Mi chiedo spesso cosa significhi essere un medico, entrare in contatto con persone che soffrono, affette da ogni sorta di malattia, a volte senza la speranza di trovare una cura o con l'illusione che una sperimentazione possa cambiare la loro vita. Mi chiedo spesso fin dove debba spingersi un medico nell'alleviare le pene del proprio paziente: quando non ci sono cure valide in circolazione, meglio lasciar perdere o meglio fare ogni cosa in proprio potere pur non sapendo quale sarà il risultato?
Se il medico viennese Josef Breuer potesse rispondermi ora, probabilmente mi direbbe che il compito di un medico è dare una speranza a chi di speranze non ne ha più. Questo, almeno, è ciò che lui stesso si è ritrovato a fare: divenire un medico della disperazione in un'epoca in cui si pensava che l'ipnosi potesse risolvere ogni sorta di malattia psichica e psicologica.
Nella Vienna di fine XIX secolo, Breuer si trova a fare i conti con un filosofo orgoglioso e altezzoso, convinto che l'umanità non sia ancora in grado di capire la sua genialità. Ma il medico non ci mette molto a capire che dietro tanta arroganza si nasconde un uomo realmente disperato che non vuole ammettere il proprio stato. Allora, forse, l'unica terapia possibile è quella di invertirsi i ruoli: Breuer diventa paziente e Nietzsche si trasforma in dottore, rendendosi il medico di se stesso.
Con il procedere della cura, in Breuer si fa strada una certezza: la disperazione accusata da Nietzsche non gli è poi così estranea. Non perchè l'abbia vista in altri pazienti, ma perchè è finalmente divenuto consapevole che essa si muove anche dentro di lui. Con sintomi diversi, ma con una base comune: l'amore per una donna che non possono amare o che non desidera farsi amare.
"Le lacrime di Nietzsche" è costituito da un continuo scambio di battute filosofiche e psicologiche, una presentazione di personaggi importanti tanto della filosofia quanto della medicina e della psicanalisi: Friedrich Nietzsche, Josef Breuer, Sigmund Freud e Lou von Salomè. È un romanzo che fonde fantasia e realtà, portando il lettore in un viaggio all'interno della profondità umana, della sua psiche, del suo inconscio e del suo pensiero. È un romanzo in cui i personaggi femminili hanno apparentemente un ruolo di secondo piano, ma in realtà possono essere considerati i personaggi principali, il centro della storia, il perno attorno al quale ruotano le vicende di due uomini tanto diversi nelle loro idee quanto simili nella loro disperazione.
Chiara Minutillo
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