Ancora pochi passi e sarò arrivata in cima.
Le gocce di sudore non scivolano sulla mia pelle, cadono perpendicolari sulle pietre del sentiero, per la posizione del mio corpo. Curva. Il respiro affannato.
Niente di simile ad un'impresa, poco più di un belvedere, solo pochi chilometri dalla città.
Ma da lassù sono padrona, le maschere sono cosi lontane...
Io che ho tolto i veli dalla mia faccia devo avere un'isola, una nuvola, una stanza segreta dove tirare il fiato.
Chi non ha maschere è forte, perché non teme che questa le cada, ma sempre cosi spossato.
Deve perennemente giocare a carta scoperte con chi non svela le proprie. Anzi con chi ha carte truccate.
Si, qui posso.
Mi lascio esplorare dal sole.
Il sole può, lui non ha veli, come me.
Da lui mi lascio togliere i veli della mente, da lui mi lascio spogliare .
LAURA MARIA RAGNI
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