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giovedì 11 giugno 2015

Greta Vidal, recensione di Lisa Molaro



Greta Vidal.
Un romanzo storico ambientato in una Fiume infuocata e assediata dalla guerra, fermento guidato da un poeta che smuove masse composte da singoli 
La trama è resa preziosa da documentazioni reali dell'epoca che ci catapultano indietro in modo semplice e fluido.
Il battito di due cuori che si eleva sopra il battito di molti altri; speranza, ideali, confini di terra e confini d'amore
Greta ha diciotto anni, una famiglia lacerata e la passione per le poesie.
Greta è una sognatrice.
Tullio è un pilota d'aerei sopravvissuto ad una guerra che gli sterminato la famiglia.
Tullio è un giornalista che vuole partire alla ricerca di spiegazioni.
L'autrice, Antonella Sbuelz, ha nella realtà una voce delicata, quasi un tono sussurrato e tutta questa delicatezza traspare anche nel modo dolce che ha di narrare Storie difficili, storie ( in questo caso ) di guerra viva, vera, passionale e di narrarci un amore, una amore in lotta che forse avrà un finale positivo...o forse no!

Lisa Molaro

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