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mercoledì 1 giugno 2016

"LA MIA VOCE OLTRE IL CIELO" di Mariagrazia Maraucci

In uno di quei pomeriggi, trascorsi lì, con le zie, la noia prese il sopravvento. Presi la mia bici e feci lunghi tragitti. Mi fermai nei pressi di un torrente e rimasi lì a osservare quell'acqua che scorreva così melodica, ascoltavo lo scrosciare: era di una musicalità unica, non perdeva mai il suo ritmo, incessante e impetuoso. Pochi giorni prima, c'era stato, un temporale "estivo" e il torrente era in piena. Mi accorsi che intorno a me, tutto appariva con colori e musicalità, diversa. Cominciavo a ricredermi che la vita fosse una cosa meravigliosa. Il creato un mostro meraviglioso.Sino ad allora non avevo apprezzato tutto ciò: tutto mi era apparso riciclato e "sapeva di usato". Sentii che qualcosa piano, piano in me
stava cambiando, in meglio. Cominciai a credere fermamente nella vita, in tutte le sue svariate forme. Una sensazione, unica! Stavo imparando a capirmi, ad ascoltarmi e a non limitarmi solo all'evidenza. Quel pomeriggio lo passai a riflettere, ad ascoltarmi, a considerare l'istinto un amico.Lessi tra le righe del meraviglioso libro, che è la vita. Capii che la vita è una lotta continua e bisognava viverla, affrontarla. Adesso sentivo che la vita si "impossessava" di me ed era bellissimo. Provai ad ascoltarmi...adagiai la bici a terra e cominciai a correre e respirare quell'aria,carica di emozioni e sensazioni uniche che avvertivo. Tornai a casa, mi buttai sotto la doccia e lasciai scorrermi l'acqua su di un corpo che sembrava sino ad allora, non essemi appartenuto, era nuovo, rigenerato. Una commozione profonda mi prese la gola, in un attimo lacrime di gioia
bagnarono il mio viso...

(Maria Grazia Maraucci)

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