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martedì 4 dicembre 2018

"SE BASTASSE" di Santina Gullotto

SE BASTASSE

Se bastasse l'ultimo abbraccio
per scaldare il cuore
far sì che torni il battito
nella vita che vorrebbe andare..
Se bastasse morire
per tornare ad amare
sconfiggerebbe il buio
di giorni senza sole...
le lacrime che scendono
a rigare il volto segnato dal dolore
sarebbero rugiada
sul prato in un mattino avaro...
Se ti lascia sognare
una notte senza luna
nel tiepido autunno,
sarebbe come tornare
alla primavera di una vita
che non si arrende al suo finire...

@Santina Gullotto

"LEI" di Marilena Viola





LEI

L'ho vista al mare,d'estate,a guardare le onde,
a coprire la sabbia con i suoi passi lenti,
a stendersi al sole per carpirne i raggi.

Nei campi l'ho vista a smuovere le zolle,
china sui solchi ad immergere i semi,
il capo avvolto da un bianco turbante.

E in casa,tra gli oggetti consueti,
l'ho vista muovere agilmente le mani,
aggirarsi tra le mura da padrona regina.

Lei,
gli occhi dipinti di cielo,
l'incarnato di fiori,
i capelli di oro raccolti alla nuca,
i segni del tempo impressi sul viso.

Lei,
l'ho vista seduta sui banchi di chiesa
a parlare in silenzio con Dio.

M.Viola

"LA MIA STORIA" di Mariella Di Camillo



La mia storia

Volevo scrivere la mia storia,
ho cominciato, ho preparato i miei fogli,
ho disegnato lettere e parole
una pagina seguiva l'altra,
poi mi sono fermata per guardare il cielo,
c'era solo una tremula luna e voli di aquiloni,
teneri delfini nuotavano in superficie,
sopra nuvole di trine,
ho voluto riprendere i miei venti gelidi
e li ho portati sulla mia isola.
Alberi strani facevano ombra
alle mie ferite che guarivano sotto i miei occhi,
una montagna gelida e pericolosa mi appariva
ed ero felice a vedere che nulla poteva
provocare una valanga.
Il sole appariva e cacciava la tremula luna.
Ho strappato i miei fogli e mi sono messa
di faccia ad una luce brillante.


Scritta da Mariella Di Camillo

"IO CI SONO ANCORA" di Pasquina Filomena



IO CI SONO ANCORA

Non lo so
dove sono finiti i ricordi.
Li ho trattenuti tutti nel mio cuore,
ma ogni tanto vogliono urlare.
Magari li ha presi il vento.
O li ho nascosti
nel vuoto dei miei occhi.
Mi basta un sorriso
per continuare a vivere.
Un abbraccio
per non sentirmi sola.
Un bacio e una carezza
per dire:
"Io ci sono ancora...
nel mio mondo privo di colori".

Pasquina Filomena

lunedì 29 ottobre 2018

"NON É IL VENTO A SCALDARE..." di Susan Moore



Non è il vento a scaldare
siamo ancora vivi,
sopravvissuti al tempo.
Avrebbe dovuto allarmarci
tutto quel vischio
aggrappato
sulle braccia secche
di quegli alberi spettrali.
Non ci furono baci augurali,
nessuna fortuna.
Si spinse oltre la sorte,
oltre la voglia di vivere.
Ti raccolsi,
mi raccolsi tra le tue braccia
senza riconoscermi.
Soffia forte il favonio questa sera
passa le Alpi,
trapassa ossa e pensieri
insieme agli echi certi delle nostre parole.
Passi incerti in una piazza scivolosa,
quella notte.
Un altro mondo creò il mattino.

Vorrei dimenticare.
Vorrei dimenticarmi.

SUSAN MOORE

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

(Mariella Bernio)

venerdì 19 ottobre 2018

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

Mariella Bernio 

"QUEL GIORNO" di Marina Marini Danzi



QUEL GIORNO

Mani di sale
e scialli viola
In fila a pregare
le ombre
sulla banchina
Stretti a fessura gli occhi:
tagliar l'orizzonte del vento
indovinare l'imperscrutabile
Il pane caldo a croce e' pronto
Aspetta
L'albero è forte
grande la barca
Il mare forse avrà pietà
del canto dei gabbiani
Forse intrecceremo balli
sugli specchi rotti
E scambieremo l'anima coi baci
oltre il tramonto

#MarinaMariniDanzi

"NEL VUOTO" di Pasquina Filomena



NEL VUOTO

Ho bagnato di buio i miei occhi,
per poter rivedere la luce.
Ho coperto di silenzi le mie labbra,
per nascondere la paura.
Ho consumato di coraggio le mie mani,
per vivere di pane.
Ma nel vuoto,
si...
ancora nel vuoto son caduta.

PASQUINA FILOMENA

"INFANZIA VIOLATA" di Marilena Viola



INFANZIA VIOLATA

Si è piegato il mio fiore.
Lo portavo addosso
stretto stretto
silenzioso
nascosto.

E non lo sapevo.

Non sapevo che avrei dovuto proteggerlo
da venti uragani tormente
che ti spezzano
e ti portano via.

Via da me.

Niente piū giochi
sole
amiche.
Niente piū girotondi.

Umide stanze con strani odori
strani umori
volti scuri
gente che non ride.

Dov'ė Patty, la mia bambola?
Datemela
è mia.

MARILENA VIOLA

"CIRCE E ULISSE - AMICI DI LETTO" di Rossana Bacchella



Circe e Ulisse - Amici di letto

E non fui generosa
a lasciarti partire
con preziosi consigli
e buon vento?

In te, diverso e speciale
non allettai l’animale,
ti sfidai all’incanto sottile
di doppio salto mortale,
a riporre la spada
perché insieme allacciati
nel calore dei corpi
nascesse fiducia nell’animo
senza condanna a programmare il futuro
né schiavitù del desiderio
ma in prodigio d'amicizia
e reciproca compagnia.

E non fui generosa
a lasciare andare l’amico
e devota all’intesa?

Altri scalderanno forse il mio letto
forse nessuno.
Ma nella solitudine
e sul dolore per chi partì
s’impone la luce di chi è stato

resta un tesoro di mortalità.

Rossana Bacchella

"SARÁ SOLO UN RICORDO" di Santina Gullotto



SARÀ SOLO RICORDO

Sarà solo ricordo solo sogno
Sarà l’autunno che riporterà la nostalgia
di quel che doveva essere l’essenza..
solo il sentimento senza la paura della fine
qualcosa in cui si crede
che darà vita ai giorni..
Sarà il vento a riportar indietro
le parole che avrei voluto sentire
da quella voce che ti rassicura..
Sarà ancora il freddo dell’inverno
a gelare ogni pensiero
perché non corra ancora
a inseguir ricordi di una vita intera…
Sarà quel che dev’esser non altrimenti
Sarà solo ricordo e non realtà crudele
Sogno di vero amore
quello che investe il cuore
e lo travolge come fiume in piena… @Santina Gullotto

"SAI TI VEDO.." di Maria Grazia Maraucci

Sai
ti vedo
dal luogo
dai vetri appannati
ad ascoltare
silenzi
intentare sogni
rubo uno spazio
essenza di te .
Maria Grazia Maraucci

"PACE" di Anna Maria Lombardi



PACE

Violente giravolte di vento
fischiano l’allerta
e le parole risuonano
alle orecchie assuefatte
lasciando nell’angolo la pace.
Gli stomaci pieni ingurgitano
vacui lemmi
senza mai prendersi il tempo
per produrre nuovi pensieri,
senza mai voler sentire
che la storia tende a ripetersi
e che solo amando la vita
si costruiscono resistenti ponti.
Non si può trovar pace
se non costruendola con gli altri,
e non si può aspettare oltre
per vedere infine le rovine crollare:
il nostro pianeta sta soffrendo
e noi siamo sempre più soli.

Anna Maria Lombardi

"FAVOLA DEL BUONGIORNO SENZA TEMPO" di Valentina Fenu



FAVOLA DEL BUONGIORNO SENZA TEMPO
(LETTURA IN .... SECONDIMINUTIORE)

C'era una volta
il tempo, che non aspetta tempo.
Perché scorre - corre - veloce, eppure non cambia tutte quelle cose vere destinate a restare.
Non la distanza dei giorni né il ticchettio delle lancette,
non i cronometri impazziti né le settimane impegnate;
niente - proprio niente - di tutto questo, può qualcosa contro qualcosa che è.
Sin dalle radici, fino alla radice - hasta la raiz - scolpito dentro.
Come nel granito ma più forte
come nel diamante ma più lucente
come l'Amore.

Anzi, è proprio quello - l'Amore - il tempo da afferrare.
Il senso, di tutto.

VALENTINA FENU

"MY SORTING HAT" di Susan Moore



My sorting hat.

C'è sempre stato un cappello
abbandonato all'ingresso,
lasciato in custodia
dal visitator cortese.
Cortesemente accolto
benché di foggia mutante.
Aveva il suo posto sul legno lucido
tra le chiavi di casa e un'idea di argento.
Sembrava vivo,
ma era il gatto a dispetto
a sedercisi sopra
se era berretto.
A nascondersi sotto
come in agguato in savana
se era a campana.
Si arrotolova tondo,
non mollava la presa sulla tesa.
Non lo vedevo,
ascoltavo con gli occhi più grandi
il suono del cappello fatato.
Dove mi porti? Tra le fate!
Scelsi le streghe,
ci si divertiva di più.
SM TDR 16/10/18

"SIGNORA AZZURRA" di Dante Bortolotti



SIGNORA AZZURRA

Signora azzurra
che sorridi a ogni incontro
mentre porti la mia mano
sul tuo cuore

non aspettarti
che io ti ami col corpo
che pur conserva...intatto
il desiderio.

Ti amo per la scintilla
immortale
che illumina
i tuoi occhi.

ti amo per i ricordi comuni
che riemergono
a sprazzi
dalle nebbie del tempo.

Ti amo
per le piccole cose
che ci rendono
simili.

I tuoi anni sono i miei
ma insegui ancora
il contatto dei giovani maschi

e soddisfi la loro carne
dopo averli sedotti
con l'immaginazione.

Non hai segreti per me
e mi cerchi..qualche volta
per sentirti dire
che ancora ti amo

e io ti amo
per le tue parole
per la sottile ironia
che intimidisce chi ascolta.

Ti amo per la tua voglia di vivere,
per la pazzia contagiosa
che rende leggera
questa stupida vita.

C'era festa oggi
nella terra di mezzo
che tu non ami,

tanta gente senz'anima
che inseguiva correnti di stimoli
per sentirsi viva,

sono andato via
dove tu sai...dai miei racconti...

dove non verresti mai
per non sporcarti di terra,
per non rompere i tacchi
delle scarpine da ballo.

Eppure ti amo
perché mi segui
di vita in vita
e vuoi la mia mano
sul tuo cuore,

per ricordarmi che batte
più forte...ogni volta
che cammini...leggera
tra le mie parole.

Da" Il Battito di Ali Veloci della Profezia"

giovedì 27 settembre 2018

"AUTUNNO" di Mariella Bernio



Autunno

L'ultimo fiore spuntato
in una crepa del cemento,
dietro casa.
Le voci dei bambini
nella piazzetta
davanti alla chiesa.
Giorni senza colori.
Persino la luna sarà diversa.
Sarà inverno.
E freddo.
E morte.
Ma ora...ora è
l'autunno che attendiamo.
Cieli graffiati da migratori in volo
e boschi incendiati
come tele di pittore.
Malinconie languide
nella danza lieve
delle foglie.
Maturi i grappoli d'uva
rigogliosi chiamano al desco
Nel sortilegio della sera
annunci nuovi
di stelle.

edita
©Mariella Bernio

"RACCOGLI AUTUNNO" di Antonella Di Pietro

Raccogli Autunno
le spoglie della ridente Estate
in una capriola
di nuovi profumi
tra calde scie
di luce silenziosa....

ANTONELLA DI PIETRO

"LE COSE" di Jorge Luis Borges



LE COSE

Le monete, il bastone, il portachiavi,
la pronta serratura, i tardi appunti
che non potranno leggere i miei scarsi
giorni, le carte da gioco e gli scacchi,
un libro e tra le pagine appassita
la viola, monumento d’una sera
di certo inobliabile e obliata,
il rosso specchio a occidente in cui arde
illusoria un’aurora. Quante cose,
atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi,
ci servono come taciti schiavi,
senza sguardo, stranamente segrete!
Dureranno più in là del nostro oblio;
non sapran mai che ce ne siamo andati.

Jorge Luis Borges

"VIAGGIO SENZA TEMPO" di Giusy Finestrone



VIAGGIO SENZA TEMPO

Oggi mi vesto di ciò che la vita mi da in dono
Raccolgo le emozioni senza chiedere perdono
Ne faccio grande scorta, le metto nel cassetto
Bisogna pur gioire del momento perfetto

A te regalo il cuore ed ogni mio pensiero
Le mie fragilità, il mio essere vero
Senza vergogna alcuna, senza pentimento
Prima che me stessa ti dono il mio sentimento

Ci svestiremo dei dubbi, di tutte le incertezze
Ci vestiremo di noi senza più debolezze
Saremo un granellino di sabbia sulla spiaggia
Mentre la mia mente insieme alla tua viaggia

Ed in quel grande caos che è la nostra vita
Ci ritroveremo in acque dalla limpidezza infinita
Navigheremo insieme oceani di emozioni
Approderemo in oasi di sconosciute destinazioni !!!

Si riserva ogni uso e utilizzo@copyright di Giusy Finestrone

"CAMMINATA NOTTURNA" Mariella Di Camillo



Camminata notturna

Vado spedita nella notte buia.
Non ho nascosto niente,
ho tolto il vuoto del silenzio,
ho svelato i segreti del mio cuore,
tutti i miei segreti, anche le mie follie.
Come posso nascondere,
quello che non si può nascondere?
Ho aperto tutte le porte dell’anima mia,
dietro ogni porta ho trovato
un sogno infranto vestito di delusione.
Ho depositato tutto il mio amore
fra le tue mani, figlio mio,
ma non ho ricevuto risposte,
neppure un cenno, un raggio di luce,
sei diventato un mistero sempre
più profondo e angoscioso.
Cammino nella notte e mi faccio
mille domande, mi volto,
alle mie spalle tu non ci sei,
guardo avanti e tu non ci sei.
Riprendo il cammino, nella notte buia,
la mia vita mi appare beffarda e crudele,
il mio respiro è solo l’amarezza della realtà.

Scritta da Mariella Di Camillo.

"BISOGNA CONFONDERE LE IDEE CHE A TENERLE COSÌ NITIDE.." DI SUSAN MOORE



Bisogna confondere le idee
che a tenerle così nitide
il sonno non arriverà mai
. Delle mille lanterne
bisognerà sgombrare la luce
dei mille frammenti di vetro
spazzare le scale.
Mai risponderò di un amore
e ancora mai più di me.
Raccontami di una storia che non conosco.
Nomi e luoghi in riva a quel momento che non tmai nuotato.
La pancia a galla
gonfia di pasta
ripiena di addii.
Colori intensi
stemperati in memoria.
Colori intensi stemperati in viaggio
tra essere e scomparire.
Chiamami con il mio vero nome
se lo conosci
Perso
tra colori di pioggia
e oggi.
SM TDR 25/09/18

SUSAN MOORE

"TI LASCIO E ME NE VADO" di Valentina Carinato



Ti lascio e me ne vado

Ti lascio
e me ne vado
voltando le spalle
ad un amore che
credevo forte
credevo vero.
Ti lascio
e non ti odio
non porto rancore
ricordo solo
la bella sensazione del cuore
innamorato

Valentina Carinato

giovedì 3 maggio 2018

"PIOVEVA" di Susan Moore

Pioveva.

Doveva tenere salva la busta, doveva tenere salvo il verdetto.
Il telecomando aprì la macchina in tempo: poche gocce lambirono l'involucro.
Infilò la carta tra il sedile e l'assenza del cambio.
Un posto perfetto.
Il posto del nulla.
Aveva ascoltato tante volte narrare quel momento.
La notizia che ti ricorda d'improvviso che sei vivo, per ora.
Uscivano tutti con il pacchetto di sigarette in mano, pronti a lanciarlo lontano.
Sempre un po' troppo vicino.
Palla di rimbalzo colpisce.
Ingoio' l'aria.
Rimise a posto il cielo: si era confuso con la terra.
Mise in moto.
Silenzioso il motore elettrico la spostò da terra.
Aprì il pacchetto.
Sfilo' una sigaretta.
Ascoltò il rumore roteante dell'accendino.
Non buttò il pacchetto.
Non poteva buttarsi via.
Non adesso.
Il danno era fatto.
Rimaneva un alone sul parabrezza : doveva far controllare le spazzole dei tergivetro.
Doveva.
SM TDR 30/04/18

"IL VERO POETA...NON CERCA IL SUCCESSO...NON GLI INTERESSA" di Luisa Simone



Il vero poeta...non cerca il successo...non gli interessa

Il suo scopo..
È...trasmettere
La propria anima

Le sue emozioni..
Le sue sensazioni
Le sue discese
Le sue risalite..
Le sue lacrime...

Il suo coraggio...

Anche se ostacolato
Il suo amore ..
Anche se frantumato..
Umiliato
Dannato

Sarà solo così
Che..

Le sue stelle...
......
brilleranno ..oltre ...
Questa breve vita.

(Luisa Simone)

"PAROLE" di Marilena Viola



PAROLE

Eppure ci attraversano. Silenziose trovano varchi spiragli spazi. Si colorano di umori sapori emozioni. Sensazioni captate in un soffio appena sentite annusate come nettare di fiore e conservate riposte stipate. Archiviate. Custodia preziosa densa letteratura di sé diario chiuso custodito tra intime pareti. Cavalcheranno un sogno una luce una voce un ricordo e diverranno suono.

Marilena Viola 3 maggio 2018

"DA DOMANI CAMBIO VITA...." di Agatha Maris



Da domani cambio vita....

Qui tutto scorre come sempre.
Io passo, ritorno, nutro sogni, annego dolori, sciacquo errori, sommergo ricordi, ritrovo energie e poi ancora galleggio speranze, annacquo passioni, bagno fantasie e scopro sorrisi e illusioni sotto la sabbia.
Ecco un bel giorno, accade. Dopo un tempo che non mi e' mai dato sapere, torna una risanante calma piatta. Pungente questa felicità oggi, fredda come l'acqua del primo bagno di stagione.
Il maestrale mi distrae e lo scirocco mi fiacca ma ho deciso che devo fare il conto per non dimenticare quanti sono stati i giorni di tempesta.Tu non sei mai arrivato e io, seduta, tra gli irati flutti, sono cambiata.

Agatha Maris

"DIO DELLE VIOLE" di Dante Bortolotti



DIO DELLE VIOLE

Quanto ho amato le chiare albe d'estate
nella mia sfolgorante solitudine!
il silenzio di voci organizzate,
la mancanza di specchi...di raffronti!

Le capricciose viole del pensiero
si flettono sinuose...al fresco vento,
la danza è acerba...una provocazione,
un richiamo, un assenso...una promessa!

Sembrano dirmi " non aver paura
la tua vecchiaia non traspare...ancora!"
seguo il profumo...cerco una carezza,
c'è pace intorno, c'è armonia...bellezza!

Sembrano dirmi" non aver paura
non servirà l'aiuto dei tuoi simili,
quando la morte ti verrà a cercare
niente e nessuno...ti potrà aiutare!".

Quanto amo le viole del pensiero!
eterne amiche in ogni primavera,
piccole fate sparse sul sentiero
fragili e dolci...come una preghiera.

" Dio delle viole!...nella notte scura,
foriera della vita che si arresta,
fammi ascoltare le campane in festa!
fammi morire senza aver paura!".

Da" L'Alibi del Passato"

DANTE BORTOLOTTI

mercoledì 11 aprile 2018

"HO INCONTRATO UNA LINEA TRAVERSA..." di Susan Moore

Ho incontrato una linea traversa.
Partiva dagli occhi
scorreva,
passando dal polso alle gambe.
Mi son persa.
Son io?
Sgomenta,
ho cercato una data.
Era sempre ieri.
Era sempre cancellata.
Tra il viaggio di andata,
di giorno,
e il ritorno ,
la notte,
qualcosa si è rotto.
E se il primo era lungo,
così breve pare il secondo.
E più non mi conosco.
Seduti al fondo del pullman
di questa gita scolastica,
vorremmo che la piazza d'arrivo non fosse mai.
Bambini ingrati
non vogliono scendere.

SM tdr 10/04/18

"INSONNIA" di Mariapia Coppola



INSONNIA

Possiedo le chiavi della notte
e gli occhi aprono il buio
senza fare rumore.
Camminano i pensieri
calpestando cespugli di rose,
tra le braccia spalancate delle ore.
Ho scordato il sonno profondo
che coglieva le membra stanche,
quando il corpo cadeva
come un sasso nello stagno,
tra le acque turchine della notte.
Respira leggera la terra
e ondeggiano i campi,
nell'umida attesa dell'aurora.
Brucia la quiete tra le ciglie deste
e l'usignolo infila perle melodiose
su un raggio di luna.
Pssiedo l'insonnia del lago,
agitato dai dispetti del vento,
tra le palpebre ostinate
si accende ogni notte una stella.

Mariapia Coppola

"FORSE NON È NEMMENO VERO QUEL CHE A VOLTE TI SENTI URLARE IN CUORE..." di Antonia Pozzi



Forse non è nemmeno vero
quel che a volte ti senti urlare in cuore:
che questa vita è,
dentro il tuo essere,
un nulla
e che ciò che chiamavi la luce
è un abbaglio,
l’abbaglio estremo
dei tuoi occhi malati –
e che ciò che fingevi la meta
è un sogno,
il sogno infame
della tua debolezza.

Forse la vita è davvero
quale la scopri nei giorni giovani:
un soffio eterno che cerca
di cielo in cielo
chissà che altezza.

Ma noi siamo come l’erba dei prati
che sente sopra sé passare il vento
e tutta canta nel vento
e sempre vive nel vento,
eppure non sa così crescere
da fermare quel volo supremo
né balzare su dalla terra
per annegarsi in lui.

_ Prati - Antonia Pozzi -
Milano, 31 dicembre 1931

lunedì 26 marzo 2018

"IERI COME OGGI" Giusy Finestrone



IERI COME OGGI

Intanto il tempo passa e i ricordi non sbiadiscono
Perché la vita apre cassetti che feriscono
Basta un solo oggetto o una semplice canzone
A far tornare viva ciò che è stata un'emozione

Vivi tranquillamente la routine quotidiana
Il lavoro, la famiglia, i tuoi fine settimana
Ma poi arriva l'attimo in cui ti fermi a pensare
E allora perdi il fiato, ti senti come crollare

Sei forte dicon tutti, sbagliandosi immensamente
E' solo ciò che mostri ma dentro è differente
Quell'aria tanto fiera che agli altri fai vedere
E' solo la corazza che sfoggi con piacere

Il tempo non ti aiuta, non sana i vuoti immensi
E' un farmaco generico, stordisce solo i sensi
Quando il ricordo torna prepotentemente
Potrà aiutarti solo un trapianto della mente !!!

Giusy Finestrone

"AGLIO E CIPOLLA" di Iovino Erica



AGLIO E CIPOLLA

Avevo un fidanzato
ma l’ho lasciato...liberato
e nell’acquario rituffato
libero di esser ripescato.
Si era già trasformata
in una relazione banale
sempre in bilico sul crinale
molto e molto attuale.
Elaborazione mentale
per gente normale!
Io parlavo spesso d'aglio
e al-solito...al dettaglio
e lui prontamente
e vuoto nella mente
rispondeva cipolla
sempre!
Che poi
è anche un peccato
perché questo era durato
aveva un tocco squilibrato.
Avevo un fidanzato
in passato
ma l’ho lasciato
oppure…o-forse
mi è scappato.
IOVINO ERICA

"ED ORA NON SPIEGATEMI LA FAVOLA DELL'AMORE A SORPRESA..." di Valentina Carinato

Ed ora
non spiegatemi
la favola dell'amore a sorpresa.
Nel profondo dei miei occhi
conservo la memoria
di sogni scheggiati
che ancora sfregano
le ferite del cuore.
Non spiegatemi
non è il caso,
il tentativo è vano.

VALENTINA CARINATO

"PASSIONI D'INVERNO..." di Dante Bortolotti



PASSIONI D'INVERNO...

E' già l'alba!...abbagliante splendore!
l'orizzonte è un ricamo stregato,
mi hai portato il mio ultimo amore,
un profumo, il piacere, il peccato!


Si racconta che il sogno è proibito
quando un vecchio si dà all'illusione
ma la mente...in un corpo finito
può inventare un'assurda passione!

Nel mio sonno...il presente appassito
che rimpiange un disperso passato
danno vita a un futuro infinito,
la bellezza...che spesso ho cantato!

Tu mi aspetti al calare del giorno
per seguirmi, ogni notte, all'altrove,
ma se l'alba costringe al ritorno
solo nostro è ogni tempo...ogni dove!

Gli sciamani che burlan la morte
ci hanno data un'altra occasione,
l'hai creata...voluta per sorte,
afferrata...mutata in pulsione!

Il tuo volto non è il mio vissuto,
la tua immagine è sempre sfuocata,
un mosaico...da sempre, incompiuto,
la certezza assoluta e...negata!

E' già l'alba!...il miraggio rimane,
il deserto è affogato dai fiori
messaggeri di fragili amori
che cavalcano onde lontane!

Mia splendente signora del tempo
ho accettato in silenzio il tuo dono,
un sorriso...il bagliore di un lampo
e rincorro il monello che sono!.

DANTE BORTOLOTTI

"GOCCE DI LUCE" di MariaPia Coppola

GOCCE DI LUCE

Gocce di luce
cadono dai rami dell'abete
strofinati dal vento.
Mi sono distratta
nella confusione del cielo
perdendomi dentro
un istante sottile.
Accordo il respiro all'aria
per decifrare in un fiato
la scrittura del mondo.

MARIAPIA COPPOLA

"ABBRACCIAMI FRIDA HO BISOGNO DI CORAGGIO.." di Agnese Coppola



Abbracciami Frida
ho bisogno di coraggio
Ho piantato chiodi
Nella pelle
è cresciuta con me
la ruggine
Di molte parole.

Abbracciami Frida
non ho la mano ferma per le tele
pasticcio da sola le ombre,
le mie tenere preghiere
fanno spuntare ortiche
mentre Proserpina danza lieve
al ritorno di un'altra primavera.

Abbracciami Frida
ho lasciato fermentare
ho lasciato aumentare
Il prurito che formicola
sotto le vesti.

Abbracciami Frida
ho una colonna d'acciaio
Che non cede agli urti .

Agnese Coppola

"CHE SOPRAVVIVE PIÙ FORTE DI TE...." di Violeta Baculin

Che sopravvive più forte di te
ricordi, sorriso o semplicità
Che sopravvive più forte di te
Il sguardo creativo
L'amore o affetto
Chi l'ho sa
Ma rimane per infinito
Un abbraccio regalato.

VIOLETA BACULIN

"TOCCAMI" di Luisa Simone



TOCCAMI

Toccami
Per incanto
Sparira'..

Tutto
Il mio freddo

Arrivera'...
Di nuovo

Il sole
Anche
piovendo

il mare non urlera'..
Più come
Fa'..
adesso

Toccami..

Fammi ascoltare
Dove io
.. ..piu'..
non sento

Fammi di nuovo
Guardare
Dove..
Io più
Non vedo..



Toccami...

Fammi
Sfiorare
.....
Da..
Una tua..
Carezza...

Leggera..

Lascia che la luna
Ci illumini..

Ancora una volta
Di quella
luce

Intima e sincera .

Ed io...
Guardandoti.....
Negli occhi

..Mi sciogliero"
I capelli

Sulle mie
spalle
Nude..


.......Come quella Sera.....

(Luisa Simone@)

"C'È UN MORMORIO NELL'ARIA...." di Rossana Bacchella



C’è un mormorio nell’aria,
un tacere carico di promesse
e nel falso gelsomino una gran sete
e la voglia
ancora timida
di sporgersi sulla via e bere.

C’è, nella magnolia denudata,
prima di fiori e foglie,
una moltitudine di spolette pelose,
un nascere sotto la scorza,
un fragore inesploso di nuove avventure.

Rossana Bacchella

"L'AMORE" Claudio Saba



L'amore
Sostiene
Quando non ce la fai
L'amore
accompagna
Quando sei più solo
L'amore
Si confronta
Senza offendere
Mai.
L'amore perdona...
Anche se è arrabbiato,
Poi sorride sempre,
Però.
L'amore
Protegge
L'amore ascolta
L'amore stringe
Senza soffocarti
Mai
L'amore chiede scusa
Anche se non ha sbagliato.
L'amore insiste,
L'amore Da'
L'amore soffre
Se soffri tu..
L'amore appaga,
Colma tutti i vuoti
Proprio quelli
Che hai lasciato tu.


Claudia Saba

giovedì 22 marzo 2018

"CUORE" di Giovanna Fracassi



Cuore

Repentino
emergi solitario
dalle volute grevi
delle mie emozioni.

Rapido
irrompi splendido
dalle nuvole accartocciate
dei miei pensieri

Incauto
m’insegui rapito
nello spazio dell’illecito
dei miei desideri

Confinato
resti infine,
nella conchiglia
di madreperlaceo possesso
che custodisco
appesa al mio cuore.

G.Fracassi

"TI ABBRACCIAI.. VESTITA..." di Luisa Simone



Ti abbracciai..
..vestita..
ero di luna...

Muta e felice..

I miei occhi
Gridarono
Un canto..

Che solo
Il cielo ascoltò..

e d'un tratto
piovve....

(Luisa Simone@)

mercoledì 21 marzo 2018

"VORREI SENTIRE IL PESO, LA TUA MANO TRA I CAPELLI...." di Susan Moore

Vorrei sentire il peso,
la tua mano tra i capelli.
Diventano segni I pensieri
e i gesti paiono reali.
Mi sciolgo.
Io e quel personaggio dei fumetti che non ricordavo.
Tu e io
e questi occhi che non si chiudono.
Mai.
Vorrei farmi più piccola,
più piccola della tua mano.
Vorrei farmi più piccola,
più piccola e basta.
E basta.
Sembra il giorno giusto per questa malinconia
mentre aggiungo un altro mattone,
storto,
ai miei bastioni.
Ho perso le bandiere e gli stendardi.
Ho innalzato bastoni spogli.
Ti aspetto ancora,
aspetto le dita tra i capelli,
l'odore di tabacco nelle tasche,
la colonia di domenica.
Son qui,
Non farmi aspettare..

SUSAN MOORE

"LE MIE POESIE PIANGONO COME LA PIOGGIA...." di Joh Mendez



Le mie poesie piangono
come la pioggia
E così
le mie dita
lamentano il dolore della scrittura
In un verso scappa la vita
In un foglio strappato
si fa poesia come erba e fiore in Svizzera...
Ma lo sapevi che
strappare i fiore
in quella terra è vietato?
Lo sapevi?
Come chi strappa l'anima a un albero
o gioca con il tempo di chi lo ama...
Così le mie poesie piangono come la pioggia
E allora
le mie dita lamentano il dolore
della scrittura
Come fossero versi strappati nelle colline svizzere
là dove io incontrai
affianco ai miei fiori
il ghiacciaio
più maestoso
che le mie mani
potessero mai dipingere...

Joh Mendez

"CERCAVO" di Giovanna Fracassi



Cercavo

Cercavo
L’altra faccia della luna
Quella parte di me
Che resta celata
E s’affaccia su questo universo
Per pochi attimi soltanto

Cercavo chi
Ascoltasse il canto
Del mio cuore
Quando l’anima stanca
È una farfalla bianca
Posata su uno stelo di speranza

Chi
Leggesse le parole taciute
Impresse sulle mie labbra
Come baci caduti
Fra le fessure del tempo
Stretto fra il mio ieri e il mio domani

Cercavo chi
Raccogliesse paziente
Quelle mie briciole di vita
Quei brillanti di malinconia
Regalati nei giorni di tristezza

Chi
Suonasse con me
Violini chiari di stupore
Su note di meraviglia incantata
Scordando i chiodi neri
Dei quadri scuri d’angoscia.

Cercavo
Quel tesoro che mai non trovo
Nello scrigno rosso
Dove custodisco le maree
I cieli e il vento
e la pioggia e il fuoco e il gelo

La vita mia .

Giovanna Fracassi

giovedì 15 marzo 2018

"PIOVE TANTO DA QUESTA MATTINA....." di Luciana Gismani



Piove tanto da questa mattina e mi viene in mente questa poesia che ho scritto un po' di tempo fa.
Novembre
E' novembre
invano ho cercato
una nebbia fitta e bianca
dove nascondermi
per dimenticarmi di me stessa
e riscoprirmi poi
diversa,leggera
svuotata di ogni memoria.
Ma un pallido sole
occhieggia irridente
in questa estate di san Martino
senza mistero.
Mi resta il ricordo
di un lontano novembre
e di una ragazza
che lungo i navigli
mangiava le castagne arrostite
e le sue risa
coloravano la nebbia
di certezze a di allegria.

Ora non ho più certezze e quasi mai allegria,

LUCIANA GISMANI

"È ORA..." di Catia Giammusso

È ora.
La mia casa è diventata troppo piccola.
Le pareti si restringono, tutto d’un tratto, sempre più regolarmente.
Spingo coi piedi per creare spazio, ma è inutile.
Non capisco cosa succeda, finora era tutto quieto e ovattato. Adesso c’è tensione.
Mi piace qui.
C’è la temperatura giusta, ricevo tutto ciò di cui ho bisogno, c’è questa musica costante che cambia ritmo ma mi tiene compagnia sempre.
Se dormo continua a suonare lieve e quando mi sveglio la ritrovo, immancabile.
E poi c’è quel contatto, appena al di fuori delle pareti, quelle mani rassicuranti, che mi aiutano, se solo sono turbata o mi agito.
Qualcosa è cambiato. Ci sono queste scosse ed il tremolio subito dopo.

Katia Giammusso

"ODE AL CALCIO" di Marco Sperone



Ode al Calcio
oppio dei popoli
ci delizi con un bene deleterio
ma non levighi le spine del tempo
lasci pane ai forti
ed i deboli a stomaci vuoti
mungi i tuoi figli di ogni attenzione
tenendo alta e accesa la nostra passione.

Non ti muovo nessuna critica o lamento
ma voglio che ascolti quest'occhio attento.

Mi fai ridere e bestemmiare
sei della cultura pietra miliare
l'animo ami destare
lo plachi e lo agiti come acqua nel mare:
Urla a squarcia gola
come a Wembley con la Joya
ammiro le tue imprese con voglia
e sempre più sete di vittoria.

Sei tempesta nella mia valigia
compagna e maestra di vita
Chi ti ama ne trae insegnamento:
bisogna crederci fino all'ultimo momento

Se porti nel cuore quest'anima avventuriera
poco conta la tua nativa bandiera
Andre Silva ieri ne è stata conferma
di questa incredibile favola moderna.

MARCO SPERONE

"AVANZA IL VENTO" di Santina Gullotto



AVANZA IL VENTO

Avanza il vento lì nella radura
scuotendo i rami tra le foglie si fa strada
E mentre il cielo chiude le sue finestre
un lampo squarcia le nubi grigie e buie…
Gocce di pioggia pesanti più del mondo
battono forte sulla terra nera
piegan al suo voler teneri germogli
e falciano l’erba tenera e fiori lì nel prato…
Calma la furia e riprende fiato
avanza il vento rallenta la sua corsa
le nubi grigie schiariscono e si diradano
e l’azzurro riapre le sue finestre
passa quel raggio di sole a riscaldare
il freddo brivido della furia andata
ancora qualche goccia a scender come lacrima
piange sommesso il cielo sul distrutto prato…
Così come il terrore che percorre le giornate
di una vita che subito s’infuria
sotto il peso del male che come l’uragano
distrugge al suo passaggio la fragile esistenza…

@Santina Gullotto

"PETALI SOSPESI" di Dante Bortolotti



PETALI SOSPESI

Nelle mie mani...un petalo di tempo
si è rifugiato...fragile e stupito,
occuperà lo spazio di un momento
poi se ne andrà...solengo e rinsecchito,

Se può servirti, tienilo per te,
trovagli un nome,
a me non serve più,
è già il passato...non ritornerà.

Viene dalle regioni scostumate
del desiderio senza condizioni,
un condensato di follie e emozioni,
intenso e breve...come una risata.

Quanti petali persi nel mio andare!
solo qualcuno, a stento, si è salvato
tra le dita di una mano amica
o in parole annebbiate...del passato.

Mi succede talvolta di trovare
nei luoghi più nascosti ed impensati
un riflesso del mio girovagare
tra i meandri di stimoli cessati.

Davvero vuoi quel petalo di tempo?

Certo che puoi!

E' tuo da questo istante,
non serve dire cosa ne farai,
mi basterà sapere che vivrà,
...e una promessa...lo ritroverai!.

DANTE BORTOLOTTI

"GLI ANGELI SI INCONTRANO..." di Luisa Simone



Gli Angeli si incontrano..
Li riconosci..
Sono luminosi
Senza luce..
sanno farti calmare
Con la dolcezza..
Delle loro
Parole

Ti appaiono
Quando..
Trovi quella porta chiusa..

Sanno..

Come alimentare
La tua speranza,
Sanno crearti
Un pezzo di cielo..
In una buia ..stanza...

No..non.puoi innammorarti
Di loro..

Vogliono portare
Un sorriso
A tanti..
Sono abituati..
A dare...
Senza pretendere
O ricattare,

Si
gli angeli
Sono proprio
Questi,

Persone
Illuminate..
Sincere..
Trasparenti..
Che ti amano..

Senza abbassarsi..
Per renderti
Tranelli
Ti seguiranno
Sempre...
Anche in quei giorni
Che gli altri
Hanno cercato..
Di distruggere...

Loro sanno..
Come fare...

Sanno parlare...
Senza voce...
...
Ti sussurrano...
Quando ...
Intorno a te...
Tutto ...
tace...

Sanno asciugarti..
Quella lacrima....

Resa invisibile
Dall'indifferenza

(Luisa Simone@)

"SE IO POTRÒ IMPEDIRE A UN CUORE DI SPEZZARSI" di Emily Dickinson


''Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi"

Se io potrò impedire
ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o allevierò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano!
L’oggi è lontano dall’infanzia
ma su e giù per le colline
tengo più stretta la sua mano
che accorcia tutte le distanze!
I piedi di chi cammina verso casa
vanno con sandali più leggeri!

Emily Dickinson

mercoledì 28 febbraio 2018

"BOCCIOLO DI PRIMAVERA" di Pasquina Filomena



BOCCIOLO DI PRIMAVERA

Mi nascondo sotto la neve
per non essere trovata.
Mi aggrappo a quelle uniche speranze
che mi fanno vivere ancora.
Freddo, gelo
di un mattino spento e solitario.
Un bocciolo di primavera,
l'unico...
che mi riscalda il cuore
da ogni silenzio.

PASQUINA FILOMENA

"LA TUA PELLE È TRAMA" di Cinzia Fiore Ricci

La tua pelle è trama
dove disegnerei
come un folle
l'ardente mio desiderio.
Muoviti lentamente
per far appena ondeggiare
la stoffa che ti accarezza.
Pensa alla mia mano
cosa sarebbe capace di fare
su un corpo come il tuo.
Sarei scultore,
di sconci gesti,
nel creare l'opera
della mia passione.

Cinzia Fiore Ricci

"LIMBO DI FOLLIA" di Giovanna Fracassi



Limbo di follia

Come posso io tacere
dello smarrimento
del mio cuore di cristallo
quando la sera
vi si specchia
e tace l'affanno
del giorno trascorso

Come posso io tacere
della fiamma incerta
dell'inquietudine
che assale l'anima prostrata
quando la luna
è ormai un sorriso beffardo
disegnato su un volto di tenebra

Come posso io tacere
della dolorosa voluttà
a cui il pensiero
s'abbandona
quando il profumo della notte
porta via con sé
l'essenza delle illusioni
veli ormai strappati
e lo sguardo d'improvviso
si fa limpido

Come posso io tacere
del limbo di follia
dove disperato ed angosciato
si rifugia
lo spirito mio ribelle
così riottoso
così indocile
così fiero:
inutile atto sovrano
di libertà.

Giovanna Fracassi

"EULIMENE" di Emanuela Parodi



Eulimene

Persino io avevo dimenticato
il mio vero nome, nessuno
mi chiamava così, da troppo
tempo - Eulimene - il buon approdo.
Ma il destino, una ruota che gira
ha deciso ti accogliessi ignara
nella rada chiara dei pini
col tuo oscuro naviglio.

Ti ho voluto subito bene
E ti ho aperto il cuore e non
solo quello, dondolando con te nel buio
che le tue radici d’acqua
s’avvinghiavano alle mie, come
tentacoli - senza risparmio –

Il motivo per cui ho dovuto
disancorarti non ti è ignoto
la sabbia che si è smossa
mi brucia gli occhi di pianto

E ancora c’è un porto - sciogliendo tu
quel cappio, quel rimorso che
ostaggio ti tiene, di strade sparite
Consenti al bel suono di un solo
verso di far questo, pronuncia
il mio nome –
“Eulimene...”, dimmi “vieni” -
Se vorrai...se volessi, se oserai
Far ritorno

EMANUELA PARODI

"UNA DONNA DEVE" di Miriam Messina



UNA DONNA DEVE

Una donna deve sempre dare
conto agli altri.
Prima ai genitori
poi al marito
poi ai figli.
Deve dare conto alla gente
per i suoi amici
per i suoi pensieri
per i suoi abiti
per le sue scelte.
Una donna deve sempre.
Deve.
Nel corso della sua vita
pochi saranno i momenti
in cui avrà potuto bere
dal prezioso calice
della parola
libertà.

- Miriam Messina

"CIÒ CHE RIMANE" di Marina Marini Danzi



CIO' CHE RIMANE

Spezzate scale
ombre scure
nella livida luce:
la libellula vola
i suoi mille colori
Non sa quanto breve e' il viaggio
Strette tra loro
le prime macchie
delle mie mani
si fanno compagnia
Di tutto
solo lo sguardo
rimane ...
fiero e dolce
Non si abbassa ancora

#MarinaMariniDanzi

"FAVOLA DELLA PROSPETTIVA" di Valentina Fenu



FAVOLA DELLA PROSPETTIVA

C'era una volta la prospettiva,
che aveva un volto colorato e allegro
- e non per questo stupido o poco riflessivo -
e un corpo un po' curvo e un po' a punta, simile direi ad un bel ventaglio aperto.
Già... Un bel ventaglio!
Ve lo immaginate: un ventaglio colorato di nome Prospettiva, che da ognuna delle sue pieghette, concedeva un nuovo modo
- anzi un nuovo mondo! -
di vedere le cose.

Prospettiva fatta di idee e curiosità
e di ragione e inventiva;
un faro che illumina le rotte, per farti scegliere il tuo mare migliore
e uno scoglio dove tuffarti nell'oceano della Vita.

E chissenefrega se nevica o piove,
e se fa freddo o c'è la bufera:
sventoliamo forte il ventaglio,
e che la prospettiva si apra!

#valentinafenu #favoladelbuongiorno

"UNA VOLTA ANCORA" di Giusy Finestrone



UNA VOLTA ANCORA

Vorrei sentire ancora la tua pelle contro la mia
Rivivere quegli attimi di eterna magia
Assaporare il respiro di ogni parola taciuta
Gustare l'alchimia di ogni azione compiuta

Ancora una volta sentirti fin dentro al midollo
Dove la mente è libera e si perde l'autocontrollo
Lì dove anche i sensi smarriscon la retta via
E si da libero sfogo alla totale fantasia

E sto qui a rimuginare su cosa sia giusto o sbagliato
Se sia un bene cedere a quest'istinto sconsiderato
In fondo è solo quello ciò che io vorrei
Riaverti una volta ancora oltre i pensieri miei

Riavere le tue mani gentili e convincenti
Colmi di passione e dolci sentimenti
Che hanno innescato il fuoco, acceso i desideri
Ed hanno aperto un mondo di sconfinati piaceri !!!

Si riserva ogni uso e utilizzo @copyright di Giusy Finestrone

lunedì 12 febbraio 2018

"NEVE E SAMBUCA" di Marina Marini Danzi



NEVE A SAMBUCA

L'eco della neve:
sommesso silenzio,
nenia che incanta
e si ripete
Soffice e' il fiocco,
mollemente sulle cose si stende
Col vento
lieve sussurra
la neve
e i larici accarezza
e dolce fra ruvide pietre
gioca col baluginio del sole
Tutto copre
e consola
Eterna e' la favola di un amore eterno
fra le rudi pareti
e le scure bifore
affacciate sul nulla
La sua neve non conosce gelo
E' grande il fuoco
che dentro ancora brucia


#MarinaMariniDanzi

"UNA COLONNA SONORA" di Susan Moore



UNA COLONNA SONORA

Non so bene come è iniziato, forse da un vecchio juke box che suonava in quel baretto costruito sul limite della sabbia della spiaggia.
Una monetina spesa per sentire il disco di quell’estate.
1974
E’ una musica che si sente in continuazione, una ballata semplice ed orecchiabile con parole nuove che tutti possono aver detto e pensato almeno una volta.
Piccolo grande amore.
Mi piace quella musica semplice e facile da cantare; mi piacciono quelle parole che sento vicine a quello che credo di poter provare, prima o poi.
E’ banale, di quella banalità che permea la nostra vera vita. La nostra vita quotidiana.
Baglioni sarà la colonna sonora costante di tutto quel periodo tumultuoso che va da questi undici anni alla mia vera gioventù.
E oltre.
Anche se oltre, è un’altra storia.
Mi rivedo accoccolata ad ascoltare il mare, sognante e persa in quella nenia ripetitiva, insieme a te, ascoltando i tuoi ricordi di quei primi amori: ancora incosciente della tua femminilità.
I pomeriggi dei nostri Sabato a Milano hanno anche un sapore malinconico, accompagnati da un lamento che ci suggerisce che nulla potrà mai più essere uguale. Non sappiamo ancora cosa vuol dire ma iniziamo a capire che si può soffrire dei nostri stessi bei sentimenti.
Un velo cupo mi avvolge, SOLA quando tu parti e la solitudine è il leit motiv di questa stagione. Mi seguirà per sempre, ancora adesso, seduta su una sedia di cucina, le spalle protette da mura solide, il cuore rotto di malinconia.
Un risveglio quasi adulto, conscio della vita che passa, ma che per me è adesso. Gli occhi colmi di lacrime di emozione mentre guardo un tramonto, con mio padre vicino, con la nostra pioggia negli occhi e nei pensieri. Con la consapevolezza che non posso e non potrò mai salvare tutti i vecchi che mi passeranno accanto. Con la consapevolezza che non potrò salvare neanche me.
Aspettare il presente ed il futuro.
Vedo la mia sigaretta brillare rossa sotto le luci delle mia periferia e sento la rabbia salire, quella che vuole farmi andare via: una voglia di fuga che mi rimarrà dentro.
Fuggire, fuggire da tutti e per sempre.
Fuggire per ritrovare quell’azzurro scalzo in cielo ed il vento di Marzo… fuggire per ritrovare uno sguardo preciso perso in una fotografia.
Nelle fotografie della mia memoria, forse.
Fermo immagine.
Un’altra scena, quella di uno stadio pieno di gente ed io che canto a squarciagola provando a seguire i suoni e le parole.
Parole.
Soprattutto parole.
Parole che ricordo una per una, anche senza volere.
Riprese in tutti i miei diari, nelle lettere che ti scrivo, nelle poesie da adolescente. Anche in quelle che poi ripudierò!
Suoni che mi cullano infinite volte.
Una colonna sonora.
Dolce ed in crescendo, come è la mia vita.
Dimenticando il buio; dimenticando il passato, dimenticando l’orrore.
Parole di banale speranza.

“Un azzurro scalzo in cielo, il cielo matto di marzo e di quel nostro incontro al centro, tu poggiata sui ginocchi e gli occhi tuoi per sempre nei miei occhi”
Il resto, tutto il resto, gli altri suoni e le altre parole, quelle mature, fatte di sangue e di fatica, di passione, di sensualità, quelle parole sono parte di un’altra storia.
Citazioni sparse e melodie infinite.
Oggi, per curiosità, ascolto tutto e poi scelgo.
Musiche e vocalità: le parole sono passate in secondo piano, le ascolto solo se veramente importanti.
Non necessariamente cantate.
Se, sintonizzando la radio durante un viaggio, percepisco una parola, anche una sola parola di quei momenti, allora…mi fermo: è la mia colonna sonora e la ascolto sempre con il sorriso sulle labbra e le parole cantate e ritmate che arrivano dirette dalla memoria di quei momenti all’oggi.
Dalla pancia alle labbra.
Dal cuore al cervello.

SUSAN MOORE

"I FIORI, L'INFINITO E UNA CORONA" di Cinzia Luciani



I fiori, l'infinito e una corona

Fosti armonia di fiori
sgargianti e densi
nel colore
una carezza lieve
d' intonsi petali velluto
poi divampar di brace
nelle vene.
Io in volo dritto al cielo
grondavo dai tuoi occhi
tra inchiostri variopinti e odor di buono
volea carpir
tra collo e bocca
il recondito del canto
sussurrato:
' hai la chiave"
ma mai scorsi confine
all'infinito tuo
né approdo.
Devota sempre resto
di un servo
e una corona.

CL

"FINESTRA SUL CORTILE" di Marilena Viola e Lina Mazzotti



FINESTRA SUL CORTILE

Mary Uno sguardo all'esterno
ogni giorno
ferma a godere il tempo immobile
che rassomiglia alla sua anima.

Liz Mentre struscia la neve
sulla tastiera dei rami
come bastoncini ghiacciati
viene depositato il sonno.

Mary Un fermoimmagine,una stasi
che risuona in lei
come sibilo d'archi
duetto d'amore con la Natura.

Liz. Un'ode per chi è attento a nuovi respiri
di riscoperti ideali,il povero uguale al ricco
ridimensionati dalla stessa aria
con l'acqua che ad entrambi disseta.

Mary. E il pensiero,cheto,nella quiete
corre vola a quando
di nuovo
le rondini annunzieranno Primavera.

MARILENA VIOLA E MARILENA VIOLA

mercoledì 7 febbraio 2018

"A TUTTE LE DONNE" di Alda Merini



A tutte le donne
di Alda Merini

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore

ALDA MERINI

"RICORDO, SI LO RICORDO QUELLO SGUARDO ARRESO.." di Susan Moore

Ricordo,
si lo ricordo quello sguardo arreso.
Ne ricordo il riflesso acquoso.
Seguivi il movimento e l'azione,
ma io non c'ero.
Nessuno c'era
Chissà dove ero andata,
mi chiedevi.
Davanti a te,
tutta quella mia gioventù
era inutile.
È stata utile salvezza.
Ma questo è successo dopo.
Mi guardo gli occhi ogni mattina,
attenta,
indago il riflesso allo specchio,
che non sia acquoso. 

SM tdr 5/2/18 '

"CUORE" di Giovanna Fracassi



Cuore da In esilio da me Giovanna Fracassi

Scandisce il cuore
il ritmo della corsa
percuote nel folto della foresta
il passo nascosto
fra le gli alberi
sentinelle della fuga.

Dilania il cuore
nella ricerca
dove non c’è mai risposta
dove è più facile perdersi
negli arabeschi delle orbite
o nel cadere delle stelle
stanche di navigare
nel vuoto che le circonda.

Per far tacere
da dove si proviene.
Per negare
la meta estrema.

G. Fracassi

"RESPIRO" di Anita Petterson



Respiro

Ho respirato smog
dalle città.
Ho respirato polvere
lungo le strade.
Ho respirato rugiada
dai campi al mattino.
Ho respirato sale
dalle onde del mare.
Ho respirato ossigeno
dalle foreste.
Ho respirato vento
nei cieli aperti.
Ma sulle tue labbra
ho respirato l'essenza
della vita.

@AnitaP

"DI TEMPO CI SCRIVONO E IN ANAGRAFI E SISTEMI CI DIPINGONO...." di Joh Mendez



Di tempo ci scrivono
e in anagrafi e sistemi
ci dipingono
ma noi
i vivi
non
crediamo al tempo
crediamo
all'essere viandanti
Tutto viaggia
Tutto è niente
Tutto è tutto
Un treno viene presso
verso Loano
Me che bello quel treno
Ma che bella la Piccola Opera
là dove il tempi si era fermato
sulle guance rosee
dei bambini
che attendevano
una carezza anacronistica da chi gli addormentava
Amai lavare i loro piedini
a Loano
Così di tempi ci scrivono
in anagrafi anacronistiche di un sistema a scoppio ritardato
nella psicosi collettiva
detta
dati...
Ma noi viviano
senza code
e senza tempo...
Attendendo una nuova alba
un nuovo tramonto...
Dipingendo vivi la storia
Come storia della
nostra presunta
Libertà...
Sognare
è comunque
cambiare...
Allora sognate
Sognamo
Viandanti
di una Piccola Opera


Joh Mendez

"NEVE" di Lina Mazzotti e Marilena Viola



Neve

I nostri pensieri,
come la neve,
diventano bianchi.
Candidi e lievi
si placano
nel silenzio.
Nulla turba l'incanto,
solo un passero infreddolito
si posa sui rami leggero
uno scricchiolio di passi lontani
voci di bimbi
che danno colore alla neve.
Fiocchi delicati
caldi sul cuore
restituiscono il candore
con echi di fiabe raccontate
davanti al camino,
con mani nodose
che accarezzano lievi
il mio stupore innocente.
Col naso all'insù
dietro i vetri appannati
stanno i vecchietti
a ricordare la scena
degli anni passati,
e all'unisono i cuori
battono
da lontano.
Animi simili
trasporto sincero
di sentimenti puri
tra falde lievi
fluttuanti
sul mondo
addormentato.

©MV/LM

"MISCUGLIO" di Marilena Viola



MISCUGLIO

Elementi diversi ci compongono.
Acqua e sale
neve e sole
terra e cielo
sassi e fiori.
Pienezza la diversità che si fa una.
Ora acqua
poi sale
ora terra
poi cielo.
Oggi sono fiori.

M.Viola 28-1-2018

"FORSE DECLINARE" di Cinzia Luciani



Forse declinare

Sarebbe facile
Potrebbe, ma..
Vorrei sottrarre
il moto al tempo
che passa
che prende
che non perdona.
Fermarmi a respirare
senza ostruzioni
condizioni
contraddizioni.
Dare il fiato, tutto
dimenticare ogni dolore
beffare ogni timore
attendere se è il caso
riflettere se serve
e forse declinare.
Libertà è d'essere
fosse un istante
aver vissuto .

CINZIA LUCIANI

mercoledì 10 gennaio 2018

"SARA" di Marilena Viola



SARA

Sara dalla pelle di luna
abita in una singola a Roma.
Sara dai grandi occhi scuri
ha lasciato il suo cielo
per conoscerne uno nuovo
per cercare un parallelo
per costruire un ponte ideale
tra l'ovest e il mondo orientale.

Studia Sara,conosce ed impara,
Sara conversa,pulisce,prepara;
la sera si veste di seta
e a piccoli passi cammina sicura;
siede tra le persone,discute,confronta,
a Fontana di Trevi,a Trinità dei Monti.

Insieme si mangia un gelato
insieme si parla,si ride,si spera
che la piccola Sara dai capelli di seta
veda sorgere un'alba nuova
l'alba di un vivere libero e sicuro
che dia spazio e respiro al suo futuro.

M.Viola 2-5-2009

"BALLATA DELLE DONNE" di Edoardo Sanguineti





Ballata delle donne
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

Ballata delle donne - Edoardo Sanguineti

"AL VESPRO DI VITA TERRENA..." di Vincenzo Patierno




Al vespro di vita terrena
la femmina scarnita giungerà
nel consueto villano manifestarsi.

Spoglia del corvino paramento
e deposta la mietitrice mi condurrà
al susseguirsi di genesi ed epilogo.

Il mio verbo, l'abbraccio al terreno mondo,
consegnerò a chi sarà in quel tempo venuto
e a chi non sarà giunto il tramonto...

Tra i cipressi viali
declamerò i miei versi,
fin su l'altare del Sommo...

Chiedo venia ai Padri della Poesia e Letteratura

VINCENZO PATIERNO

"LUCE DI PASSIONE" di Giusy Finestrone



LUCE DI PASSIONE

Le tue mani risalgono fin sul mio viso
Ammiro il tuo sguardo di passione intriso
Brividi caldi invadono il mio corpo fremente
Inconfessabili desideri pervadono l'Io intensamente

Inizia la danza tra i corpi e le menti
Il ritmo è serrato, i passi suadenti
Interminabilmente le note ci allietano
Mentre le anime niente si vietano

Ogni carezza è una folata di vento
Un uragano che invade il sentimento
Ogni sussurro colmo di ardore puro
Illumina quel mondo fino a ieri oscuro

In quegli attimi anche il cuore crolla
Si stacca dall'anima come i petali dalla corolla
Si dona all'estasi di un attimo infinito
Esplode di gioia e tra il piacere si trova smarrito !!!

Si riserva ogni uso e utilizzo @copyright di Giusy Finestrone

"BALSAMO PER OGNI MALE" di Marina Marini Danzi



BALSAMO PER OGNI MALE

Scivolano i giorni
gocce di pioggia e lacrime
a impreziosire i marmi bianchi e lisci
E' come un incanto
studiare i mille riflessi della luce
i suoi giochi infiniti sulle cose
E mani strette sul bordo
di nuovi mondi
di abissi inesplorati
Parole appese
sul far della notte
e ruote di dervishi
a intonar nuove note
Questo e' il castigo
e l'immenso dono
Costruire magnifici castelli di carta
e tane di conigli
dove farsi piccoli e poi grandi
Vedere oltre
con gli occhi a fessura
di un gatto sacro
e volare ogni vento
Vestirsida polena o da pirata
Sfidare ogni vento
sul vascello della vita
Consolarsi sempre
con qualcosa
e non accontentarsi mai
Non cedere al dolore
mai
Vivere di scommesse
e di curiosità' infinite
Questo e' il mio balsamo
per le ferite di ogni giorno

#MarinaMariniDanzi

"INNAMORATA ERO..." di Luisa Simone



Innamorata ero..
Della vita..
Avevo tutto con me...
Mi sentivo ricca

Con la mia giovinezza
Potevo comprare
La luna..
Le stelle..
Un amore..

Ma non potevo cancellare
Il dolore..

Il dolore della malattia di mio padre
I pianti..
Disperati di mia madre..

Sono cresciuta così
Tra una stella..
Ed una lacrima...
In mezzo al vento
Col sole coperto..

Ho sentito..
Poche risa..
Una giovinezza
Voi pensate
Sprecata...

Invece no
Vi sbagliate....

Quanto rimpiango
Quel dolore...
Così' amato
Quanto ho sofferto
Quando mi è scomparso..

La mia giovinezza
È per loro..
La dono a quei
Ricordi..
Così forti..

Che accompagnano
La mia età più bella
A loro devo il mio
Sguardo profondo
E triste

A loro devo..
La mia sensibilità...
Il mio altruismo..

Chi soffre...

Diventa
un gran maestro

Grazie mamma
È papà'..

Per tutto quello
Che avete fatto
Per me.

(Luisa Simone@)

"I TUOI OCCHI" di Mariella Di Camillo



I tuoi occhi

Sono andata
alla ricerca dei tuoi occhi,
dietro le sbarre della vita,
gli urti della sofferenza del mio cuore
sono disperata, penso di esserlo per sempre.
Voglio parlarti
ma quello che voglio dirti
rimane sulle mie labbra.
La terra strangola la voce dei miei passi
gridano le ferite sotto la sabbia
e scorrono i fiumi dei sogni miei
dietro le onde della notte.
Il desiderio è una perla
che abbraccia il silenzio dei miei giorni
la sua luce cade dietro le ombre.
Gli occhi tuoi,
un mare di luce che mi porta
verso un tempo puro di cuore
pazzo di immaginazione.
Gli occhi tuoi sono il navigare
sono il ritorno.
Ma nel mio cuore c'è ancora una domanda
come sarà la fine dei miei sogni?
Cerco ancora i tuoi occhi
sperando di trovarti con la risposta.
Io conosco gli occhi tuoi
e mi conoscono
se il tutto finisce
se la vita mi tradisce
se si allontanano gli amici
i tuoi occhi rimangano sempre
la terra che non tradisce.

di Mariella Di Camillo

"NINFEE D'ARGENTO" di Pasquina Filomena



NINFEE D'ARGENTO

Ho difeso il mare da occhi cattivi.
Ho rinunciato al giorno
per vivere di stelle.
Ho accarezzato la terra
per ascoltare il silenzio.
E poi ...
Si ... e poi,
ho respirato ninfee d'argento,
per regalarle al vento d'inverno.

PASQUINA FILOMENA

sabato 6 gennaio 2018

"NELL'ESSERE MALDESTRA...." di Antonella Di Pietro



Nell'essere maldestra
in una bizzarria
che solleva anche
il più cupo umore,
è la mia tenacia
a mantener tale
questa devastante abilità
Anto

"VIVI NELL'ARIA..." di Luisa Simone



Vivi ..
nell'aria
Che ...
Ogni giorno
Respiro..avida

Vivi In quell'acqua....
Che la mia sete placa..

in quel pane..

Che la mia fame ...
sazia

Vivi
nel cielo..
Che guardo..
Tremula

Quando..
avverto allontanarsi la speranza..

Vivi.. Quando riesci a spegnere..
Il fuoco che mi divampa..

Vivi..
Perché la vita
senza te..

Non avrebbe più...
La sua importanza.

(Luisa Simone@)

"OGNI GIORNO È UN ANNO NUOVO" di Giusy Finestrone



OGNI GIORNO È UN ANNO NUOVO

Non credo che un nuovo anno sia un inizio o una fine
E' solo il giorno dopo oggi e prima di domani
E' il proseguo della vita, degli avvenimenti
Senza interruzione alcuna se non della routine quotidiana

Una anno nuovo non sarà migliore del vecchio
Se non ti adoperi giorno dopo giorno
Non porterà gioia e felicità come doni piovuti dal cielo
Se non sarai tu a creartele mettendoci l'ingegno

La vita è un susseguirsi di eventi concatenati tra di loro
Non sarà una lancetta a cambiare gli avvenimenti
Non siamo delle moderne cenerentole
Allo scoccare della mezzanotte non si cambia vita

L'arrivo di un nuovo anno è solo un cambio di calendario
Ma del resto giornalmente si scrive una data diversa
I buoni propositi e le aspettative non farli il 31 Dicembre
In fondo ogni domani potrebbe essere il tuo anno migliore !!!

Si riserva ogni uso e utilizzo @copyright di Giusy Finestrone

"ATTESA" di Marina Marini Danzi



ATTESA

Sospesa e' l'attesa
lungo l'incerta linea del sorriso
Deposta piano piano
col capo inclinato
nella morbida conchiglia della mano
E' una visione vaga
scorre con l'ombra
segue la piega dal braccio al collo
fino a perdersi nella rima corallo delle labbra
E' un sospiro sospeso
il vento dell'attesa
un sogno appeso
sull'altalena della luna
vibra lieve come corde d'arpa
Respiro il suo caldo salmastro
S'inclina nel fiume
la dura attesa
coi rami tristi dei salici
Sento il gelo dell'acqua fra i capelli
Calda e fredda e' l'attesa
La sua luce taglia i bui crinali
e di rosa tinge
l' orizzonte
per perdersi nella lunga notte
ancora una volta
fino a una nuova alba

#MarinaMariniDanzi

"ABBRACCIO ALLA VITA" di Vincenzo Patierno

Cara vecchina
infinite lune sono giunte
da quand'ero giovincello quieto e buono.
Un gioir il tuo arrivar d'allor
con doni, leccornie
e pur tanto carboncino.
Nel piccolo lettino mi addormentavo
nascondendomi sotto il lenzuolino.
Giochi e dolcini fuor li tiravi
da quel vecchio sacco rappezzato;
volando misteriosa sulla scopa saggina...
Cara vecchina non ho mai saputo tu chi sia,
ma a te scrivo:
Or vecchiarello rimembro
che quei doni, tanto amati, anima e cuor avevano,
oggi saran pur più belli
ma son ignudi e privi di vita...

VINCENZO PATIERNO

"IPOTIZZA CHE IO RITORNI. IERI, MI MANCHEREBBE ANCORA....di Roberta Manzin





Ipotizza che io ritorni.
Ieri, mi mancherebbe ancora...

Lei stava a guardare la profondità dell’orizzonte. Mentre uno stormo di gabbiani spaventati, gracchiavano come impazziti. Il silenzio interrotto. Il cielo immobile, frantumato. Lo sguardo sospeso, disturbato.
Un nuovo pensiero, come un girar pagina, scompigliava l’apparente quiete.

‘Perché soltanto adesso?’

Migravano intanto gli uccelli. Alienanti rumori, venivano fagocitati dall’azzurro pastello dell’infinito. Lei sospirò. Ma non acquietò la domanda.
L’apparente sospensione come una morte, rovistava tra i pezzi dei ricordi. Inesatti, come il tempo.
Era tardi. Tra poco Lui sarebbe arrivato a casa. E avrebbe portato tempesta. Quella che Lei non era più in grado di rasserenare.
Stanca nelle membra assenti, volgeva ancora gli occhi ad un cielo misterioso e all’assenza di risposte. Avrebbero parlato, ancora una volta. All’imbrunire inquieto della loro vita.

‘Se tu...se noi...se io...’

Sebbene sapessero il finale, si comportavano come ignari attori a cui era stato celato il copione.
Se tu mi avessi atteso.
Se noi avessimo fatto solo all’amore.
Se io mi fossi fidata.
Ciarliero il sentire, a capo tavola del nulla che avanzava abbondanza. E noi, ubriachi di un passato, non reggevamo più la sbornia, crollando tra gli appunti del presente. Lei si alzò. E lo salutò, prima che fosse troppo tardi.

‘Mi hai deluso. Tanto quanto mi hai illuso...’

Se un cuore piange a dirotto, è perché si disorienta. Abbarbicato all’immagine di un possesso che non gli compete. Nessuno è acquistabile. Nessuno è un persempre.
Siamo attimi. Siamo destinati a perire. Come l’onda del mare. Che non ci appartiene. Dovrei deludermi se essa non infrange solo per me? Dovrei illudermi di un mare che si gongola semplicemente perché lo sto mirando? La consapevolezza che lui esista mentre lo guardo è grande. Ma lo è di più la libertà e lasciarlo andare alla sua creazione.
Esattamente come ho lasciato te. Amandoti tanto.

‘E l’amore, quello vero, quel’ è?’

Le impronte sul selciato bagnato dalla frescura notturna, indicavano la via. La casa di Lei conteneva tutti i pezzi del mondo. Nessun intero. Solo pezzi. Tanti. Che Lei non bramava di sistemare. Perché i pezzi incastrati avrebbero rappresentato un capitolo chiuso. E Lei amava scoprire. Inventare. Incontrare. Ma soprattutto, immaginare.
Parole.
Parole in compagnia delle cose.
Parole, cose e ancora, la loro musicalità. La musica aveva ritmi. E l’anima echeggiava.
Disordini pieni. E amore. Vero...La differenza stava nel sentire. Il tempo era la chiave. Lei conosceva verità e amore. Tra le trame della vita semplice. Negli attimi in cui c’era stata. Senza il dubbio di una pausa. Viva. Nelle sue imperfezioni.

Ph RobertaManzin