. Non bastava Palmira con il suo sorriso ampio e sincero.
Urlò la notte per una vita e poi…. Poi, non urlò più.
Non parlò più. Mai più.
Il silenzio totale racchiuse e compresse tutto il dolore. 
Aveva lo sguardo nel vuoto, occhi sbarrati davanti alle tendine della finestra di quella casa normale che aveva tanto desiderato.
Occhi aperti per non vedere. 
Mai più.
Il ricordo si spegne così. 
La mamma non andò al funerale. Era morto 30 anni prima, mi disse.
Io ci sono stata a Dachau. Non in visita scolastica, ma per mille altri motivi.
Ricordo che, uscendo dal Cliente che avevo visitato, chiesi cosa potevo vedere in zona.
“Abbiamo una splendida torre dell’orologio! Vada in centro!”
Ringraziai.
Il campo stava a meno di 200 metri da dove mi trovavo.
Andai impreparata. Emotivamente impreparata.
Non c’era nulla di quello che avevo visto nei documentari.
Non c’erano le camere a gas, non c’era il crematorio (o meglio, non avevano fatto in tempo a metterlo in funzione).
Solo un recinto in filo spinato. 
I perimetri a terra delle baracche che furono.
Qualche baracca d’esempio ancora in piedi.
Targhe. Iscrizioni. 
Il Blocco centrale: quello del comando del campo.
Foto.
Nomi.
Tanti nomi.
Non ho riconosciuto nulla, nessuno. Nessun nome, nessuna lapide mi parlava.
Sono uscita da una costruzione di corsa. Era un’urgenza fisica: mi veniva da vomitare.
Sentii l’orrore, partì dalla mente ed arrivò al corpo. 
Fino allo stomaco.
Lo prese ed agì.
Sentii, per la prima volta, quelle urla del Berto nella notte. 
Sentii Palmira, disperata, che chiamava la mamma. 
Rividi la mamma, che non sapeva che dire.
L’orrore che si erano portati dentro.
Ognuno a suo modo.
Chi testimonierà dopo di noi?
(c) 27/01/2016
Racconto inedito

"CHIEDO PERMESSO" di Salvo Colucci



Chiedo permesso (Salvo Colucci)

Busso e chiedo permesso a questo tuo cuore, una sedia al suo centro e mi siedo per capire come posso lenire i suoi lividi, faccio due passi lungo le sue emozioni e tolgo quelle inutili spine che tormentano il suo semplice battito. 
Giro su me stesso e respiro il suo autunno apro quella finestra e né faccio un passaggio obbligato per il mio amore. Nulla è disperso mio accenno di vita.

Salvo@

"L'AMORE E L'OBLIO" di Santina Gullotto



Dalla silloge "IL VARCO DEI SOGNI"
L’AMORE E L’OBLIO

Chiudere gli occhi...dormire...
e non più sentire dolore...
Entrare in silenzio nel cuore
e ad ogni costo capire
la forza che trascinare ti vuole
nel più profondo silenzio...
E non ascoltare parole....
E non sentire la furia
dell’onda che assale
fino a soffocare la voce
che in vita ti vuole tenere...
L’amore che valica i monti
il più puro che puoi meritare
ha la voce più forte del vento
dall’alto del monte ti chiama
per far sì che non sprofondi
nel più grande e profondo oblio...
La sua mano Divina ti porge
per salvare quel che resta di te...
L’oblio che s’insinua feroce
ad ogni giorno scuro che passa
non sarà il devastatore
di quell’amore infinito
immenso del tuo Creatore.... @Santina Gullotto

"SEDUTO SULL'ORLO DELLA MIA INFANZIA" di Loredana Preda

Seduto sull'orlo della mia infanzia,
Tu non avevi un nome,
ma un volto
e due mani congiunte
come un Libro aperto.
L.P.

"VOLEVO UNA REGINA" di Roberta Manzin



Volevo una regina. Nel castello senza rondini. È arrivata Tempesta. Una maga immorale. Che non aveva pietà, neppure del desiderio. Si è presentato allora, su un cavallo zoppicante, Nuvola. Imperterrita, grondava di pioggia battente. Lavando ogni memoria. Infine, a passi incestuosi, si è avvicinata Luna. Dai capelli lunghi e dorati. Faceva occhiolino agli impostori che passavano sotto il suo mistero.
Il Re sedeva indispettito su un trono obbligato.
Per scegliere la futura consorte, lui -il Sole- si era preparato una domanda.
- Cosa è durevole in un Regno d'Amore?
Tempesta, bizzosa, rispose:
- Il confronto, il più acceso!!
Nuvola, un poco incerta, lo guardò di soppiatto e disse:
- Ogni novità, purché imprevedibile!
Il Sole oscuro' l'imbarazzo e guardando Luna, disse:
- Tocca a te. Cosa sai dirmi?
Luna, che d'impulsività si nutriva, disse:
- Tutto. Niente... Solo un Amore lunatico saprà infondere la giusta dose di curiosità che renderà il suo Regno durevole quanto basta!! La mia promessa è solo il mio sentire...

(C'era una volta un Re solo. Voleva una Regina accanto a se'. Per sciogliere le catene dei pregiudizi e delle aspettative.
Il Sole fece all'amore con Luna. Perché ciò che desiderava era un Regno di sensazioni).

RobertaManzin

mercoledì 27 gennaio 2016

"PASSI NELLA NOTTE" di Laura Moscato



PASSI NELLA NOTTE
Racconto di Laura Moscato #28

È notte. Non hai più sonno e i pensieri continuano a rimbombare nella tua mente, non lasciandoti tregua. Indossi la giacca ed esci nel silenzio e inizi a camminare. La città è più quieta, il caos del traffico è scomparso e i tuoi passi risuonano nel buio, rimbalzando sulle finestre serrate e sulle porte addormentate. Le strade sembrano diverse da quelle del giorno. Vaghi per i vicoli senza una meta precisa e ti lasci avvolgere dalle ombre come una civetta che vola silenziosa nel buio silente.


http://lauramoscato.blogspot.it/…/01/passi-nella-notte.html…

LAURA MOSCATO

"PER NON DIMENTICARE AUSCHWITZ" di Maria Lucia Ferlisi



Per NON DIMENTICARE
Auschwitz

Una piccola valigia di cartone marrone, logora, incollato, in fondo sul lato destro, un pezzo di carta ingiallito, con scritto a mano, in bella grafia, con inchiostro nero, nome, cognome ed anno di nascita: Helen Berger 1937.


Cerco di immaginarti Helen, bambina dalle trecce scure, dagli occhi castani e le efelidi sul naso. Giochi nel cortile della tua casa con la corda. Dalla finestra la tua mamma ti guarda e ti saluta con un cenno di mano.
Ricambi il saluto con un sorriso e continui a saltellare felice.
Spensierata nella tua ignara infanzia.
Indossi una gonna grigia a pieghe che svolazza ad ogni saltello, una camicia bianca ed una giacca di lana cotta grigia bordata di nero. Sul petto la tua mamma ti ha cucito una stella a cinque punte, ne sei orgogliosa, ti fa sentire grande, tutti la indossano, anche te.

Qualcuno ha rubato la tua fanciullezza. Non diventerai una bella signorina che si affaccia sorridente alla finestra per salutare il fidanzato. Non indosserai il velo da sposa. Non urlerai dal dolore partorendo tuo figlio.

Sei solo una valigia con un nome.
Sei una treccia tagliata in mezzo a tante.
Sei un vestito raccolto e buttato nel mucchio.

Sei solo cenere al vento

FLM

"RESTO FERMA, ASPETTO" di Anna Maria Brattoli

Resto ferma, aspetto.
La vita corre, non la inseguo.
Resto calma, non schiodo.
La vita passa, non mi sfiora.
Foglia al vento,
sospesa tra terra e cielo.
Lieve fruscio a ricordarmi
che vivo in te,
e tu in me.
Resto immobile, incantata.
La vita è nell'aria, io la respiro.

ANNA MARIA BRATTOLI

"LA PRIGIONIERA" di Greta Baraldi



LA PRIGIONIERA

Lei era
I suoi vestiti
I suoi capelli
Si cerca ora
In un altro armadio
Cerca ovunque
La sua spazzola
E affacciata
Ad un 'altra finestra
Non si vede
Nella via non vede
Più nessuno.

Greta Baraldi

martedì 26 gennaio 2016

"ALLA MEMORIA DANNATA DI B.M." di Marcella Arría

ALLA MEMORIA DANNATA DI B.M.

Dolore rabbia accuse
Morte per impiccagione
Un cadavere nero e in decomposizione
Questo è quanto rimane di te
Non avresti dovuto farlo
Avresti dovuto toglierti da quel legame malato
Chiedere aiuto chiedere aiuto
Perché lo hai fatto
Non te lo perdonerò mai
Ora sei solo cenere
Accidenti a te

Marcella Arria

"IO CHE TRAMONTO I TUOI GIORNI" di Salvo Colucci



Io che tramonto i tuoi giorni.
(Salvo Colucci)

Ho voglia di amarti, qui in casa mia in petto tra le pareti di questo mio stupido cuore innamorato.
Tramonto i tuoi giorni attraverso i miei occhi e leggo di te tra queste righe mai finite, improvvise senza alcun inganno, proprio come una rosa che nel suo bianco ruba la tua meraviglia.
Tocca i tasti dai un senso ed un ordine a queste mie note fai gesti d'amore e copri queste spalle con il tuo sguardo e so che ci sei, ci sarai, che ci sei stata.

Salvo@

"PER NON DIMENTICARE" di Gerardina Rainone

PER NON DIMENTICARE

Il giorno della memoria
Silente...
Struggente ...
Straziante...
Le carni cascanti
lacrime di odio
mi immergo nel dolore
scompare il colore.
La parola non contiene
la mente non sostiene,
la follia impera
I'incubo si avvera.
Non é fatto a lui,
l'uomo che fui
non é fatto a lei,
la donna che sarei.
É fatto a me, con l'ora che fugge
è fatto a te,e il sogno distrugge.
Non é un umano sentire
la macchina non sa di ferire.
Gerardina Rainone.
Olocausto
Grido nel buio
lampi di gelo
calpesta la gioia
nel mondo crudele,
affanni di morte
intreccio di sorte,
la vita derisa
da un branco mal nato
condanna decisa
dall'anima invisa,
sia monito al mondo
infernale secondo
lo sguardo stupito
del bimbo finito.
G.R.
Entropia
Non può essere così,
In nome Tuo Signore
perdere l'amore,
non è mai stato detto
uccidi l'imperfetto,
non è mai stato scritto
macchiati di delitto,
ma se la spada uccide
la parola solo ferisce
e adesso si perisce.
G.R.

lunedì 25 gennaio 2016

"SI SCIOGLIE LA NEVE" di Santina Gullotto



SI SCIOGLIE LA NEVE

Coperta la terra di candida neve
il suolo sfoggia candide forme
di bianco abbagliante....
Di magia si veste il paese
ornato sembra di pietre preziose
bianchi diamanti che brillano al sole
e ancora una volta brillano a sera
con la pallida luce di ogni lampione...
Una scalinata di bianco vestita
una fontana con l’acqua
come vetro ghiacciata
riflette il chiarore della timida luna
col suo raggio che tornando indietro
schiarisce la notte .....
Purezza candore apparente
finché si scioglie la neve
lasciando vedere il reale apparire
con tutte le forme imperfette...
Colorate pareti coperte di muschio
nell’antica fontana...
Sgretolati scalini dal tempo
non hanno più la magia
del bianco candore del manto nevoso
ma che lasciano il posto
all’antica e preziosa bellezza
strapazzata dal tempo...@Santina Gullotto

"ANNUSO IL TUO ISTANTE" di Edmond Dantes

Annuso
il tuo istante.
Non ha tempo
con me,
non ha fine
non ha inizio.
Ha l'eternità del pensiero
perché s insinua,
con impeto istintivo,
nella rappresentazione
di ciò che sei.
Forgio gli sguardi
che a volte impotenti
abbracciano la tua entità.
Sfiorarti è alchimia
e increspo la scintilla
di un teatro carnale
nell attesa del nostro
divenire.

EDMOND DANTES

"LIMITI NATURALI" di Laura Moscato



LIMITI NATURALI
Racconto di Laura Moscato #27

Viviamo in corsa e a volte non ci rendiamo conto di quanto sia necessario fermarsi per riacquisire forza, per riposare. Per fortuna c’è la natura a ricordarcelo e lo fa ogni sera, quando la luce si manifesta nel suo ultimo palpito per poi ritirarsi dietro alle montagne, lasciandosi cullare dai suoi dolci sogni.

'QUANDO ALLATTAVO MIA FIGLIA..." di Cecilia Resio



Quando allattavo mia figlia, avevo i seni come mangiatoie
ed ero stanca e onnipotente.
Lei stava acquattata fra le mie braccia,
come una noce nel suo mallo.
Mi guardava, bevendo, con gli occhi abbandonati
e la bocca luminosa.
Noi madri mammiferi conosciamo il pianto della fame
ed è per questo che non facciamo la guerra.

Cecilia Resio

"ASCOLTO, ROSA DI PERLA.." di Ilaria Biondi

Ascolto, rosa di perla
il tuo incedere lento
e il tuo immoto respiro
nel clamore silente
di un istante perduto
nella beatitudine vaga e vaporosa
che precede il mio passo stanco

ILARIA BIONDI

"LA MIA STRADA" di Luisa Simone



LA MIA STRADA

Ogni giorno
cammino


Per la
Mia strada

A volte

La trovo

Tortuosa
Difficile
Anche

Disastrata

A volte
Mi sembra
Impossibile

Anche
Trovarla

Altre volte
È semplice

Basta
Pensarla.

Oggi è una giornata
Bella

Improvvisata

guardo
Il cielo
C'è
Solo
Una nuvola

Dimenticata

Sul viso
Mi sfiora


Una brezza
Leggera

Delicata

cammino
Sorridendo

Si
Accetto
~~~~~~

ho con me
la vita
Che
Forte
chiama
Per
Camminare
Insieme
Sulla
mia strada
~~~~

Quanto
È più
Bella adesso

La .mia
Lunga

passeggiata
~~~~~~

(Luisa Simone)

"IL MAESTRALE, IL SUO GELO E QUEL VOLO.." di Miriam Bruni



Il maestrale, il suo gelo
e quel volo
- rovente! -
del cuore
e della mente.

L’incredibile
certezza
d’ essere vivo

e il silenzio
che strilla, che gioca
che geme.

Saltellano
i monti
e di mare
profuman
gli uccelli;

di mare e di terre
lontane
da ora e per sempre vicine.

MIRIAM BRUNI

domenica 24 gennaio 2016

"NOTTURNO" di Adele Libero



Notturno

M'aprivo a te nel fiore della notte,
qual gelsomino intenso ed ammaliante,
le braccia circondavano le stelle,
fremendo a un suono d'arpa inconsistente.

Di giorno questo amore si perdeva
tra le montagne delle incomprensioni,
in volti opachi, fissi nelle ciglia,
in liti alte com'onde superbe.

La sera, poi, slegava le contese
e ci avvitava in un abbraccio caldo:
dov'ero io, dov'era quel confine
che dell'amore ignorava l'alba ?

ADELE LIBERO

"AMARVI (A MIA MADRE E ALLA MIA NUTRICE" di Anna Maria Lombardi



AMARVI ( A mia madre e alla mia nutrice)

Custodisco come preziose gemme
la dolcezza,la tenerezza,
e un lieve dolore sordo
che ancora ricorda i vecchi distacchi.
La felicità innocente vissuta tra le vostre braccia,
e di quando ancora in culla succhiavo il nettare
della vostra estate.
Ricordi d'amore personificati nel corpo
della mia primissima infanzia,
che durano da sempre e che mi seguiranno
oltre il tempo.

Anna Maria Lombardi

"SONO AL PUNTO DI DOVERMI TUFFARE..." di Miriam Bruni



Sono al punto
di dovermi
tuffare
in ogni
Bellezza
che incontro
Sono al punto
di potermi
affidare
a carezze
di angeli
soltanto

MIRIAM BRUNI

"FRUSCIO DI IMMAGINI.." di Roberta Manzin



Fruscio di immagini
che scorrono in rami inarcati dall'immobilita' del tempo, proiettando ombre instabili, mobilita un cuore spento.
Spesso,
ciò che sembra celato,
non è.

(Diario di una sensazione germogliante)

RobertaManzin

"FOTO DI UN TRAMONTO" di Pasquina Filomena



FOTO DI UN TRAMONTO

E’ nel silenzio del tramonto
che scatto una foto pensando a te.
Fisso il sole e ne scruto le sfumature.
Poesia per i tuoi occhi e per la tua anima nobile.
E piccole onde mi parlano del tuo sorriso
che irradia nell’aria.
Ma io sono fermo fisso nella sabbia,
ad assaporare l’odore del mare
e il rumore delle conchiglie,
che mi riportano alla realtà.

PASQUINA FILOMENA

sabato 23 gennaio 2016

"INTERDETTE SENSAZIONI" di Roberta Manzin



Interdette sensazioni
fanno capolino agli occhi
di un cuore misantropo.
Gaia resta la scelta.
Sospendendo la ratio.

RobertaManzin

"LENZUOLA AL VENTO" di Pasquina Filomena



LENZUOLA NEL VENTO

Poche righe scritte solo per te
nel silenzio di un buongiorno.
Tante parole dette tra di noi
ma tutte cancellate in un momento.
Un ponte reciso a metà
di umili sentimenti,
che svolazzano però
come lenzuola nel vento.


PASQUINA FILOMENA

"IL CUORE DETTA ALLA MANO FREMENTE...." di Antonella Di Pietro

Il cuore detta
alla mano fremente
l'emozione neonata
nella fantasia uterina
che si fa carne poetica
in una immortale incisione
nella corteccia
dall'altrui sensibilità
Anto

"SEI DIVENTATA GRANDE" di Serena Santorelli

Sei diventata grande. Il giorno in cui hai compreso che la tua vita non può dipendere dalla presenza di un’altra persona, sei diventata grande. Quando ti sei guardata dentro e hai scoperto che la forza per sentirti importante era già tutta in te e che non avevi bisogno di specchiarti nello sguardo di un altro, per sapere quanto valessi... sei diventata grande. Quando ti sei accorta che amare è condividere la propria vita e non annullarla per l’altro, quando guardando negli occhi il tuo uomo ti sei sentita padrona del mondo, ma non hai smarrito la certezza che il mondo potevi conquistarlo anche senza di lui. Ecco, quel giorno, tu sei diventata grande. 

Serena Santorelli

"E VENNE IL TEMPO" di Gerardina Rainone

E venne il tempo
Come fantasma del passato
dai sensi richiamato
torna la tua ombra non più altera
sulle vestigia di un'altra era.
Perduto amore che inseguivi una ragione
non richiedere più passione,
l'inchiostro è sfumato
l'ardore frantumato,
me lo ricordo ancora il tuo suggello
rovinato come fuscello
presto,troppo presto
venne il tempo dell'arresto.
G.R.

venerdì 22 gennaio 2016

"SONO PAROLA" di Susan Moore

Sono parola
Sono un sacco caduto a terra
Juta bruta
Dal laccio lasco
Eccole!
Escono a fiumi
Rotolano, rimbalzano, saltellano
Si fermano
Impietrite
Parole
Tutte le parole del mondo
Si rincorrono gioiose
Si abbracciano piangenti e dolenti
Dubbiose,
Rotolano un po’ di qua
Un po di là
Prendono il respiro
Evitano gli sguardi
Ancor di più
I contatti invadenti
Scappano dai silenzi aggressivi
Pensate, urlate, sospirate, parlate e scritte
Tutto è detto
Tutto è parola
Parola agita
Io sono parola
E di suono risuonerò
S.M.(c)

"UNA RUOTA BUCATA..." di Gianni Lostrano



Una ruota bucata...
È il banco di prova del l'emancipazione...!!!
Il problema non è...
Come usare il clic e sostituire la ruota...!!!
No...!!!
Il problema è...
Aspettare un maschio...
Oppure...
Rimboccarsi tranquillamente le maniche...!!!

Gianni Lostrano

"NON SI AMA CON IL CUORE, SI AMA CON L'ANIMA" di Alda Merini



Non si ama con il cuore, si ama con l'anima
che si impregna di storia
Non si ama se non si soffre e non si ama
se non si ha paura di perdere.
Ma quando ami vivi, forse male, forse bene, ma vivi.
Allora muori quando smetti di amare, scompari quando
non sei più amato.
Se l'amore ti ferisce, cura le tue cicatrici e credici,
sei vivo. Perché vivi per chi ami e per chi ti ama.

- Alda Merini -

"SE FOSSE VERO" di Nunzia Musicco

Se fosse vero
A volte mi chiedo se davvero due persone sono destinate a stare insieme...
Sarebbe bello se fosse vero...
che da qualche parte c'è qualcuno che ci aspetta
qualcuno che sente il nostro cuore battere forte...
e nei nostri occhi riconoscere l'amore ,come nessuno mai...
@Nunzia_M

"UNA STORIA IN DIVENIRE" di Laura Moscato



UNA STORIA IN DIVENIRE
Racconto a puntate di Laura Moscato #6

Ciao amici. Come ogni venerdì anche oggi vi propongo un gioco creativo. Avete voglia di aiutarmi a continuare questa storia? I commenti più interessanti verranno inseriti nel racconto. Forza! Date sfogo alla vostra creatività!


DOVE VANNO A FINIRE I CALZINI

RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI: Pinco e Pixi sono due calzini. Trascorrono le loro giornate su uno scaffale girevole in un negozio di abbigliamento. Dialogano tra loro attraverso il filo di plastica che li unisce. Un giorno la porta del negozio si apre e lo scaffale inizia a girare. Una grande mano afferra i due calzini, accidentalmente rompe l'etichetta che li teneva legati. Pixi viene messa in una borsa e portata via. Si ritrova in una nuova casa, con altre calze una diversa dalle altre e un pensiero la lascia sconcertata: dove sono finite tutte le calze destre?

SESTA PUNTATA

Non ebbi il tempo di trovare una risposta alla mia domanda che un rumore di passi si avvicinò e una mano mi staccò dallo stendino portandomi via. 

Cercai di guardare di nascosto la persona che mi aveva afferrata e vidi che era una ragazza bionda e slanciata, che camminava in modo elegante e armonioso. Non so spiegarvi il motivo, ma ebbi subito un moto di simpatia nei suoi confronti e tale sensazione mi rasserenò l’animo per un istante. La ragazza si sedette sul letto, mi afferrò e mi indossò, prima che io avessi il tempo di protestare. La sensazione di pienezza che ne derivò mi lasciò stranita e confusa. Cosa mi stava succedendo?

La ragazza si alzò e si posizionò al centro di una stanza vuota. Mi sentivo schiacciata dal suo peso ma nello stesso tempo avvertivo con lei un collegamento invisibile. Trattenni il fiato e rimasi in attesa. All’improvviso la musica partì e invase nell’immediato ogni fibra del mio corpo. La ragazza iniziò a ballare e io mi lasciai travolgere dal ritmo, dimenticandomi di pensare. Iniziai a sentirmi leggera ed ad ogni salto ebbi la sensazione di volare. Il mio essere si fuse con quello della ragazza, facendomi dimenticare tutto ciò che ero stata fino a quel momento. Quando la musica si fermò il mio cuore rallentò, cercai di ritrovare un respiro regolare e un pensiero mi travolse per la sua limpidezza: le calze destre non servivano perché per ballare ne utilizzava solo una; l’altro piede era scalzo ed era con esso che si sosteneva sul pavimento. 
Mi resi conto che tutto questo non mi interessava, mi dimenticai di quello che era stato per me importante e la mia vita acquisì un nuovo scopo: volevo ballare di nuovo.

giovedì 21 gennaio 2016

"PAROLE SOLTANTO PAROLE.." di Edmond Dantes

Parole
soltanto parole
inanimate
invertebrate
afone
sterili
imbalsamate
appese
sospese.
Scriverle è talento
ma darle una vita
è arte.

EDMOND DANTES

"LUCI NEL BUIO" di Laura Moscato



LUCI NEL BUIO
Racconto di Laura Moscato #26

Quando vado al cinema, il momento che amo di più è quando il film finisce e io rimango immobile sulla poltrona ad assaporare le emozioni che mi ha lasciato dentro. Mi piace stare ferma mentre tutti si muovono e hanno fretta di lasciare la sala e, mentre ascolto l’ultima musica del film, ho la sensazione di respirare la vita nella sua essenza più pura. Mi ritrovo sola e gioisco di quella solitudine sentendomi completa. È un po’ come se, dopo il film, avessi bisogno di un attimo per rimettere a posto i pezzi, per riordinare i pensieri e ridefinirmi.


L’ultimo film che sono andata a vedere è “Il piccolo principe” e quando le luci si sono accese mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e un po’ scossa dalle emozioni provate. Come sempre sono rimasta lì, ad osservare tutte le persone che si alzavano ed avevano fretta di uscire. Vicino allo schermo c’erano dei bambini che correvano in circolo, ridendo e urlando, in attesa che i genitori si vestissero. 

Ad un certo punto, mio figlio si è voltato verso di me e mi ha detto:
«Posso andare anch’io?»
Ho fatto un piccolo cenno con la testa e l’ho visto scendere le scale e unirsi agli altri bimbi. Correva con le mani allungate dietro al corpo e sembrava che stesse per prendere il volo da un momento all’altro. Delle stelle luminose continuavano a scorrere sullo schermo e mi lasciarono impressa nella mente l’immagine di un bimbo che volava nello spazio infinito alla ricerca di nuovi pianeti da esplorare.

Le frasi del film iniziarono a risuonare in me facendomi tremare per l’emozione:

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.”
“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.”

“Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.”

“Addio – disse la volpe– Ecco il mio segreto. E’ molto semplice:
Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi.”
-Antoine de Saint Exupery-

Nel silenzio mi resi conto che l’essenziale era davvero invisibile agli occhi e che le parole il più delle volte non servivano, erano solo fonte di malintesi. In quell’istante pensai a tutte le persone che amavo, sia a quelle che erano presenti nella mia vita, sia a quelle che erano assenti ma che, nella loro assenza, c’erano lo stesso… perché se una persona ci entra nel cuore, non ne esce più.

"LA NEVE TRA LA GENTE" di Luisa Simone



LA NEVE TRA LA GENTE

forse
quella sera
Fece
Veramente


Troppa
Neve
~~~~~

strano

Nessuno
Si preoccupava
Più

Della crisi

Non si discuteva
Della politica

Sempre
più

Inconcludente
~~~~~~~

tutti erano
Più sereni

qualchuno
Adirittura
Sorridente
~~~~~~~

La neve
Continuava
a scendere

Sempre
Più
Velocemente

Sembrava
Danzare
Quasi

Allegramente
~~~~~~

Io stupita
Pensavo
Che forse

Non era successo
Niente
~~~~~

ma non era così

In vita
mia


Non avevo
Mai visto

Per strada

Improvvisamente

Per nessun
Motivo

~~~~~~


La gente

Volersi
Cosi' bene
~~~~~~~~

Scendeva
La neve
Dolce
amorevolmente
~~~~~~~
io quella volta
Ho pregato
Che
Lei
non smettesse.
~~~~~~~~

(Luisa Simone)

"FRAMMENTO ETERNO" di Salvo Colucci



Frammento eterno(Salvo Colucci)

Sai noi non siamo diversi dalle stelle,
viviamo degli sguardi che il mondo ci regala.
Gli universi capita si dividano,
che le galassie si scontrino,
che i soli si dissolvino e che tutto ciò che ai nostri occhi sembra indistruttibile
poi va via.
Ma qualcosa c'e che sfugge sempre all'ineluttabile falce del nulla,
qualcosa che resiste ai tempi dei tempi,
il ricordo, quel frammento che resta impresso nella tua anima,
in quella segreta parte che nei tuoi pensierinascosti tiri fuori e lacrimi.
Ovunque le nostre strade ci porteranno saremo legati per l'eternità di un frammento.


Salvo@

"TU ERI" di Luisa Simone



TU ERI

mi ritrovo
Disperato
Come sempre
A pensarti


Ad afferrare
Aria
Nelle mie dita
Anziché
I tuoi lunghi
capelli

A contemplare
L'infrangersi
Delle onde
In balia
Della tempesta

Come Quei tuoi
Fianchi
Che danzavano
Per una
Passione

Che mi dava
Alla testa.

Tu eri
Orgasmo
Sconvolgente

Tu eri
Sorriso
In mezzo
Alla gente.

Tu eri sole
Tu eri luna
Tu mia unica
Luce
Nella mia
Vita scura

Tu eri la mia gioia
Ma anche
La mia
disperazione

Tu eri
Per me

Prigione
E..
liberazione

(Luisa Simone)

"HO VAGATO IN LUNGO E IN LARGO.." di Roberta Manzin



Ho vagato in lungo e in largo
penalizzando oasi
sfiorando mete generose.
Alla fine ho rinunciato.
La sosta è d'uopo.
In chi sente che al cuor non si comanda.

RobertaManzin

mercoledì 20 gennaio 2016

"L'AMORE NON E' MATERIA..." di Marianne Williamson



L'amore non è materia. È energia. È la sensazione che si prova in una stanza, in una situazione, con una persona. Il denaro non può comprarlo. Il sesso non lo garantisce. Non ha nulla a che vedere con il mondo fisico, ma ciononostante può essere espresso concretamente. Lo sperimentiamo attraverso la gentilezza, il dare, la pietà, la compassione, la pace, la gioia, l'accettazione, l'assenza di giudizio, l'unione e l'intimità.

-- Marianne Williamson

"ABBIAMO FAME DI TENEREZZA....." di Alda Merini


Abbiamo fame di tenerezza,in un mondo dove tutto abbandona ,siamo poveri di questo sentimento che è come una carezza per il nostro cuore ,abbiamo bisogno di questi piccoli gesti che ci fanno stare bene , la tenerezza è un amore disinteressato e generoso,che non chiede nient'altro che essere apprezzato
Alda Merini.

"SCENDO A PRENDERE LA POSTA CONTROVOGLIA.." di Roberta Manzin



Scendo a prendere la posta controvoglia. Inciampando su un petalo di parole seccate dal disuso, scorgo l'ingombrante pensiero. Rannicchiato in quella cassetta mortale che -come un'agenzia del cuore- l'ha protetto da variazioni umorali. Sei rosso. Nell'imbarazzante comunicazione che ostini a rinnovare. 
Ti amo!, mi scrivi, nella consapevolezza di non averti mai avuto. 
Immobile, mi siedo sul gradino dell'uscio, prima di rientrare in casa. Voglio congelare anche il corpo. Il freddo ha pugnalato il mio cuore...ormai troppo tempo fa.

RobertaManzin

"LE PAROLE IMPERFETTE" di Edmond Dantes

Le parole imperfette
delicatamente assistono
la mia presenza.
Nel dedicarsi
imprimono la regolare sintesi
in un assolo quotidiano
in cui mi faccio culla.
Dare casa è possibile
solo quando si hanno radici.
Le proprie.

EDMOND DANTES

"AZZURRI LUMINOSI DELLE MATTINE: di Ilaria Negrini



Azzurri luminosi delle mattine
fredde che odorano di mare.
Sento la vita dentro
- La respiro

A volte riesco a fermare
quello scorrere inafferrabile.
Silenzio ogni pensiero
e tutto il dolore.

Mi immergo nell'attimo

ILARIA NEGRINI

"VOX" di Francesca Piovesan



VOX

Oltre questo grigio nulla
una voce risuona
nelle distese dell'anima.
Sensazioni, emozioni, sottili vibrazioni di vita.
Come aurora dopo la tempesta sento i tuoi occhi sorridere.

FRANCESCA PIOVESAN

"SUICIDIO" di Marcella Arría

SUICIDIO

Luisa voleva farla finita. Si sentiva esausta; la vita non era altro che un susseguirsi insensato di giorni uno uguale all’altro. Uno di quei maledetti strizzacervelli le avrebbe detto che era depressa e che doveva curarsi. Come no. Ingoiare quintali di stupide pillole colorate, ingrassare come una botte. E poi? Tutto sarebbe tornato come prima. La depressione non esiste, diceva tra sé, è solo un parto del mio cervello e io ne posso uscire da sola. Togliendomi la vita. E quello era il giorno giusto. 
Una estate da schifo aveva appena lasciato il posto a un autunno caldissimo seguito dal brusco arrivo dell’inverno. Le temperature erano scese di dieci o quindici gradi e Luisa rabbrividiva nel golfino di mezza stagione. Ma non le importava nulla, seguiva a testa bassa la striscia bianca del bordo stradale. Aspettava di vedere il guard-rail che delimitava il fiume e quando lo vide mormorò “Eccolo”, a mezza voce. Al di là della striscia di metallo sbiadita dal sole e dalla pioggia vorticava la roggia comunale. 
Si guardò intorno circospetta per sincerarsi che nessuno la vedesse. La strada era deserta e la donna si mise agilmente a cavalcioni del metallo per poi lasciarsi scivolare giù. L’impatto le tolse il respiro. L’acqua era gelida. Agitò le mani verso l’alto cercando istintivamente di rimanere a galla mentre la corrente la spingeva a valle. Si sentiva la testa confusa e il sangue le pulsava nelle tempie. 
La corrente la trasportò velocemente a valle tenendola inesorabilmente a galla. Avrebbe dovuto mettersi dei pesi nelle tasche, pietre o altro, ma non ci aveva pensato. Credeva che bastava buttarsi nell’acqua e poi il resto sarebbe venuto da sé. Chiuse gli occhi assaporando il torpore delle membra. Il freddo le stava arrivando alle viscere privandole di ogni sensibilità.
All’improvviso si sentì strattonare. Riaprì gli occhi e vide una galleria oscura tappezzata di filamenti vegetali. Intorno a lei galleggiavano bottiglie di plastica pezzi di legno e altre immondizie buttate da chissà chi. Il golf le si era agganciato ad una grossa griglia metallica destinata a filtrare le acque. Si lasciò andare. Forse era giunta la sua ora perché le mancava il respiro e la corrente la schiacciava contro il metallo. Pregò Dio mentalmente chiedendogli perdono. Il suicidio dicono che è un peccato punibile con la dannazione eterna. Chissenefrega pensò.
Quando la tirarono su lei non era più. Morte per arresto cardiaco scrissero nel referto autoptico.

Marcella Arrìa

"OGGI NON TROVO NULLA DA PORTARE ALLA BOCCA" di Miriam Bruni



Oggi non trovo nulla
da portare alla bocca

e far scendere nel cuore,
a consolare.

Oggi è tutta una lotta
per non cedere

alla camicia di rabbia,
delusa dalle parole.

MIRIAM BRUNI

"SOGNO" di Doris Kompatscher



Sogno
ogni giorno
ed ogni notte
il tuo volto
e porto
nel mio cuore
le tue parole,
che mi danno
coraggio,
ad andare avanti
con il cammino
verso la libertà,
verso una vita,
che sogno,
che sogniamo
e c'è questa
felicità immensa
di poter
ricominciare,
di poter iniziare,
di esistere
veramente
e
non
piu sopravvivere
facendo passare
questo vita
preziosa,
questo tempo
che non
torna più.
Grazie per
farmi rinascere,
per amarmi con
questo tuo cuore
immenso
e
grazie che
ci credi in
noi
come lo faccio
anche io.
Amore mio
sei
il mio paradiso.


Doris K

"IL BUIO NEI TUOI OCCHI..."di Nunzia Musicco



 Il buio nei tuoi occhi..

Sapessi trattenere il fiato prima di urlare....
Sapessi contare fino a per sempre prima di crederci ancora..
Potessi tornare al punto dove tutto ha cominciato a dissolversi...
Potessi riascoltare il dolce suono della sua danza...
Avessi ancora un sogno da vivere..lo farei...
Avessi le parole giuste per poter abbracciare il buio che ora è
nei tuoi occhi...lo farei...!!!
-@Nunzia_M

"ARDENTE SERENITA'" di Vitoria Guglielmi



‪#‎ARDENTESERENITÀ‬

Serena come un giunco
in una sera senza vento

come una fiamma ardente
in una notte senza calore.

Sottile come un giunco
trapassato dal freddo

come una fiamma insistente
in una notte senza presenze.

‪#‎VittoriaGuglielmi‬

"SBRICIOLO PARTI DI UNA VITA INGRASSATA.." di Roberta Manzin


Sbriciolo parti di una vita ingrassata
disseminando credenze indigeste e nostalgiche illusioni.
Lungo il sentiero della speranza.
Solo un osservatore premuroso ne seguirà le tracce.
Prima che il vento dell'impazienza disordini il sogno.

RobertaManzin

"VIVERE" di Salvo Colucci



Viverci (Salvo Colucci)

Potrai sciogliere gli anni tra queste lacrime, a volte invisibili perché rigate appena sul cuore,come la rugiada.
Quante volte hai creduto di rinascere
e ti sei ritrovato di nuovo nel tuo sogno,
e comunque sorridi perché in fondo è il tuo stesso cuore che lo voleva.
Abbiamo tempo per far brillare le stelle,
abbiamo tempo per accendere i nostri mattini, abbiamo tempo per viverci.

Salvo@

martedì 19 gennaio 2016

"VIENIMI A PRENDERE" di Roberta Manzin



Vienimi a prendere
prima dell'ultimo rintocco.
Il cuore non aspetta ripensamenti.
Comprende
Ubbidisce
Ostruisce
Regala
Empatizza
Ma soprattutto
Ama. Chi non ha più paura.

RobertaManzin

"LA BESTIA" di Luisa Simone



LA BESTIA

PER CHI
TI CHIAMA BESTIA


SENZA SOFFERMARSI
NELLA LUCE DEI
TUOI
OCCHI
COSI
BELLA.

PER CHI
NON TI
PENSA

PER
CHI TI
COMPRA
NON PER AMORE

MA SOLO PER FARE
LA GUARDIA.

PER CHI
NON TI FA
MAI UNA
CAREZZA

PER CHI
TI TIENE
FUORI
LA PORTA

ANCHE
QUANDO FUORI
NEVICA

DAMMI LA ZAMPA

ABBIAMO
CAPITO


TUTTI

CHI È

LA VERA

BESTIA.

(Luisa Simone)

lunedì 18 gennaio 2016

"BLANDIVA IN UNA LUCE DECISA, LE SUE BUGIE" di Roberta Manzin

RACCONTO

Blandiva in una luce decisa, le sue bugie. Lampade sottovuoto trattenevano intenzioni svelanti. Inappropriato restava il guscio. Mentre le parole scappavano lungo il legno di un appoggio mentale. Lei stava seduta. Ancora sola, in un'attesa innocua all'apparenza. Impostava lo sguardo cercando di intuire il viraggio dell'emozione. Nel frattempo Lui era appena entrato nel locale d'artificio, dove Lei si intratteneva. Assorto nelle mete dell'indovino, cercava di riconoscerla tra gli occhi presenti. Ma era distratto. Dalle voci di carta, dalle note ambulanti, dagli odori passati. Fu Lei a svelargli il dubbio. Fu Lui a confermare l'assenza. Insieme, seduti uno a fianco dell'altro, erano decisi a non incontrarsi.

E intanto il profumo di anice stellato e cannella, teneva occupato il tempo.

RobertaManzin

"ALBA FIORITA" di Lina Mazzotti



Alba fiorita

Attese disilluse
in paure perpetue
mai sfogate
sul treno inconscio
rasentando
fazioni
inesorabili.
L'aria si fa grave
e lo spirito
si rintana
rievocando
tracce
radiose
germogliate
nell'alba fiorita.

LINA MAZZOTTI

"RICOPRO CON MERA REALTA' L'INCHIOSTRO SECCATO" di Edmond Dantes

Ricopro con mera realtà
l inchiostro seccato.
La carta canta.
Le anime pure
filtrano ogni imperscrutabile
granello impazzito.
La ciotolina del cuore
ha lo spazio necessario
per quel nutrimento
che distilli sostanze
vive.

EDMOND DANTES

"AMO SCRIVERE.." di Moses Sono

RIFLESSIONE

Amo scrivere. Scrivo di continuo, sui tovaglioli di carta nelle stazioni di servizio, sugli strappi della carta igienica rubata nei cessi della metropolitana, nel retro delle copertine di libri già letti. Scrivo nel palmo della mano sinistra, la stessa che uso per masturbarmi. Da principio non ti accorgi nemmeno, non comprendi che stai precipitando in un incubo dal quale non ne uscirai indenne, non senza dolore, almeno. I sintomi all'inizio non sono così evidenti, poi, silenziosamente, si manifestano in tutta la loro violenza. E' una metastasi che si espande senza freni dal sistema periferico passando dal cuore sino al cervello. Il piacere iniziale ben presto si sottomette servile al dolore. Un dolore che non ti abbandona mai. Poi ci si abitua e anche il dolore si attenua diventando delirio puro, l'unico antidoto che riesce a farti sopportare tutto quanto. Non so perché, e nemmeno quando, iniziai a scrivere. Non lo ricordo. Forse fu per autodifesa. Questo mondo mi spaventava oggi come allora. Le donne, le infezioni, le celebrazioni, le religioni, il purgatorio, la politica corrotta, le masse operaie, le micosi della pelle, le catastrofi naturali, le discariche zeppe dell'inutilità della gente, i centri commerciali iperaffolatti, l'aria condizionata, le vacanze troppo brevi, sono il risultato del delirio perverso di un'umanità allo sbando. Sì, scrivere è una malattia necessaria a produrre anticorpi, difese immunitarie per curare un'altra malattia ancor più devastante: la paura di morire prima di essere stato qualcosa per qualcuno.

MOSES SOON

"SEI UNICO..." di Doris Kompatscher



Sei unico,
hai
conquistato
il mio cuore
con la tua
naturalezza,
non mostri altro
che quello
che sei
E tu sei
la persona
che ho
sempre sognato,
la persona,
di cui ho
avuto
sempre bisogno.
Mi completi
e mi riempi
il mio cuore
con il tuo.
Non ho altri
desideri,
solo di
viverti
e di starti
accanto.
Con te
tutto l'anno è
estate
e tutti e due
odiamo il freddo.
Amiano il calore
e lo viviamo
intensamente
dentro di noi.
Abbiamo il mare
profondo
nell'anima
e ci dirige
ogni giorno
alla felicita,
a un futuro
che é nato,
quando ci
siamo visti
la prima volta
e che ha scritto
storia in noi,
la storia
di un amore infinito.


Doris K

"SONO ARRIVATE!" di Susan Moore

Sono arrivate!
Libere e uniche
Lacrime giuste
Non per gli altri
Solo per me
Tornando indietro
Ma non così lontano
Lacrime calde e limpide
Indietro nel tempo
A una voce acerba ed intensa
Come acerba ed intensa ero io, in quel ‘69
Occhi annegati in un blu intenso di finta realtà
Mi guardano ancora
Disegnati
La voce è sempre più forte
Confusa
Sinistra
“Se ti penso, penso a Low”
Fui così decadente?
Sinistra e persa
Non mi persi mai
Arrivai a quella sera
Sotto quell’angelo
Fine rettilineo
Giro in tondo
Nella città proibita
Dalle case tutte uguali
Dalla piazza specchio di un mondo al tramonto
Il freddo gelava il fiato
Le mie mani calde
Uno sguardo verso l’alto
Senza bere
Piansi
Vidi angeli e demoni tutti insieme
Il mio passato ed il mio presente si incontravano per l’ultima volta
Vidi eroi
Quegli eroi
Quelli di un giorno e mai più
Quelli che non muoiono mai
Quelli che non sarò mai
S.M. (c) 16/1/16

"ANTIDOTO CONTRO LO STRESS" di Laura Moscato



ANTIDOTO CONTRO LO STRESS
Racconto di Laura Moscato #25

Vi è mai capitato di svolgere tante attività contemporaneamente? Cosa provate in quei momenti? Io, in queste occasioni, ho la sensazione “di annaspare in un metro quadrato di acqua senza mai riuscire a raggiungere una boa di salvataggio.”
(Cit. Efficacemente.it) 

Siamo immersi in un mondo veloce, corriamo tutto il giorno per tenere il passo con la nostra vita e a volte abbiamo l’illusione di poter svolgere più attività contemporaneamente: parliamo con chi ci sta intorno, teniamo sotto controllo il cellulare e nello stesso tempo ci proiettiamo nella mente l’immagine di ciò che dovremmo fare subito dopo o immaginiamo la situazione in cui vorremmo essere. Sognamo di essere un giocoliere esperto che riesce a tenere sulla sua testa tantissime palline colorate e di farle volare in cielo con maestria e destrezza e in realtà assomigliamo a un poveretto che corre da una parte all’altra senza trovare pace con se stesso. Credo che non ci sia niente di più logorante di questa abitudine. 

“Quando la gente pensa di fare multitasking, in realtà sta solo passando da un compito a un altro molto rapidamente . E ogni volta che lo fa, c’è un costo cognitivo.”
(Cit. Earl Miller, neuroscienziato)

Secondo alcune ricerche scientifiche il multitasking ci rende meno efficienti e comporta un vero e proprio esaurimento delle funzioni cerebrali; l’attenzione viene divisa e noi ci sentiamo stressati e logorati, incapaci di focalizzare ciò che è davvero importante. 

“Questa incertezza manda in tilt il nostro rapido sistema di categorizzazione percettiva, è causa di stress, e porta al sovraccarico di decisione. Si scopre che il processo decisionale ha un impatto anche sulle risorse neurali e che le piccole decisioni sembrano prendere tanta energia quanto quelle grandi. Una delle prime cose che perdiamo è il controllo degli impulsi. Si innesca rapidamente uno stato di impoverimento in cui, dopo aver preso un sacco di decisioni senza senso, rischiamo di finire con il decidere davvero male su qualcosa di importante.”
(Cit. Levitin)

Ultimamente sto cercando di tenere l'attenzione focalizzata su un compito alla volta, imparando a gestire le interruzioni e le pressioni. Non possiamo dare attenzione a tutti e non possiamo occuparci di tutto. Diventa necessario, per stare bene, darsi delle priorità ed avere il coraggio di spiegare agli altri che in quel momento non possiamo dare loro attenzioni. 

“Valuta la richiesta e, se decidi che non è urgente o prioritaria, spiega a chi ti ha interrotto che in quel momento non puoi occuparti del suo problema (e nota bene non c'è bisogno di diventare scortese per fare questo). Prendi subito un appunto e poi ricordati di contattare la persona appena puoi. È sempre meglio dedicare agli altri il 100% della nostra attenzione quando è possibile, piuttosto che dire sempre di sì e ascoltarli con un orecchio solo cercando di liquidarli alla svelta con malcelata irritazione.”
(Cit. mywayblog.it)

"IL TUO MARE" di Salvo Colucci



Il tuo mare (Salvo Colucci)

La vita è una goccia trasparente sulla tua guancia. 
Io che cerco la parte migliore in ogni tuo sguardo spesso mi ritrovo a rovistare tra questi miei versi incompleti e cerco finali migliori per i nostri amori.
Metto il mio cuore come un messaggio in bottiglia ma scelgo sempre il tuo mare dove rischiare il mio ultimo viaggio.

Salvo@

"SFUMATURE DI ROSSO" di Marilena Viola



SFUMATURE DI ROSSO
da MARE DENTRO
di M.Viola
2/6/2015

In quante direzioni va l'amore!?

Crogiolo di creta variegato,
sfumature,densità diverse.

Rosso e nero intrecciati,
uragano,maestrale,libeccio.

Tintarella di luna,dolce tramonto,
alba rosata,sole sale duna.

Albero fiorito,mare in tempesta,
fiume che salta rapide e si cheta.

domenica 17 gennaio 2016

"NELLA LUCE MAGICA DI CANDELE.." di Doris Kompatscher



Nella luce magica
di
candele
e con
un dolce canto
nel cuore
immagino il tuo
volto tenero
e vorrei
accarezzarlo
e sussurrare
Amore
Ti amo

Doris K

"HO OCCHI LUNGIMIRANTI.." di Edmond Dantes

Ho occhi
lungimiranti
che conoscono
la verità
anche quella non detta.
Ho l anima spugnosa che
assorbe i mancati incanti
e le fuggitive realtà.
Nessuno può sentire
ciò che sento.
Le distorsioni evasive
con me crollano.
L' unicità mi ospita.

"IL BUIO E LA LUCE" di Santina Gullotto



IL BUIO E LA LUCE

Uno spiraglio di luce
come lama affilata
taglia il buio a metà
Nell’aurora di un nuovo giorno
si fa avanti la dura realtà...
lasciati nel sogno speranze e risposte
di una vita vissuta nella notte
che non mantiene promesse,
ancora una volta
a dura prova ti mette...
E nel nuovo giorno che nasce
non c’è tempo né spazio
per sogni e illusioni
che non faranno mai parte
della vita che passa...
Mentre il buio ritorna
ancora una volta a coprire l’onda
di tanta immane fatica...
@santina Gullotto

"PAURA DI PERDERSI" di Susan Moore

PAURA DI PERDERSI

Provò a spiegarsi, con la sua amica provò a spiegarsi anche se non era facile.
Spogliò la sua anima:
“Non so se tu l’abbia mai provato la paura di perderti.
Provo a spiegarti cosa vuol dire per me. 
Mia madre era povera. 
No, non nel senso che non poteva comprarsi un vestito o fare una vacanza: questa è la povertà che intendiamo noi, oggi. 
Mia madre nacque e crebbe in una lontana Provincia dell’Impero. 
Lo è ancora oggi, ma pare se la passino meglio. 
Non ricordava esattamente quanti fratelli e sorelle fossero: i nonni erano piuttosto prolifici e dai racconti pare fossero sei, forse sette fratelli e sorelle, lei ne ricordava solo alcuni. Compresi quelli morti. I sopravvissuti sono arrivati sino a me, ma questa è un’altra parte della mia storia. 
Non so dove vivessero. 
I racconti erano talmente confusi che, una volta arrivata nel Paese della lontana Provincia dell’Impero, non ho trovato la casa: dai suoi racconti non capii dove fosse. 
Mi raccontava che era fredda d’inverno, talmente fredda che sui vetri si formavano i cristalli di ghiaccio.
Diceva che le porte erano basse-
Mi narrava di suo nonno, talmente alto da doversi abbassare per passare da una stanza all’altra, ma in realtà, io non so quanto fosse alto. 
I miei nonni avevano dei nomi letterari: Paolo e Virginia. 
Ne conservo qualche foto fatta con lo sfondo di un lago artificiale che ancora esiste: vedo mia mamma giovane e bella, vestita con un abito scuro a piccoli pois.
I pois sono quasi una mia ossessione. 
Andava a scuola, ma non so quale: ricordava di aver fatto la sesta quando a Milano ci si fermava alla quinta elementare. 
A colazione: polenta e latte. 
La scuola. 
I campi. 
In alternativa, a prendere le foglie di gelso per i bruchi dei bachi da seta.
I CAMPI….
Mia madre non capiva la mia volontà di gioco, la mia leggerezza di bambina: lei non lo era stata. 
I suoi giochi erano rubati al lavoro, fatti di gessetti per terra e di risa quasi colpevoli. 
Faceva buio presto nella lontana Provincia dell’Impero: cena con polenta e qualcosa. 
Polenta sempre, il resto forse. 
Natale pare arrivasse anche da quelle parti e si usava mettere gli zoccoli (sì, gli zoccoli, mia madre conobbe le scarpe solo molto più tardi) sul camino per attendere qualche dono. 
Nella notte qualcuno lasciava “un mandarin e due coculis”, un mandarino e due noci: le bambine sarebbero state felici. 
Felici di così poca cosa.
Quella fu la sua infanzia fino a tredici anni. 
Nel 1935, fu messa su un treno. 
Non ho mai saputo se abbia pianto o no: non me l’ha mai detto. 
Dalla lontana Provincia dell’Impero, dove ancora oggi si parla in modo strano, salì su un treno che si fermò a Napoli. 
La bambina di tredici anni diventò una bambinaia. 
La trasformazione sta nelle parole: da bambina a bambinaia. 
La mia mamma non fu mai più bambina.
Andò a servizio da una SIGNORA (lo scrivo così perché la mamma parlava in maiuscolo delle sue SIGNORE) che veniva da un’altra Provincia dell’Impero, solo un poco più a sud. 
A differenza di mia madre, lei era ricca e aveva due bambini: due bambini veri, di quelli che giocavano e strillavano e facevano i capricci. 
Serviva una bambinaia giovane e forte. 
Quella bambinetta di tredici anni non era né particolarmente forte né particolarmente sana e per di più non la capiva quando parlava.
Scoprì che esistevano anche delle punizioni: in ginocchio sui ceci se non capiva. 
Lavorando, mia mamma cominciò a mangiare e ne aveva tanto bisogno. 
Accettare tutto è facile quando devi sopravvivere. 
E’ una legge universale: mia mamma lo capì alla svelta. 
Guardo le foto della sua trasformazione: appena arrivata a Napoli, si vede una bambina smunta e frastornata, dopo pochi mesi il suo viso si trasforma quasi in una luna e la vedo sorridere mentre abbraccia dei bambini sconosciuti. 
Partì da Napoli, qualche anno dopo e diversi chili in più. 
Si diresse verso Milano.
Era una tappa di avvicinamento verso la lontana Provincia dell’Impero da cui era partita. 
Sarebbe stata la sua casa per sempre.
Il suo desiderio di tornare rimase per tutto il tempo in cui me la ricordo.
Non ci riuscì.
Io ho paura della fame, degli zoccoli, dei ceci, della sopraffazione dei bisognosi: oggi come ieri e penso che l’avrò per sempre. 
E’ una paura che non perdi mai, fa parte del tuo patrimonio genetico: sai da dove sei arrivato e sai che lì potresti tornare. 
La Storia è fatta di corsi e di ricorsi, non solo quella ufficiale, anche quella dei singoli: mia madre mi ha insegnato a stare attenta ed a lottare per non cadere nell’inferno da dove lei era venuta.”
Il racconto finì in un singhiozzo.
Era lei che era tornata bambina.
Poteva rinascere

SUSAN MOORE

"NEVE BIANCA" di Santina Gullotto



NEVE BIANCA.
Soffice silenziosa,
la terra veste di purezza….
E , il cielo si vanta
dei suoi tanti fiocchi…..
Ricamando le trame nere
di candidi merletti…

I fiocchi rallentano la corsa,
l’ azzurro fende il grigio cielo
e il sole fa capolino
col suo caldo sorriso…
Come trafitto il cuore
soffre in petto …
Col dolce dolore
dell’ amore che ti porto…@Santina Gullotto

"LIEVE E SOFFICE SI POSA.." di Gianna Di Carlo

Lieve e soffice si posa. ..
volteggiando tremula. ..
Alcun rumore ad infrangere
il sublime candore.
Anche il tempo rallenta la sua corsa.
Ogni fiocco di neve dona al
mondo la meraviglia di un
immacolato splendore!
Silente, scende sulla
città dormiente donando
pace e oblio.
Solo silenzio intorno. ..
Tutto tace. ..
di fronte al magico incanto.

Gianna

"GOCCE DI PIOGGIA" di Marina Marini Danzi



GOCCE DI PIOGGIA

Gocce di pioggia
fredde lacrime di cielo
Fitte fitte
Si cercano
Si rincorrono
Si intrecciano
Come se si potesse
consolare il cielo
e cancellare il grigio inverno
Come se
stando vicini,
scrosciando insieme
senza tregua,
si potesse lavare la terra
e tutto il suo fango
Ritrovarsi e consolarsi
Scorrere insieme nel fiume della vita
riempire il mare d'amore
e da li' tornare
ad essere,
un Nuovo Cielo

Marina Marini Danzi

sabato 16 gennaio 2016

"AH LE DONNE, MIO DIO, LE DONNE!" di Susan Moore

Ah le donne, mio Dio, le donne!
Quelle che affogano
Nel vomito delle parole dei padri
Soffocano
Per gli sguardi dei compagni
Patiscono
I giudizi impietosi dei figli
Le donne, sì le donne
Color dell’arcobaleno
Dietro a sguardi frettolosi
Armate di mattoni immaginari
Costruttrici di mondi reali
Di giorno
Creatrici di spazi infiniti
La notte
Le donne, sempre queste donne
Un problema da risolvere, miei cari!
Con i fiori, se volete
Con i pugni, se vi piace
A voi la scelta
Ah le donne!
Queste donne!
Non parlano più
Non guardano
Non sperano
Non sfidano
Ma Basta!

SUSAN MOORE

"VIVERE" di Luisa Simone



Vivere ...
Vivere..
E non saper amare
È. .
Come..

Avvicinarsi...
Assetati
All'acqua. ..

E non
Saperla
Bere

(Luisa Simone)

"LA DIVA" di Luisa Simone



La diva

Bella..passionale.
Appassionata..


I tuoi capelli..
Arma perfetta..
Per ogni..
Tipo di uomo..

Il tuo sguardo..
Languido. .
Penetrante
Tagliente.

L'immancabile. ..
Sigaretta...

Eppure..quella
tristezza..

Classica della diva
Anima
incompresa.

Che si regalava
Al cinema..
Al successo.

Matrimoni falsi,
Figli con tate..
Lacrime asciugate

Alla fine.
.di queste corsa..

Solo un bicchiere..
Sempre pieno..

E L'immancabile
Sigaretta..

Tra le labbra..
Quasi con rabbia..

Di chi vorrebbe..
Una vita normale...

Ma oramai
È. .in gabbia.

E allora ecco .
.quella
Strana.
.tristezza. .

Di chi..
ha tutto..

Meno..
che la naturalezza.

Meno che.
.la gioia
Di sentirsi libera..

E decidere..
Finalmente. .
Di amare..

E non.. piu"

di recitare.

(Luisa Simone)

"SEI LEGGERO COME UN FILO D'ERBA NEL VENTO.." di Doris Kompatscher



Sei leggero
come un filo
d'erba
nel vento,
nonostante
tutte le
circostanze
di vita.
Sei fresco
come una
brezza del
mare,
la quale
viviamo nei
nostri sogni.
Ridi sempre
e mi riporti
ogni giorno
la luce
nel mio cuore,
sei un raggio di
sole.
Talvolta i
tuoi scherzetti
mi fanno
impazzire,
ma so
che hanno il solo
scopo
di farmi stare
bene.
Sei una
creatura
meravigliosa,
perché sei
di una
tenerezza
infinita,
quando mi
dici che mi ami
e che sono
vita per te.
Con te
ho capito
cosa vuol dire
amare veramente
una persona.
Grazie che
sei entrato
nella mia vita...


Doris K

"LA POESIA E' IL SALVAGENTE CUI MI AGGRAPPO.." di Kahlil Gibran



La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che
feriscono, dei silenzi che trascinano
verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria
riesce a passare.

Kahil Gibran

"NODO" di Adele Libero



Nodo

Raccolgo il filo di questo mio Tempo,
legame stretto d'un anima quieta,
trastullo di Qualcuno che la tiene
come se fosse sempre in altalena.

Negli occhi danze di giorni infilati
nella collana d'anni del mio ieri,
in mente sogni antichi, trattenuti
nelle pagine scritte con il cuore.

E sento che la storia è incompiuta
e c'è del nuovo oltre l'orizzonte.
Che sia domani puro e risplendente,
trionfo sulla Morte e sopra il Niente ?

ADELE LIBERO

"L'ARCHIVIO DEI RACCONTI, IL NOSTRO PIU' GRANDE TESORO" di Laura Moscato



L'ARCHIVIO DEI RACCONTI
IL NOSTRO PIÙ GRANDE TESORO
Racconto di Laura Moscato 

Ognuno possiede un grande tesoro e il più delle volte non si accorge neanche di averlo. Questo tesoro è il tempo presente.

“Viviamo quasi esclusivamente attraverso i ricordi e le anticipazioni e non ci rendiamo conto che il presente è tutto quello che abbiamo.”-Eckart Tolle-

Se uno si focalizza eccessivamente sull’obiettivo, l’adesso non viene più tenuto in considerazione. Ci ritroviamo ad essere stressati e ansiosi perché siamo troppo concentrati sul futuro, ci facciamo dei film mentali con i quali ci distanziamo sempre di più dal momento presente. Il presente è ridotto ad un mezzo per raggiungere il futuro. Ci sentiamo stressati perché siamo qui e vogliamo essere là.

Rancore, tristezza e amarezza sono causati da troppi pensieri sul passato. È importante capire i propri errori ma rimuginarci sopra non serve a niente ed è un’azione che porta lontano da quello che siamo. Come fare a liberarci di tutto questo? Entrando nel presente e prestando attenzione alla propria vita, permettendoci di non essere perfetti.

Lasciamoci travolgere dalla vita: annusiamola, riempiamoci gli occhi della sua bellezza, inspiriamo a pieni polmoni lasciandoci inondare da pensieri positivi, liberiamoci di tutti i pensieri di disagio non ci permettono di procedere, facciamo le cose che ci rendono felici,prestiamo ascolto a noi stessi e lasciamoci accarezzare dalla vita. Concediamoci l’opportunità di essere felici cercando di concentrarci non tanto sulla meta ma sul come affrontiamo il nostro viaggio e viviamo le nostre avventure.

“Cosa sei venuto a fare nel mondo, se non a vivere esperienze per la tua evoluzione?” -Claudia Rainville-

A volte capita di affrontare la vita con parsimonia, si evita di lasciarsi travolgere dalle situazioni e si sta un passo indietro, in una posizione di sicurezza. La paura ci frena, ci riempie di dubbi e ci tiene ancorati a terra, con il desiderio del cielo negli occhi. Temiamo di non essere accettati, di non andare bene, di essere sconvenienti, di non essere amati. 

Utilizziamo parte delle nostre energie vitali per combattere contro il cambiamento, perché l’ignoto ci spaventa a morte e ci ritroviamo stanchi e spossati, con l’assurda sensazione di non aver concluso niente. Io credo di averne abbastanza di questa insicurezza. Ho voglia di tuffarmi nella vita e di lasciarmi travolgere dalla sua magia. Credo che correrò il rischio.
E voi cosa ne dite?

“Solo se imparerai ad affrontare le tue paure potrai vedere la bellezza della vita.”
“La paura rimarrà sempre con te ma se imparerai a controllarla e a non farti travolgere capirai di che pasta sei fatto.”-dal film Il viaggio di Arlo-

LAURA MOSCATO

'"NON SI AMA" di Luisa Simone



Non si ama

Non si ama..
Per solitudine. .


Non si ama..
Per paura.
Di perdere.

Non si ama..
Se non si vuole

Non si ama per
Costrizione

Sì ama solo
Quando canta
Il cuore..

Quando. .
tutto
Ha un significato.

Se solo lei
Hai..
Accanto.

Tutto si puo"
Rimediare

Se si è in
Due ...
a
pensare.

Non si ama..

Se non senti
Di amare..

Non far..
Del male
...............

A un altro
Cuore.

(Luisa Simone)

"CIRCONDAMI" di Susan Moore

Circondami
Circonda l’assenza
Proteggila
Assenza di me
Da me
Non ci sono
Vago lontana
Da tempo
Note di xilofono rimbalzano
Saltano da un pensiero all’altro
Sopravvissuti
I pensieri insistono ad essere
Non voglio tornare
Non farmi tornare
Qui
Ai sogni svenduti
Qui
All’odiosa realtà
Oggi
I piedi rimbalzano
Nell’onda di luce
Le piastre risuonano
Lo xilofono riempie ancora la stanza
Circonda la mia assenza
Finché puoi
S.M. ©

venerdì 15 gennaio 2016

"GIUDA SENZA MONETE" di Maria Francesca Consiglio



Giuda senza monete.

"Ti ho sentito bisbigliare alle ombre che te ne andrai, come un Giuda senza monete, con il sole ad abbagliarti la libertà che pensi ti sia negata. Lo so, non è facile una bocca come la mia che t'anticipa le battute e ti seppellisce le parole usurate. Non son facili le carezze per me che, sotto al palmo della mano, ho muschio di villaggi e presepi bruciati, plastica liquefatta di pastori senza gregge. Non è facile farmi chinar il capo dall'orgoglio, io che pur di non abbassarlo alla padronanza del re dittatore, ho guardato il pavimento con i piedi sul soffitto. Non è facile condividere il fracasso del mio mutismo consapevole, né la mia tavola millenaria, né il cibo che calo con fune di seta nella gola inappetente. Non è facile, non son facile io che sollevo il mondo con rabbia inesplosa ma poi son incapace di spezzar il volo di una farfalla, almeno il suo. Non son facile e te ne andrai, Amore che così ti sei fatto legittimare illecitamente per gustarti le carni senza le ossa, che m'hai guardata con occhi di micio affamato mentre brandivi il seno con denti di serpe mascherata a festa. Te ne andrai e dovrò reinventarmi le novelle che mi racconto per addolcir il cianuro del mio inchiostro. Vattene dunque e non voltarti perché è doveroso fuggir via per cercar dimora sicura; io altro non sono che muratore di case desolate senza padrone. L'atto di proprietà mio Dio l'ha bruciato!"
(tratto da "Zibaldanza"- M.Francesca Consiglio)

"TEMPO" di Luisa Simone



TEMPO

AVANZA
SICURO
IL TEMPO


NONCURANTE
DI QUESTO
SFUMAR
DI UN ECO
LONTANO

ORMAI
PERSO
~~~~~~

NONCURANTE
DI QUESTO

CORPO
DA..
VECCHIO
CON L'ANIMO
MIO...
DA FANCIULLO
APPENA
DESTO.
~~~~~~~~
TEMPO

DI BRINA
DI
PRIMAVERA
FIORITA

TEMPO

DI ESTATE
DI MARE
D'INVERNO
AD ASPETTAR
IL SOLE
~~~~~~

TEMPO

DI TE
CHE MI ASPETTAVI
DI SERA
TEMPO
DI QUELL'AMORE
CHE MI HA
RESO
GIOIOSO
PER UNA
VITA
INTERA.



~~~~~~~

SI INFRANGE
ADESSO
MESTO
OGNI
AMATO
RINTOCCO

DEL GIORNO
PASSATO
CON LEI

SENZA PIÙ
PROPABILE
RISCONTRO
~~~~~~~

TEMPO
CRUDELE
ADESSO
ODIATO
TEMPO

TI ODO
MENTRE
MI CAMMINI
FUGACE
ACCANTO

TU...
CHE NON
RALLENTI MAI
IL TUO PASSO
DECISO


~~~~~~

INCURANTE

DEL MIO DOLOR

PER IL MIO FIOR
DA TE
RECISO.
~~~~~~





(Luisa Simone)

"SIRENA" di Marina Marini Danzi



SIRENA

Sirena bellissima
Sciolti i capelli
Scaglie di mille colori le tue gambe fuse
Triste sirena
Di salmastro dorato le tue lacrime
come perle gelate
Profondi oscuri abissi
di un amore tutto umano
Impossibile
Come onda in tempesta agitava il tuo cuore
Scese infine la luce
nel profondo mare buio
Musica dolce carezzo' l'anima stanca
Fu un ritrovarsi,
un riconoscersi
Superare l'impossibile
Fu amore
e Amore
Un Esserci
Per sempre

MARINA MARINI DANZI

"SCOPRIMI LA MENTE" di Mirella Morelli



"Scoprimi la mente"

Aprimi pure la vita, e sempre
scoprimi la mente,
tu
che infine gemi di fronte ai miei dinieghi.
Ma non temi
l'immemore costanza della solitudine
la voce roca del grammofono
che invade il salotto buono
di mia nonna
per sempre impressa
in quella foto in bianco e nero
che detesti.
Prendimi pure,
prendimi per dispetto
ma assaggia il calice
di quest'anima dipinta sul macramé
che seppure scoprirai
mai mai
appieno assaporerai
nel suo miele aspro
e selvaggio.
O immemore costanza della solitudine, dolcemente
languida, e forte
come solo la propria morte.

© Mirella Morelli

"L'ANEMIA DI UN AMORE" di Edmond Dantes

L' anemia di un amore
ha infangato intenzioni
riducendo in briciole
possibilità.
I germogli della volontà,
certosini infallibili,
ricamano pazientemente
ricollocando la verità.
Chi ama veramente sa,
quale conquista sia
rinascere.

EDMOND DANTES

"UN DISTRATTO PENSIERO INCIAMPA NEL CUORE.." di Roberta Manzin



Un distratto pensiero
inciampa nel cuore.
Spaventato,
singhiozza.
Rianimandolo.

(C'è stato un tempo dettato da una clessidra senza sabbia).

RobertaManzin

"TIENIMI CON TE" di Pasquina Filomena



TIENIMI CON TE

Tienimi con te
quando voliamo leggiadri nell’aria.
Quando ti guardo
con gli occhi di una sirena.
Tienimi con te
dentro la tua anima.
Ma anche quando non mi vedi,
tienimi con te.

PASQUINA FILOMENA

"LUPO SOLITARIO" di Maria Stefania Dutto



LUPO SOLITARIO

Ti ho visto solo come lupo
fuori del branco,
creatura dei boschi,
Uomo.

Occhi caldi e profondi,
spirito selvaggio,
impossibile a domarsi.

Sono qui per te:
vòltati…

Occhi di saggezza antica, i tuoi,
sai molto più di quanto lasci trasparire.

Mi travolge
come onda anomala
il desiderio di te,
come mare in tempesta.
(2003)
Maria Stefania Dutto©

"TI DO ME STESSA.." di Antonia Pozzi



Ti do me stessa,
le mie notti insonni,
i lunghi sorsi
di cielo e stelle – bevuti
sulle montagne,
la brezza dei mari percorsi
verso albe remote.

Ti do me stessa,
il sole vergine dei miei mattini
su favolose rive
tra superstiti colonne
e ulivi e spighe.

Ti do me stessa,
i meriggi
sul ciglio delle cascate,
i tramonti
ai piedi delle statue, sulle colline,
fra tronchi di cipressi animati
di nidi –

E tu accogli la mia meraviglia
di creatura,
il mio tremito di stelo
vivo nel cerchio
degli orizzonti,
piegato al vento
limpido – della bellezza:
e tu lascia ch’io guardi questi occhi
che Dio ti ha dati,
così densi di cielo –
profondi come secoli di luce
inabissati al di là
delle vette –

Antonia Pozzi

"INTIMITÀ'" di Nina Cassian



INTIMITA’

Posso stare da sola.
So stare da sola.

C’è un tacito accordo
tra le mie matite
e gli alberi là fuori,
tra la pioggia
e i miei capelli diafani.

Bolle il tè,
spazio mio dorato,
mia ambra pura e ardente…

Posso stare da sola.
So stare da sola.
Scrivo al lume di tè.

NINA CASSIAN

giovedì 14 gennaio 2016

"TU DIMMI QUANDO ANIMA MIA...." di Mariella Urbani



Tu dimmi quando
anima mia
da baco
diverrai farfalla.
Due grandi ali
variopinte e lievi
ti donerò
leggiadri voli
possenti e dolci
mi donerai
e danzerò col vento
e precipiterò con la pioggia
e di nuovo m'innalzerò
oltre le nubi
fino a baciar il sole.
Tu dimmi quando
cuore mio
sarai abbastanza forte
da battere senza paura
da pompare come un motore
vita
amore
fino a morire
incurante del dolore.
Tu dimmi quando
vita mia
saprò morire
per viverti appieno
e rinascere
con i miei vizi
e le mie virtù
ma nessun rimorso
o rimpianto
a dilaniarmi più.

-- Mariella Urbani

"LA SCIARPA DEL TEMPO" di Susan Moore



La sciarpa del tempo

Facile perdersi
Ogni giorno
Per sempre
Ognuno nel proprio angolo
In questo mondo spigoloso
Rotondità irta di nascondigli
Debole aiuto
A sopravviverci
Amiamo e dimenticheremo
Quel volto così desiderato
Quei sospiri di piacere
Nel vuoto
Finiti
Racconteremo di noi per sempre
Ascolteremo all’infinito
Occhi negli occhi
Distesi sui nostri ventri ingordi di vita
A volte sazi
Tutto finirà nel nulla della nostra fallace memoria
Eppure è qui
Ora
No, non è adesso
Era ieri
Era qui
Era ORA
La sciarpa del tempo mi avvolge il collo
Stringe un po’
Allargo e stringo
Un fascio di seta intorno al respiro che manca
Fa freddo
E’ una scusa
Ogni singola fibra era oggi
Per sempre
Avvolge la gola
Per una parola
Per tutta l’eternità che pensavo di vivere
Qui
Ora
Io e la mia sciarpa del tempo
Allo specchio
Ogni mattina
Fune lanciata verso il futuro

"ENTROPIA" di Gerardina Rainone

Solidarietà al poeta Ashraf Fayadh
Entropia
Non può essere così,
In nome Tuo Signore
perdere l'amore,
non è mai stato detto
uccidi l'imperfetto,
non è mai stato scritto
macchiati di delitto,
ma se la spada uccide
la parola solo ferisce
e adesso si perisce.

G.R.