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giovedì 4 giugno 2015

"LE PERSONE SE NE VANNO" di Mirella Morelli

STRALCIO

"Le persone se ne vanno"

Le persone se ne vanno.
Magari è un figlio al primo giorno di materna: quando sei costretta a lasciargli la mano, ignorare col cuore stretto i suoi lacrimoni e poi al ritorno, al contrario, dover ignorare le proprie lacrime deluse di fronte alla sua esuberante sopravvivenza!...
Magari in motorino, a sedici anni, col primo patentino: quando lo vedi che parte sfrecciando e ridendo nel vento, e devi ignorare il tuo brivido di solitudine...
Sì, le persone se ne vanno.
Magari di nuovo, e ancora, con una patente nuova di zecca come la macchina, a diciott'anni, con l'amica del cuore al fianco, e tu sarai lì che aspetti dietro la porta quel rientro notturno, scappando a letto quando senti girare la chiave nella toppa, sollevata ma attenta a non farti scoprire...Perchè è giusto così, è giusto che un figlio prenda il volo: si dice sempre, no?, e tu ricalchi le orme di madri e madri e generazioni e generazioni, quindi perchè dare voce alla tua malinconia...
E poi ci sono quelle partenze meno naturali, a cui non sai dare un perchè.
Succede quando se ne va un'amica, per esempio...per esempio quel silenzio lì, che proprio non si spiega. E il vuoto dei caffè non più presi insieme, e di telefonate che non arrivano, così come le cene mai più organizzate, e quelle vacanze in Irlanda poi!...
Le persone se ne vanno.
Talvolta per naturalezza, talvolta per incomprensioni, a volte miseramente per noia, o stanchezza.
Accade alle amicizie, come agli amori.
E quando accade di un amico, o di un amore, fa più male di quando scappa via un figlio perchè meno naturale: un amico, o un amore, lo hai aspettato, scelto, cercato, e pertanto immagini che rimanga tuo per sempre, a conforto di quella vita balenga che ti dice sia naturale che un figlio ti lasci, ed una madre muoia, e...
Sì, le persone se ne vanno e non ci sarà mai fine, né consolazione, a questi prevedibili o imprevisti addìi.
Solo, nel silenzio, l'odore delle presenze, e il sospiro delle assenze.

Da "Ci vorrebbe il mare"
@Mirella Morelli.

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