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giovedì 26 marzo 2015

"DOLCE SPERANZA" di Graziella Colomba



DOLCE SPERANZA (Se vi va questa è inedita grazie)

Il cuore mi dice, ci sono.

E’ come un battito d’ali vedo volar le mie parole.

Il vento le porta dove e come non so.

Aleggiano nell’aria e si posano su di un foglio.
Non son dir che provo.
Nero su bianco, che bel colore! Guardo e le vedo, son tante.
Troppe? Non so, certo che corrono come un fiume che scivolando al mare vuole trovar rifugio.
Talvolta l’anima stanca vorrebbe volar con loro.
Non può. Deve restare ansimare sentire il dolore che penetra nel cuore e ti taglia a pezzetti.
Come lama affilata penetra dentro. Arriva al punto dolente e preme con forza.
Resisterai? Dolce speranza, aiutami! Vattene notte buia, rischiarati di stelle.
Ragione non badare, bilancia del dolore è la felicità.
Spera o cuor mio, più senti la lama fender, più consolato sarai.
Spera anima sola, la dolcezza del dolore gusta. Non è amara la pena, ma dura come la roccia.
E’ un monte grande, come salirlo?
Cerco una mano, la trovo, mi aggrappo, poi sento divenir la leggerezza al cuore.
Mi guardo attorno, cerco tra volti due occhi generosi.
Eccoli ci sono, mi parlano e d’amore! Sì mia speranza, tu sei forte e coraggiosa.
Dolce ma arduo è il tuo cammino, non lasciarmi da sola, dammi la mano.
Ora che ci sei, entra nelle mie viscere, girami intorno, avvolgimi nel tuo canto soave, cullami come un bambino.
Non lasciarmi, tu sola puoi salvare quella pena che già domani sarà meno grande.
Ogni ora che passo con te è balsamo soave, goccia di rugiada, fiore di campo che profuma di fieno.
Come nella mia infanzia, torna o pensiero, rendimi la mia giovinezza, fammi volare sulla vetta.
Sarò la, e allora potrò veder con i tuoi occhi che la vita è bianca e nera, proprio come le mie parole.
Ora forse intendo, non so quanto spero, ma voglio pensare che con te è il rapimento eterno.


GraziellaColomba

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