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lunedì 12 gennaio 2015

La guerra divide, la vita le fa amiche: “Sognando Jane Austen a Baghdad”, di Emanuela Zanardini.




May insegna letteratura inglese in un’università di Baghdad, per un corso rivolto a sole ragazze. E anche se tutto ciò che la circonda è la guerra, sottoforma di bombe, militari e paura, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di democrazia, diritti umani e Jane Austen alle sue alunne. Bee fa la giornalista a Londra, e il suo pane quotidiano è la “guerra” casalinga nel gestire tre figli, un marito troppo dedito al lavoro e le riunioni di redazione. May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando per un’intervista si mettono in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e poco alla volta i racconti di May diventano una sorta di diario dell’Iraq di oggi.

Tutto questo, e molto di più, è Sognando Jane Austen a Baghdad (ed.Piemme), storia vera dell’amicizia nata nel 2005 tra May Witwit e Bee Rowlatt, e culminata col loro primo incontro nel 2008. Sin dalla prima pagina è difficile restare indifferenti: il linguaggio cambia riga dopo riga e dalla formalità iniziale passa via via ai toni dell’amicizia più pura e sincera. Dalle quasi 400 pagine del libro fuoriescono moltissimi spaccati di due donne contemporanee: non solo la guerra, ma anche il lavoro, la casa, i figli e la maternità, i vissuti emotivi che comportano entrambi gli stili di vita… ma, soprattutto, l’ansia e l’attesa di poter lasciare un paese dove corruzione e bombe distruggono la vita e i sogni di chiunque.

Ripensandoci, la differenza tra noi non potrebbe essere più netta, con io che me ne andavo a New York la settimana scorsa, prendevo l’aereo senza bisogno di alcun visto, per puro divertimento e basta (…) – dice in un passaggio la britannica Bee all’amica ancora immersa nella guerra – . Ti racconto tutte le cose belle che faccio sapendo di sbandierarti sotto il naso una libertà che non puoi avere, solo perché sei nata lì. E’ la lotteria delle nazionalità. Mi chiedo come sarà quando ci incontreremo”.
Dove vivono le due donne oggi?

Mai avrebbero immaginato che la loro corrispondenza arrivasse a tanto: questo libro, è anche il frutto di un progetto (finanziato in parte dalla casa editrice Penguin) che ha permesso a May di fuggire dalla guerra e rifugiarsi in Inghilterra, dove tutt’oggi vive col marito. Anche Bee Rowlatt continua la sua vita di sempre: curatrice di reportage per la BBC, il suo sito ufficiale èwww.beerowlatt.com.

Emanuela Zanardini

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