L'espressione dell'amore (Vol. III) - è uscito oggi l'ultimo volume della mia trilogia, vi lascio un brevissimo estratto Emoticon wink
“A A Abbronzatissima… sotto i raggi del sole… come è bello sognare… abbracciato con te… A A Abbronzatissima… a due passi dal mare… come è dolce sentirti… respirare con me… ” canticchia quel pazzo di mio zio Giacomo entrando nel mio ufficio.
“Zio, voglia di sole e di mare?” gli chiedo spingendo indietro la sedia dalla scrivania e alzandomi.
“Non scherzare” mi dice storcendo la bocca, “I raggi ultravioletti mi rovinerebbero la mia bellissima pelle regalandomi delle rughe orribili!! Semplicemente ieri sera al Babylon c’erano due nuove ragazze di colore… due schianti, Matteo! Non puoi capire…”
Rido buttando indietro la testa.
“Zio, sono tutte uno schianto per te… basta che respirino e che te la diano…” gli dico infilandomi la giacca.
“Dove vai così di fretta?”
“Oggi dimettono Francesca. Voglio arrivare in anticipo e assicurarmi che non abbia cambiato idea”
“Oh già, vero! Oggi è il gran giorno! Cambiato idea a proposito di cosa?” m’interroga curioso.
“Diciamo che io e suo padre abbiamo avuto un acceso scambio d’opinioni su dove portarla una volta dimessa. I suoi genitori volevano che andasse a casa con loro ma, non senza fatica, sono riuscito a convincerli che il mio appartamento è decisamente più sicuro”
“Capisco… senti visto che i tuoi genitori e tua nonna avranno il piacere di conoscerla più tardi, perché sicuramente con qualche scusa passeranno a trovarti a casa, e io non ci sarò poiché stasera ho un impegno con una tipa A A Abbronzatissima” canticchia facendomi l’occhiolino, “Ti va se t’accompagno? Così finalmente mi fai conoscere questo schianto di donna che ti ha fatto perdere la testa!”
“Zio... non so se è una buona idea… promettimi che ti comporterai bene e non combinerai uno dei tuoi soliti casini! Per favore… i suoi genitori già non mi vedono di buon occhio, soprattutto suo padre” l’avverto.
“Oh mamma mia! Che fiducia… cosa vuoi che faccia?”
“Non fare niente e tieni a freno la lingua, qualsiasi cosa penserai di dover dire conta fino a dieci e poi non dirla”
“Che pesantezza! Semmai dovessero scrivere una biografia su di te dovrebbero intitolarla: L’insostenibile pesantezza dell’essere, che pedante che sei!” continua offeso uscendo con me in corridoio, “Come se t’avessi mai messo in difficoltà o in imbarazzo qualche volta nella tua vita…”
“Zio…” lo fulmino, “Ti faccio un solo nome: Maria Lucia”
Si ferma e corruga la fronte.
“Sono due” mi dice.
“Cosa sono due?”
“Bé visto che ci tieni tanto a fare lo spocchioso precisino… Maria Lucia sono due nomi non uno!”
O Signore santissimo! Dammi la pazienza!
KATIA ANELLI
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