“Sul mestiere dello scrittore e sullo stile” Arthur Schopenhauer
Non ho le competenze per recensire un libro di questa portata non fosse altro perché non saprei inquadrarlo nel contesto storico, né letterario.Ciò che faccio invece è, in accordo con la cara Federica Colantoni che ne ha precedentemente proposto il titolo, riportarvi alcune impressioni e considerazioni.
Direi che la prima parte è una critica spietata agli scrittori del suo tempo nella sua nazione oltre che una puntuale e competente dissertazione su chi è scrittore e chi non lo è.
La seconda parte più scorrevole e forse meno impegnativa racchiude perle di saggezza che forse andrebbero annotate sul proprio diario per rispolverarle all'occorrenza.
Alcune le riporto affinché possano incuriosirvi ed indurvi alla lettura.
“La penna è, per il pensare, quel che il bastone è per il camminare; ma l'incedere più agile è quello senza l'aiuto del bastone e il pensare più perfetto si compie senza penna. Soltanto quando cominciamo ad invecchiare ci serviamo più volentieri del bastone e della penna”
“Leggendo non abbiamo il potere di acquistare dagli scrittori le loro eventuali qualità come, ad esempio la forza di convinzione, la ricchezza di immagini, il dono di far confronti.........Tuttavia abbiamo la possibilità di evocare in noi simili qualità nel caso che giò ne abbiamo la predisposizione..”
“Dire molte parole e comunicare pochi pensieri è dovunque segno infallibile di mediocrità; segno di testa eccellente è il sapere rinchiudere molti pensieri in poche parole!”
ARTHUR SCHOPENHAUER
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