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mercoledì 25 marzo 2015

"Alle otto della sera" di Stella Magni


Voglio andar via! Voglio andare lontano da qui!
Avete mai avuto voglia di urlarlo come pazze mentre lui vi guarda e sta parlando di tutt'altra cosa? Saranno gli ormoni impazziti, sarà la depressione o sarà più semplicemente che sono solo infelice, ma a me di gridare voglio andar via sta capitando sempre più spesso. Lo avverto come uno sdoppiamento, mi guardo vivere nella mia casa, tra le mie cose, tra situazioni che mi sono così familiari da non poterne più fare a meno, e allo stesso tempo mi sento un'aliena, una che si guarda intorno e pensa: cosa ci faccio io qui.
Questo mi capita soprattutto quando mi relaziono con Andrea. Siamo come il giorno e la notte, come l'olio e l'acqua. Ma siamo insieme da trent'anni. Quando mi prende così mi rifugio nei miei sogni. Perchè per quelli c'è sempre tempo, lo so. Quante donne si ritrovano nella mia situazione? Quante non si ritrovano più, forse perchè non ci sono mai state, negli abiti della propria esistenza? Non c'è nessuno che mi abbia mai imposto nulla, non una scelta non un comportamento, eppure mi sembra di non aver mai fatto una cosa che volessi per davvero. Dal giorno in cui ho rinunciato al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.
Avevo ventuno anni.
Ne ho quasi cinquanta.
Odio i numeri. E le sottrazioni. Mi piacciono più le addizioni: se la vita media si è innalzata, se mi va bene, ho ancora trent’anni, o giù di lì, da vivere.
Come? Dove? Con chi?
Quando arrivo a questo punto solitamente faccio un respiro profondo, guardo l'orologio ed è quasi sempre ora di cena.
E vado in cucina a prepararla.

Stella Magni

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