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giovedì 21 gennaio 2016

"LUCI NEL BUIO" di Laura Moscato



LUCI NEL BUIO
Racconto di Laura Moscato #26

Quando vado al cinema, il momento che amo di più è quando il film finisce e io rimango immobile sulla poltrona ad assaporare le emozioni che mi ha lasciato dentro. Mi piace stare ferma mentre tutti si muovono e hanno fretta di lasciare la sala e, mentre ascolto l’ultima musica del film, ho la sensazione di respirare la vita nella sua essenza più pura. Mi ritrovo sola e gioisco di quella solitudine sentendomi completa. È un po’ come se, dopo il film, avessi bisogno di un attimo per rimettere a posto i pezzi, per riordinare i pensieri e ridefinirmi.


L’ultimo film che sono andata a vedere è “Il piccolo principe” e quando le luci si sono accese mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e un po’ scossa dalle emozioni provate. Come sempre sono rimasta lì, ad osservare tutte le persone che si alzavano ed avevano fretta di uscire. Vicino allo schermo c’erano dei bambini che correvano in circolo, ridendo e urlando, in attesa che i genitori si vestissero. 

Ad un certo punto, mio figlio si è voltato verso di me e mi ha detto:
«Posso andare anch’io?»
Ho fatto un piccolo cenno con la testa e l’ho visto scendere le scale e unirsi agli altri bimbi. Correva con le mani allungate dietro al corpo e sembrava che stesse per prendere il volo da un momento all’altro. Delle stelle luminose continuavano a scorrere sullo schermo e mi lasciarono impressa nella mente l’immagine di un bimbo che volava nello spazio infinito alla ricerca di nuovi pianeti da esplorare.

Le frasi del film iniziarono a risuonare in me facendomi tremare per l’emozione:

“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.”
“E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.”

“Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.”

“Addio – disse la volpe– Ecco il mio segreto. E’ molto semplice:
Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi.”
-Antoine de Saint Exupery-

Nel silenzio mi resi conto che l’essenziale era davvero invisibile agli occhi e che le parole il più delle volte non servivano, erano solo fonte di malintesi. In quell’istante pensai a tutte le persone che amavo, sia a quelle che erano presenti nella mia vita, sia a quelle che erano assenti ma che, nella loro assenza, c’erano lo stesso… perché se una persona ci entra nel cuore, non ne esce più.

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