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venerdì 14 agosto 2015

"LA NATURA DELL'AMORE" di Daniela Nutini

STRALCIO

da un mio libro "La natura dell'amore"

Lui le prende il volto tra le mani. Non sa ancora come sia compito il miracolo: la fanciulla con la brocca d’argento è tornata da lui. Le sue mani scendono intorno al collo, alle spalle di lei, così contaminata e fiorita da lui, mentre pensieri gli si agitano come schegge “ è una bambina… la mia bambina……è una bambina ma ho paura di lei……potrei ucciderla se volessi e mettere così fine a tutto come se niente fosse stato…..è la mia piccola, il mio tesoro….mein Kleiner, meine Suesse.”
Lei sapeva di talco, un odore di pulito e un po’ anche di arance, di pelle bionda e pulita- di legno forse come di trucioli di matita appena temperata, di libri, di carta, ecco di cosa odora.. Fuori il caldo della primavera, il sole a sciabolate attraverso le persiane socchiuse nella camera dove lui la conduce, la tappezzeria gialla delle pareti, il letto fino a quel momento sconosciuto. E’ solo ora che sa di poterla avere, che non è un caso, una fantomatica avventura ritagliata nel tempo, una casualità irrepetibile. Le guardò ora il colorito pallido che nessun rossetto interrompe , la guardò mentre si leva il vestito ed il suo corpo gli pare un oggetto straordinario che lui aveva acquistato a caro prezzo, un oggetto il cui valore cresceva con il tempo , da stimare più di ogni cosa al mondo. Lei parla e le sue parole lo riempivano di una fragranza speciale: era un tesoro, un tesoro magico e possente : lui le mormora che era bella, che era buona, un tesoro, lei pare davvero fiorire davanti a i suoi occhi e allora la copre con il suo corpo nudo con una avidità tale che si accorge come lei lo volesse davvero , lo volesse pigliare con gioia, con vanto, con senso di vita mentre gli parla delle cose che un uomo vuole sentirsi dire quando è sopra una donna. Non sapeva da dove le venisse questa scienza d’amore ma gli parve una cacciatrice, una Diana Fanciulla, che lo faceva col cuore, e questa era la sua virtù. Lei ardeva : e lui fu sommerso da quel fuoco di passione, inghiottito da abissi inesplorati: e seppe allora che non avrebbe mai più potuto lasciarla.

DANIELA NUTINI

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