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martedì 27 gennaio 2015

Intervista ad Alessandra Ponticelli, autrice di “Un solo colpevole” (a cura di Rosaria Andrisani)


Ciao, lettori di Passione Lettura! Oggi siamo in compagnia di Alessandra Ponticelli, una persona dai molteplici interessi, che ha dedicato e dedica, tuttora, ai suoi impegni un’autentica e sincera passione.


Ve la presento, con questa mia intervista in cui scoprirete il valore dell’operato, ma soprattutto, la modestia e la profondità d’animo di Alessandra.


1- Ciao Alessandra e benvenuta tra noi! Vuoi presentarti ai nostri lettori?


Ciao! Grazie per avermi accolto. Mi chiamo Alessandra Ponticelli, sono nata in provincia di Arezzo, ma vivo a Firenze da più di trent’anni. Dopo aver insegnato per molti anni lingua e letteratura francese nei licei, oggi mi dedico quasi esclusivamente alla scrittura.


2- Quando è nata la tua passione per la scrittura?


Circa sette anni fa, quando mi sono resa conto che essa rappresentava per me uno strumento catartico, l’unico mezzo che avrebbe potuto aiutarmi a superare il tragico evento che ha segnato la mia vita, cioè la perdita improvvisa del mio unico figlio, portato via a diciotto anni da una gravissima malattia.


3- Hai partecipato a diversi premi letterari, ne hai vinti altrettanti; come definiresti il tuo percorso di scrittrice fino a oggi?


Ti ringrazio per questa bella domanda. Credo di poterlo definire un viaggio. Sì, sicuramente, un viaggio. Un percorso interiore, non sempre facile, che mi ha dato la possibilità di ascoltarmi e di trasformare le emozioni in parole. Come ho già detto altre volte, c’è sempre qualcosa di noi in ciò che scriviamo, perfino quando costruiamo delle storie che nulla hanno a che fare con le nostre esperienze personali.


4- Ci parli del tuo libro, “Un solo colpevole”?


Come si può capire dal titolo, si tratta di un Giallo, nonché del mio primo romanzo. L’idea è nata circa quattro anni fa. Quanto alla trama, essa è assolutamente frutto della mia fantasia, non ispirandosi ad alcun fatto di cronaca realmente accaduto. E’ la storia di una giovane di nome Adele che, dopo molti anni vissuti a Parigi, ritorna in Romagna, a Solaria, il paese natio, alla ricerca di se stessa e della verità sull’uccisione dei genitori avvenuta vent’anni prima. Il ritorno della ragazza risveglia nel paese antiche paure mal sopite e diviene la chiave per mettere in moto la riapertura delle indagini sul duplice delitto. Le minacce di cui Adele sarà vittima indurranno l’abile e tenace maresciallo Caputo a far luce sull’antico omicidio. La collaborazione di un giovane e determinato giornalista lo aiuterà a scavare dentro un baratro di orrori, facendolo arrivare alla scoperta del colpevole.


5- Hai anche scritto uno spettacolo teatrale, “Chiaro come il cielo”; come definiresti questa tua esperienza?


Un’esperienza indimenticabile, soprattutto sul piano emotivo. Lo spettacolo nasce, infatti, dal desiderio di ricordare mio figlio, la sua breve vita, attraverso musica e poesia. Note e versi, su un palcoscenico volutamente spoglio, per ripercorre, idealmente, il suo viaggio terreno. Ringrazio, ancora, l’attore Carlo Delle Piane e la cantante Anna Crispino che, con la loro grande bravura e sensibilità, hanno permesso la realizzazione di questo progetto.


Grazie ad Alessandra Ponticelli per aver trascorso del tempo con noi!


(intervista a cura di Rosaria Andrisani)


1 commento:

  1. Voglio ringraziare, pubblicamente, Rosaria Andrisani, sia per la cortesia sia per la competenza. Grazie al nostro incontro, ho avuto modo di conoscere una persona di grande spessore culturale e umano.

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