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lunedì 24 agosto 2015

"LA RAGAZZA DI GIADA" di Lisa See (Recensione di Lisa Molaro)

RECENSIONE

La ragazza di Giada 
Lisa See

Di nuovo una copertina color vaniglia abbinato a sfumature pastello e alla sagoma in contrasto di una bella donna col tipico ombrellino dalle stecche di legno.
Anche questo romanzo della See è ambientato in una Cina del XVII secolo e anche stavolta il nome della protagonista suona come armonia: Peonia! 
Impariamo a conoscerla da bambina, la seguiamo nell'adolescenza e forse ne avremo paura quando si farà donna, perché non indosserà le vesti classiche, non si muoverà come noi, non avrà i piedi per terra ..e non parlo metaforicamente!
Peonia non è povera, non è circondata dalla miseria e ha un padre che con determinazione vuole una figlia femmina istruita e colta, per questo le regala per il suo sedicesimo compleanno una rappresentazione teatrale di un classico della letteratura cinese di epoca Ming: Il padiglione delle peonie.
Durante la rappresentazione capiteranno delle cose che solamente il destino poteva prevedere, si segneranno strade, incroci e mappe particolari; da quella sera in poi entrerete dentro sentimenti che non potranno lasciarvi indifferenti: paura, battito di cuore, timidezza al chiaror di luna, inganni, tradimenti, resistenza, incredulità, abbandono, dolore, distacco, ritorno....come ritorna? 

Io avevo letto questo romanzo subito dopo aver terminato " Fiore di neve e il ventaglio segreto ( consigliatissimo, se ancora non l'avete letto ) e all'inizio ricordo di aver riscontrato delle difficoltà perché non ritrovavo lo stile della See. Le descrizioni minuziose dell'opera teatrale mi rallentavano la lettura e certe assolute mancanze di realtà mi allontanavano dallo stile crudo e concreto a cui l'autrice mi aveva in precedenza abituata; dopo poco però ho rilassato i nervi e mi sono detta " segui semplicemente il flusso della storia, seguine i ritmi narrativi, respirane semplicemente la trama e le emozioni " e così ho fatto arrivando alla fine col dispiacere di volgere l'ultima pagina!

E' sicuramente interessante sapere che il libro è basato su una storia vera :tre donne nella Cina del 1600, mogli di uno stesso uomo, decisero di scrivere un commentario al Padiglione delle peonie, riuscendo persino a pubblicarlo. La grande diffusione ed il successo dell’opera produsse un fenomeno di emancipazione così straripante che molte tra le giovani che lo lessero si lasciarono influenzare dal “mal d’amore” fino a morirne. È questo fatto realmente accaduto ad ispirare il romanzo della See dove in un intreccio di storia e fantasia, tradizione e cultura, prende vita il personaggio di Peonia, la cui essenza si svela in una dimensione sovraumana che, nella cultura cinese, resta tuttavia bisognosa di ogni cosa della vita terrena.
Ritengo che comunque tutto l'intreccio che la See ha inserito ( la tripartizione dell’anima,i sentimenti, i rituali, i profumi, la povertà d'animo che si trasforma in povertà fisica, la voce guida dell'antenata, passato-presente e fututo in un unico istante) componga un romanzo oraiginale !

LISA SEE


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