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giovedì 22 gennaio 2015

Martirio di Sant'Orsola di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, di Mirella Frascolla.



Martirio di Sant'Orsola di Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Dipinto a olio su tela eseguito nel 1610 e conservato presso la galleria di Palazzo Zevallos a Napoli
Per una volta vi parlo di un quadro che ho potuto vedere da vicino e che mi ha ipnotizzzata. Caravaggio è famoso per la sua pittura realistica, in questo consiste la sua grandezza e la sua fama: aver rappresentato personaggi religiosi come persone comuni nel loro vivere quotidiano senza per questo volerne sminuire la sacralità. Un anticonformista per eccellenza, un rivoluzionario del racconto delle Sacre Scritture. 
Sant'Orsola è avvolta da una luce accecante, bianca come può essere quella di un potente riflettore che sembra puntato su di lei per metterne in risalto l'azione: una giovane donna che osserva spaventata il suo corpo ferito. Gli uomini sono poco illuminati, si percepisce il moto continuo intorno a lei ma si tratta di figure secondarie ritratte in penombra. Gli scorci prospettici dei loro corpi sono incredibili. La fantasia dell'artista era visionaria ma la forza della sua visione paralizza lo spettatore. L'impressione è quella di essere davanti a una scena di cui si possono sentire le voci, i rumori e la confusione dell'evento. La drammaticità della scena resta negli occhi e nel cuore.
Mirella Frascolla

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