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mercoledì 30 novembre 2016

"L'ESSENZA DEGLI DEI" di Pasquina Filomena



L’ESSENZA DEGLI DEI

Vento di passione
consumato nel canto del mare.
Ricordi dolci mai andati
che non conoscono parole.
Mani che intrecciano un sorriso
che di bello…
ha solo l’essenza degli Dei.

PASQUINA FILOMENA

venerdì 25 novembre 2016

"DONNA" di Annalisa Fabbro



DONNA

Sei albero
sei tronco
donna.
Le tue radici
attraversano la terra
e le tue fronde
danno riparo,
la tua chioma
si erge verso il sole
e arriva al cielo.
Nulla ti può scalfire
nulla ti può ferire.
L'ascia del boscaiolo
non può incidere i segni
del suo passaggio
sul tuo tronco
sei troppo forte
sei troppo fiera.
Il tuo silenzio
vale più di mille parole,
tu ascolti
la voce del vento,
il fragore della pioggia,
il rombo del tuono
e incidi sulla corteccia
i segni del tempo
i segni del tuo dolore.
Passeranno gli anni
passeranno le stagioni
passeranno le lacrime
ma tu rimarrai lì
immobile
testimone
del loro passaggio.

Annalisa Fabbro

martedì 22 novembre 2016

"MERCIFICARE UN SOGNO CON UNA PROMESSA BUCATA.." di Roberta Manzin



Mercificare un sogno
con una promessa bucata
è come accettare
un regalo da chi
ti ha spesso ignorato.
Ti confermerà
la sua illusione.
Ma tu
resterai libero!

RobertaManzin

lunedì 21 novembre 2016

"SYLVIA" di Ilaria Negrini



Sylvia

Un urlo
vibra dentro
Paura dell'ombra
che dorme

Le insoddisfazioni
del mare e
le atrocità dei
tramonti
entrano in te

Sempre in corsa
verso un io placato
fra artigli e
parole

Gli orizzonti
ti guardano lontani
Specchi velati
chiudono
lo sguardo

(I.N.)

"RESTA FUORI DALLA PORTA DELL'ANIMA..." di Nadia Campanelli

Resta fuori
dalla porta dell'anima
la pagina bianca
di un divenire incerto
Sono maschera di sorrisi
vetro fragile di emozioni
Raccolgo cocci di passato
per farne frange di ricordi
Saltimbanchi ribelli
sulla linea piana del tempo
Nadia 20 nov 2016

mercoledì 16 novembre 2016

"NELL'ORA DEL TRAMONTO QUANDO LA VITA HA PASSO LENTO SUL PRATO D'AUTUNNO..." di Nadia Campanelli

Nell'ora del tramonto
quando la vita ha passo lento
sul prato d'autunno
ritornano gli aironi
Sentinelle del tempo
i pioppi salutano ricordi
di una trascorsa estate
che la terra accoglie
per intrecciare tappeti
d'ocra di sole
E' un quadro di Corot
quest'angolo di campagna
dove gli aironi fanno ritorno
per costruire il nido.

NADIA CAMPANELLI

"AVEVA TRE ANNI...." di Agnese Pasquale



Avevi tre anni…

Il cuore oppresso
Da un dolore
Senza nome,
guardo le stelle
baluginanti nel cielo.
Lontane e vicine
Brillano nel buio,
sembrano parlare
ad un cuore in ascolto.
Attira il mio sguardo
Una piccola stella.
Diversa, più bella…
Chissà, forse lassù
Gli angeli
Guardano il mondo
Inviandoci i loro sospiri.
Avevi tre anni
Mio piccolo fiore
Tre anni soltanto.
Eri il mio piccolo bimbo
Che giocava ridente
E mi veniva vicino
Per dolci carezze…
Passava la notte
E l’alba arrivava
Con accanto il respiro
Del mio piccolo amore.
E un giorno volasti
Lontano da me
Nel cielo infinito
E non tornasti mai più.
Avevi tre anni
Tre anni soltanto
Mio piccolo fiore….


#Tutti i diritti riservati# Pasquale Agnese

"VELLUTATO PETALO..." di Antonella Di Pietro

Vellutato petalo
la tua pelle calda
brucia nel rosso bacio
profumato di ciliegia
nella devastante passione di te
Anto

"LE DUE VELOCITÁ" di Anna Spissu



LE DUE VELOCITA’

Come è veloce, il cuore,
quando si accende.
Che freccia, quando lo senti partire
e sai così felicemente
che non potrai né vorrai
fare niente per fermare la sua corsa.
Come fa presto
a divampare l’ incendio
nella dimora ariosa del desiderio,
nella tana oscura della passione
finanche nel prato fiorito della tenerezza.
Invece com’è maledettamente lento
a spegnersi, quell’incendio.
Quanto tempo, dolore,
speranze, malinconie e rimpianti
diluvi e inondazioni
bisogna attraversare
e attraversare
prima di sentire di nuovo
l’animo placato e quieto.

ANNA SPISSU

domenica 13 novembre 2016

"PORTAMI A BALLARE" di Roberto Busembai



PORTAMI A BALLARE

Portami a ballare amore mio,
fammi vibrare il corpo dentro il tuo,
in un concerto di passioni vere,
fammi sentire libera di sognare,
di scorrere con i piedi come volare,
fammi sentire prender dalle tue braccia,
trascinami come a te piace, e vola,
fammi seguire le note della musica che sovrasta,
e donami il tuo corpo ed il tuo cuore.
Portami a ballare questa sera,
un ballo stretto stretto anche di balera,
un tango forse o un valzer lento,
passionale al punto da star appiccicati,
un corpo solo sull'asfalto
che come trottola gira gira tanto,
voglio sentir di te la forza d'uomo
la sicurezza forte di averti accanto,
il tuo profumo acre di sudore,
e il bacio che scappa ogni momento,
quando per distrazione o per impaccio,
metto sbagliato un passo, un piede, un tacco.
Portami a ballare amore caro,
diventeremo il clou della serata,
gli occhi degli altri saranno a noi puntati,
e come se fossimo soli in quel momento,
voleremo nel suono, in un momento,
come sei bello, come sei meraviglioso,
quando la mano stringe forte la mia,
non ti lascerò per niente, sono tua,
e stringimi nel caschè di questo tango argentino
vorrei ballar con te fino al mattino.


Roberto Busembai

"LACRIME SELVAGGE" di Ilaria Biondi



LACRIME SELVAGGE

Sillabe di rugiada
si rintanano
stupite
sulla fronte scarna
del mio corpo d'autunno

ILARIA BIONDI

"IL TUO NOME SARÁ MAMMA" di Vincenzo Patierno



Il tuo nome sarà Mamma

Da essenza di luce
concepita tu fosti,
innesto d'amore
in grembo sbocciasti
in frutto di vita.
Leggiadra crescesti
e a vegliar i tuoi passi
il palpitar
di chi generar ti volle...
Con candita purezza
il cuor donasti,
a chi, tenendoti per mano,
sull'altar ti portò,

le anime fondeste
con fiamma d'amor...
Di luce
il viso tuo si illuminò
e una dolce novella
il cor palpitar ti fece,
il grembo di vita si colmò,
un germoglio in te fiorirà
e il nome tuo
Mamma sarà...

VINCENZO PATIERNO

"SEI IL RESPIRO CHE RESPIRA..." di Silvana Stremitz

Sei il respiro che respira
In quel sogno, in quelli che verranno, oggi, domani, in ciò che sono e in quello che sarò...sempre...TI porterò con me.
© Silvana Stremiz

domenica 6 novembre 2016

giovedì 3 novembre 2016

"LACRIMA" di Marina Marini Danzi



LACRIMA

Scivola lenta
brilla nella rotondità' perfetta
d'acqua trattenuta
d'emozione contenuta
Scorre piano
sulla tenera guancia di pelle di pesca
Nobile,algida
come preziosa e rara perla
rotola amara
giu' nella crepa aperta
nel ghigno
nella derisione dell'orgoglio
Si fa fuoco nella gola
come tizzone ardente
Sembra estinguersi
in un sordo grido di cenere
ma non si ferma
Incide
come leggera lama di rasoio
il delicato seno di seta,
neanche una goccia
Brucia
come grano di sale
sulla viva pelle del cuore
Un giorno sara' una cicatrice
una medaglia.
Una lapide senza alcun fiore

Marina Marini Danzi

"INSONNIA" di Marisa Giaroli



INSONNIA

La notte assorbe il silenzio
la mente pesca ricordi,
che si confondono con i sogni.
Ma che importa?
C’è una verità nel sogno!
È stato un lungo percorso
a volte incongruo, ironico,
gioioso nelle sue seduzioni.
E che dire delle occasioni perdute?
Dei rimpianti?
Vorrei andarmene
con la leggerezza di una piuma
là, dove ho sempre creduto.

MARISA GIAROLI

"A LUI AVEVA DEDICATO DIECI ANNI DELLA SUA VITA..." di Rosanne Donatiello



A Lui aveva dedicato
dieci anni della sua vita.
Dieci anni della sua giovinezza.
Dio quanto lo amava..
Ma in ogni cosa che faceva
in ogni suo gesto, in ogni carezza,
Lei avvertiva un senso di rifiuto,
di fastidio da parte di Lui.
Qualsiasi cosa facesse
non arrivava a toccargli il cuore, l'anima.
Passarono i mesi, gli anni
ma nulla cambiò, o quasi nulla.
In Lei oramai qualcosa si era spento
non l'amore per Lui, no quello no. Iniziò a sentirsi insicura, stupida
brutta, inizio a credere che fosse sbagliata, che non era abbastanza
per lui. Gli anni la cambiarono
nemmeno Lei riusciva più a capire
chi o cosa fosse diventata.
Dei suoi capelli curati e pieni di vita
di colore, non ne restavano
che un gomitolo di paglia.
La sua pelle dorata si trasformò in un pallido solco di terra bruciata.
I suoi occhi spenti cercavano angoli senza luce in cui poter piangere
le sue ultime lacrime.
Perché restare ancora in quella casa,
perché continuare ad elemosinare amore a chi non era capace di darne.
Lei non sapeva cosa significasse
perdersi in un abbraccio, un bacio, una carezza. In quella casa regnava
il gelo, non c'era posto per l'amore, per i sentimenti.
Non c'era posto per Lei..
In tutti quegli anni non era riuscita
a farsi amare.
Devastata, delusa da se stessa
decise di andare. Lui non l'ha mai voluta accanto a se e Lei non poteva sopportare di essere un peso.
In quei dieci anni perse il rispetto
di se stessa, non riusciva a perdonarsi di aver fallito, di essere rimasta accanto ad un uomo che non l'ha mai amata.. accanto ad un uomo che Le era rimasto accanto solo per l'arrivo di un angelo che non aspettavano. Ma gli angeli vanno amati da chi si ama.. agli angeli va insegnato che l'amore
è fonte di vita..
Decise di andare per curare la sua piccola stella, avrebbe creato un arcobaleno di luce e colori intorno
a lei, quella luce che avrebbe
ritrovato allontanandosi da lui.
Nei primi giorni di un Maggio fiorito
due splendidi fiori
si preparavano a sbocciare.
E fu Primavera per sempre.


©Rosanne Donatiello~

martedì 1 novembre 2016

"LA MIA INDIPENDENZA É LA MIA FORZA...." di Nunzia Musicco

La mia indipendenza,
è la mia forza...
la mia solitudine,
è la mia debolezza..
Purtroppo o x fortuna....
La vita è fatta così....
chiamala questione di fisica o equazione matematica....
Ma chi sceglie di essere se stesso, indipendente è forte, sceglie di essere solo...
e la solitudine il più delle volte fa paura....
e ci nascondiamo dietro un
" Tanto da solo sto bene "...
Ma chi vorrebbe vivere solo!?
ecco la debolezza...
Nemmeno Amleto riuscì a sciogliere il dilemma!!!
"Preferisco affrontare anche i falsi amici ma la solitudine, dopo averla conosciuta, fa veramente paura." Diciamo, allora, che non sarà più tanto facile dare fiducia, non impossibile, ma non facile.
Spero di riconoscere i veri dai falsi amici ma, in tutt'e due i casi, cercherò di essere me stessa e divertirmi se è possibile...
@NunziaM.

"COM'É FACILE PERDERSI NEL RICORDO DI UN ODORE...." di Cinzia Fiore Ricci

Com'è facile perdersi
nel ricordo di un odore,
in un gesto che sa di attenzione
in due occhi velati
che sembrano guardarti.
È ben altro il battito del cuore
è esserci sempre,
ma non per dover
ma per il bisogno
che hai dell'altro,
perché la sua mancanza
equivale a non respirare.
@Cinzia Fiore Ricci

"NOVEMBRE" di Giovanni Pascoli

NOVEMBRE

"Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate
fredda, dei morti."

GIOVANNI PASCOLI