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giovedì 10 gennaio 2019

"FELINO MOTO IN UNA FINE CHE STRUGGE..." di Antonella Di Pietro


Felino moto
in una fine che strugge,
come avida spuma
che schiaccia
il ricordo
frantumandone
lembi di giorni
e ritagli di furtive ore,
rabbioso incedere
che affoga
l'immagine di un volto,
ormai senza passato,
né presente e futuro,
in una voragine
che succhia
soffocando
ogni ultimo spasmo d'amore

ANTONELLA DI PIETRO

"IL BISOGNO DI VIVERE" di Pasquina Filomena



IL BISOGNO DI VIVERE

Ho atteso invano
un cuore che mi facesse vivere.
È arrivato,
si...
é arrivato,
ma quando il mio tempo era già finito.
E io...
ero già a giocare con gli Angeli,
piccino, piccino.
Non disperate per me,
io sono felice.
Ma donate un pezzo di voi,
a chi ha bisogno di vivere.

PASQUINA FILOMENA

"SCOPPIETTA LA LEGNA, INTORNO REFUSO DELICATO CALORE.." di Santina Gullotto



Dalla silloge"IL VARCO DEI SOGNI"
TEMPO CHE FU, TEMPO DI OGGI.

Scoppietta la legna,
intorno refuso delicato il calore,
il profumo del legno che brucia
lì nel camino sembra ieri ...
Quelle mani scarne si riscaldano al fuoco
sono qui nei miei occhi
dopo molti decenni...
Il suo viso sereno e racconta
le sue storie di guerra, di raccolti
e di vita lontana nel tempo...
Mentre Fido sonnecchia al calduccio
dei suoi stracci, arrotolato sogna
le sue corse in campagna...
Le fusa del gatto rompono
ancora il silenzio che tra una storia
e l’altra si era creato...
Il rombo di un motore, interrompe
il magico sogno di vivere ancora
lontano a quel tempo...
E torno ancora una volta
alla realtà di questi
che sono i miei tempi
invidiosi di quel tempo che fu...

Santina Gullotto.

"SOLO IO" di Massari Maria Rachele



SOLO IO

Sarò imperfetta
ma nessuno è
perfetto.
Sarò sbagliata
ma chi può giudicarlo.
Sarò incosciente
ma chi non ha
mai rischiato.
Sarò instabile
ma l'equilibrio
non è nella realtà.
Si è vero
sono diversa
ma ogniuno di noi lo è.
L'unica cosa certa e
che sono solo io
e come tutti
sono unica nell'infinità
della mia anima.

Massari Maria Rachele

martedì 4 dicembre 2018

"SE BASTASSE" di Santina Gullotto

SE BASTASSE

Se bastasse l'ultimo abbraccio
per scaldare il cuore
far sì che torni il battito
nella vita che vorrebbe andare..
Se bastasse morire
per tornare ad amare
sconfiggerebbe il buio
di giorni senza sole...
le lacrime che scendono
a rigare il volto segnato dal dolore
sarebbero rugiada
sul prato in un mattino avaro...
Se ti lascia sognare
una notte senza luna
nel tiepido autunno,
sarebbe come tornare
alla primavera di una vita
che non si arrende al suo finire...

@Santina Gullotto

"LEI" di Marilena Viola





LEI

L'ho vista al mare,d'estate,a guardare le onde,
a coprire la sabbia con i suoi passi lenti,
a stendersi al sole per carpirne i raggi.

Nei campi l'ho vista a smuovere le zolle,
china sui solchi ad immergere i semi,
il capo avvolto da un bianco turbante.

E in casa,tra gli oggetti consueti,
l'ho vista muovere agilmente le mani,
aggirarsi tra le mura da padrona regina.

Lei,
gli occhi dipinti di cielo,
l'incarnato di fiori,
i capelli di oro raccolti alla nuca,
i segni del tempo impressi sul viso.

Lei,
l'ho vista seduta sui banchi di chiesa
a parlare in silenzio con Dio.

M.Viola

"LA MIA STORIA" di Mariella Di Camillo



La mia storia

Volevo scrivere la mia storia,
ho cominciato, ho preparato i miei fogli,
ho disegnato lettere e parole
una pagina seguiva l'altra,
poi mi sono fermata per guardare il cielo,
c'era solo una tremula luna e voli di aquiloni,
teneri delfini nuotavano in superficie,
sopra nuvole di trine,
ho voluto riprendere i miei venti gelidi
e li ho portati sulla mia isola.
Alberi strani facevano ombra
alle mie ferite che guarivano sotto i miei occhi,
una montagna gelida e pericolosa mi appariva
ed ero felice a vedere che nulla poteva
provocare una valanga.
Il sole appariva e cacciava la tremula luna.
Ho strappato i miei fogli e mi sono messa
di faccia ad una luce brillante.


Scritta da Mariella Di Camillo

"IO CI SONO ANCORA" di Pasquina Filomena



IO CI SONO ANCORA

Non lo so
dove sono finiti i ricordi.
Li ho trattenuti tutti nel mio cuore,
ma ogni tanto vogliono urlare.
Magari li ha presi il vento.
O li ho nascosti
nel vuoto dei miei occhi.
Mi basta un sorriso
per continuare a vivere.
Un abbraccio
per non sentirmi sola.
Un bacio e una carezza
per dire:
"Io ci sono ancora...
nel mio mondo privo di colori".

Pasquina Filomena

lunedì 29 ottobre 2018

"NON É IL VENTO A SCALDARE..." di Susan Moore



Non è il vento a scaldare
siamo ancora vivi,
sopravvissuti al tempo.
Avrebbe dovuto allarmarci
tutto quel vischio
aggrappato
sulle braccia secche
di quegli alberi spettrali.
Non ci furono baci augurali,
nessuna fortuna.
Si spinse oltre la sorte,
oltre la voglia di vivere.
Ti raccolsi,
mi raccolsi tra le tue braccia
senza riconoscermi.
Soffia forte il favonio questa sera
passa le Alpi,
trapassa ossa e pensieri
insieme agli echi certi delle nostre parole.
Passi incerti in una piazza scivolosa,
quella notte.
Un altro mondo creò il mattino.

Vorrei dimenticare.
Vorrei dimenticarmi.

SUSAN MOORE

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

(Mariella Bernio)

venerdì 19 ottobre 2018

"TALITA" di Mariella Bernio

TALITA

E Talita si guarda allo specchio
il velo nero abbandonato sul letto.
E' bianca la sua pelle
tumefatto il suo volto.
Dimmi se questo è amore:
il tuo prendermi
solo per le tue voglie
le rabbie repentine
che scarichi sulle mie ossa
i baci che sono morsi
selvaggi alla tua schiava.
Dimmi se questo è amore.
Dillo a questa donna bambina
che ancora sogna
di svegliarsi da questo incubo.
Me ne andrò una notte
prima che l'alba spunti
Dalla finestra splancata
entrerà insieme al vento
la mia anima ormai libera. 

Mariella Bernio 

"QUEL GIORNO" di Marina Marini Danzi



QUEL GIORNO

Mani di sale
e scialli viola
In fila a pregare
le ombre
sulla banchina
Stretti a fessura gli occhi:
tagliar l'orizzonte del vento
indovinare l'imperscrutabile
Il pane caldo a croce e' pronto
Aspetta
L'albero è forte
grande la barca
Il mare forse avrà pietà
del canto dei gabbiani
Forse intrecceremo balli
sugli specchi rotti
E scambieremo l'anima coi baci
oltre il tramonto

#MarinaMariniDanzi

"NEL VUOTO" di Pasquina Filomena



NEL VUOTO

Ho bagnato di buio i miei occhi,
per poter rivedere la luce.
Ho coperto di silenzi le mie labbra,
per nascondere la paura.
Ho consumato di coraggio le mie mani,
per vivere di pane.
Ma nel vuoto,
si...
ancora nel vuoto son caduta.

PASQUINA FILOMENA

"INFANZIA VIOLATA" di Marilena Viola



INFANZIA VIOLATA

Si è piegato il mio fiore.
Lo portavo addosso
stretto stretto
silenzioso
nascosto.

E non lo sapevo.

Non sapevo che avrei dovuto proteggerlo
da venti uragani tormente
che ti spezzano
e ti portano via.

Via da me.

Niente piū giochi
sole
amiche.
Niente piū girotondi.

Umide stanze con strani odori
strani umori
volti scuri
gente che non ride.

Dov'ė Patty, la mia bambola?
Datemela
è mia.

MARILENA VIOLA

"CIRCE E ULISSE - AMICI DI LETTO" di Rossana Bacchella



Circe e Ulisse - Amici di letto

E non fui generosa
a lasciarti partire
con preziosi consigli
e buon vento?

In te, diverso e speciale
non allettai l’animale,
ti sfidai all’incanto sottile
di doppio salto mortale,
a riporre la spada
perché insieme allacciati
nel calore dei corpi
nascesse fiducia nell’animo
senza condanna a programmare il futuro
né schiavitù del desiderio
ma in prodigio d'amicizia
e reciproca compagnia.

E non fui generosa
a lasciare andare l’amico
e devota all’intesa?

Altri scalderanno forse il mio letto
forse nessuno.
Ma nella solitudine
e sul dolore per chi partì
s’impone la luce di chi è stato

resta un tesoro di mortalità.

Rossana Bacchella

"SARÁ SOLO UN RICORDO" di Santina Gullotto



SARÀ SOLO RICORDO

Sarà solo ricordo solo sogno
Sarà l’autunno che riporterà la nostalgia
di quel che doveva essere l’essenza..
solo il sentimento senza la paura della fine
qualcosa in cui si crede
che darà vita ai giorni..
Sarà il vento a riportar indietro
le parole che avrei voluto sentire
da quella voce che ti rassicura..
Sarà ancora il freddo dell’inverno
a gelare ogni pensiero
perché non corra ancora
a inseguir ricordi di una vita intera…
Sarà quel che dev’esser non altrimenti
Sarà solo ricordo e non realtà crudele
Sogno di vero amore
quello che investe il cuore
e lo travolge come fiume in piena… @Santina Gullotto

"SAI TI VEDO.." di Maria Grazia Maraucci

Sai
ti vedo
dal luogo
dai vetri appannati
ad ascoltare
silenzi
intentare sogni
rubo uno spazio
essenza di te .
Maria Grazia Maraucci

"PACE" di Anna Maria Lombardi



PACE

Violente giravolte di vento
fischiano l’allerta
e le parole risuonano
alle orecchie assuefatte
lasciando nell’angolo la pace.
Gli stomaci pieni ingurgitano
vacui lemmi
senza mai prendersi il tempo
per produrre nuovi pensieri,
senza mai voler sentire
che la storia tende a ripetersi
e che solo amando la vita
si costruiscono resistenti ponti.
Non si può trovar pace
se non costruendola con gli altri,
e non si può aspettare oltre
per vedere infine le rovine crollare:
il nostro pianeta sta soffrendo
e noi siamo sempre più soli.

Anna Maria Lombardi

"FAVOLA DEL BUONGIORNO SENZA TEMPO" di Valentina Fenu



FAVOLA DEL BUONGIORNO SENZA TEMPO
(LETTURA IN .... SECONDIMINUTIORE)

C'era una volta
il tempo, che non aspetta tempo.
Perché scorre - corre - veloce, eppure non cambia tutte quelle cose vere destinate a restare.
Non la distanza dei giorni né il ticchettio delle lancette,
non i cronometri impazziti né le settimane impegnate;
niente - proprio niente - di tutto questo, può qualcosa contro qualcosa che è.
Sin dalle radici, fino alla radice - hasta la raiz - scolpito dentro.
Come nel granito ma più forte
come nel diamante ma più lucente
come l'Amore.

Anzi, è proprio quello - l'Amore - il tempo da afferrare.
Il senso, di tutto.

VALENTINA FENU

"MY SORTING HAT" di Susan Moore



My sorting hat.

C'è sempre stato un cappello
abbandonato all'ingresso,
lasciato in custodia
dal visitator cortese.
Cortesemente accolto
benché di foggia mutante.
Aveva il suo posto sul legno lucido
tra le chiavi di casa e un'idea di argento.
Sembrava vivo,
ma era il gatto a dispetto
a sedercisi sopra
se era berretto.
A nascondersi sotto
come in agguato in savana
se era a campana.
Si arrotolova tondo,
non mollava la presa sulla tesa.
Non lo vedevo,
ascoltavo con gli occhi più grandi
il suono del cappello fatato.
Dove mi porti? Tra le fate!
Scelsi le streghe,
ci si divertiva di più.
SM TDR 16/10/18