Questa è dedicata a Emma Fenu per la sensibilità che traspare e per la sua attenzione alle madri e a Silvia Lo Russo che mi ha invitato ad uscire dal guscio protetto da tanti anni. Figlia che tanto amo, che mi perdi e mi ritrovi, che sempre mi vedrai nel tuo stesso sguardo, segui una volta soltanto il mio volo, lontano dal muro dell'indifferenza, sui sentieri dell'irrealtà che pure è così vera. Tendimi la mano, la mia è già protesa e aperta, entra nel mio cuore che è tuo dal primo giorno che seppi di te. Andremo tra i folletti che ti cullavano da bimba, sulle guglie delle cattedrali vedremo nidificare le cicogne. Ci scalderemo con l'oro delle spighe nei campi di grano. Figlia, un giorno quando il vento soffiera' forte nei tuoi pensieri e desidererai spazi aperti e il calore della tua gioventù, e io sarò troppo lontana, allora, amore mio, capirai.
LIA JONESCU
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