Logo blog

Logo blog

giovedì 27 agosto 2015

"UOMINI" di Giusy Amato





RACCONTO

UOMINI

Vi siete mai chiesti a che servono gli uomini? …A parte quello!!…Che poi anche lì qualche cosetta da dire…ma proprio cosetta, eh! No, parlo proprio del ruolo dell’uomo nella vita di tutti i giorni.

Ancor prima di nascere i maschi sono già dei privilegiati. Quando una coppia si sposa, cosa si è sempre detto? Auguri e figli maschi! Parecchi anni fa, quando nasceva un figlio maschio era una benedizione, una figlia femmina era quasi una disgrazia, più o meno come il colera, la peste bubbonica o… la cellulite. Nelle famiglie povere, un maschio significava due braccia in più, in quelle reali, l’erede doveva essere maschio, il principe ereditario, il futuro re! E va beh!...Ma oggi?...Perché continuiamo a farli sentire degli esseri… superiori, indispensabili, fondamentali, insomma…dei privilegiati?

Che poi, detto fra noi, corriamo due rischi…il primo è che ci credono veramente, con tutte le conseguenze del caso! Il secondo è che vanno in analisi! Eh si, perché poverini, voglio spezzare una lancia in loro favore… NON SONO PROPRIO IN GRADO!!

Ma è colpa nostra.. sì…soprattutto di noi donne…Come perché?... Sin da piccolo, “il cocco di mamma”… pensa di essere perfetto! Lui è il più bello, il più intelligente, il più simpatico, a scuola è il più bravo, anche se ha cominciato ad essere bocciato già dalla terza elementare.

“Poverino non è colpa sua, la maestra l’ha preso in antipatia”! Scusi… ma anche alle medie…”Eh, no lì è stata colpa del padre, perché l’ha voluto mandare alla scuola pubblica”!! E allora?... “Non si è integrato”!! Eh?!... Ma come, in questo paese tutti si battono per l’integrazione di tutti... insomma, cominciamo a giustificarli per qualsiasi cosa. E quindi, giù con le crisi di ogni genere!

Al liceo hanno la crisi adolescenziale, a 30 anni hanno dato solo quattro esami perché hanno scelto una facoltà particolarmente difficile, a 40 sono disoccupati perché non c’è lavoro, non trovano una donna, perché terrorizzati dall’ansia da prestazione e quando finalmente trovano una povera disgraziata che se li sposa… le opzioni sono due: divorzia dopo due anni, perché LEI, non è come mammina… o trova la vittima giusta che continua a farlo sentire un eterno ragazzo.

Sto esagerando? Non sono tutti così? Avete ragione, ci sono altre tipologie di uomo…è vero, fatemi pensare…ah si! C’è il tipo brillante. Tutti lo invitano alle feste, le donne se lo contendono, veste sempre alla moda, palestra, viaggi e …quando, rigorosamente dopo i 40 anni, mette su famiglia, le opzioni sono due: divorzia dopo due anni, perché LEI pretende che faccia il marito e il padre, oppure, sempre lei, si rassegna e si fa cornificare fino alla fine dei suoi giorni, tanto per dirne una.

Poi c’è il pantofolaio, quello che dentro casa lo vedi passare dalla sedia alla poltrona, dalla poltrona al divano, dal divano al letto, che se ti capita di vederlo in posizione verticale quasi non lo riconosci. “Ma era così basso”?

Al pantofolaio se gli chiedi: “Caro perché non ci facciamo una vacanza”? Ti guarda come se stessi attentando alla sua vita e comincia a sciorinare tutti i problemi e i pericoli che si corrono quando ti metti in viaggio. Dalle file in autostrada alle fregature che ti danno i tour operator, dal pessimo cibo al costo degli alberghi, e poi lo sciopero degli aerei, sempre che non cadano o facciano un attentato, che neanche Fantozzi saprebbe fare di meglio… per finire con la solita frase: “Ma è proprio necessario?”

Anche qui, le opzioni sono due: o divorziano dopo due anni perché LEI ha troppi grilli per la testa.. oppure la poveraccia in questione decide di fare una bella rapina in banca che se le danno gli arresti domiciliari, lo fa per un buona causa.

Va bene, va bene, basta, inutile infierire…su noi donne intendevo.

Ma d’altra parte qual è l’alternativa? Rimanere single? Troppo impegnativo! E poi quando sei single, fai di tutto per piacere agli uomini fino a quando non trovi quello che secondo te è giusto, te lo sposi e si ricomincia da capo. No, no, meglio rassegnarsi!

D’altro canto un uomo in casa è come avere un animaletto domestico, un cagnolino. Gli dai una casa comoda e accogliente, pasti regolari, qualche coccola e… pazienza… prima o poi imparerà… che la pipì non si fa fuori dal vaso!!!


GIUSY AMATO

Nessun commento:

Posta un commento