RECENSIONE
LE STAGIONI DELL'ATTESA
Solo la notte conosce il nostro respiro. Permane sulla pelle il ricordo di noi, di quei baci e di quello che è rimasto sospeso su un'alba rubata a una vecchia estate. Un'estate rimasta solo nostra, traccia e ombra di lacrima sulle ciglia. Parole che si perdono in un silenzio bruno e nei fili di nebbia di tutte le verità strette tra le dita. Siamo un quaderno di buone intenzioni perdute, di resistenze sconfitte e di sguardi che annegano nella reciproca incapacità di afferrarsi o di fuggire. Siamo un quaderno di attese.
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ELISABETTA R. BRIZZI
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