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martedì 1 settembre 2015

"OLTRE IL CIELO" di Maria Grazia Maraucci

Oltre il cielo...
E' stato un risveglio traumatico...sì mi sono svegliata nel tuo letto di stanza: "Terapia Intensiva", senza capirne il motivo, cara Rossella! Mi sono ritrovata, nello stesso letto e nello stesso posto, di quel 21 Luglio 2011, dove trascorsi con te, l'intera notte, senza darmi pace...sapevo che, da lì a poco, ti avrei persa. I tuoi colleghi furono costretti a confermarmelo. Ed io, cosa ci faccio io? Mi guardo attorno frastornata: vedo solo un infermiere e un medico che mi chiede: " Come si sente? Ha dormito, tanto!" "Adesso beva questo, altrimenti, anche stamane, saremo costretti a rimetterle, il sondino...evitiamolo". Non capivo a cosa si riferissero, ricordo solo di aver bevuto della robaccia nera ( carbone attivo). Al mio risveglio, chiesi il motivo per cui mi trovassi lì, in quel posto, a me sconosciuto. Mi spiegarono che mi trovavo in terapia intensiva ( reparto rianimazione ), per intossicazione di non meglio specificata sostanza, oltre quella ritrovata nel sangue ( diazepam ).
Ancora frastornata, incredula, forse mi addormentai o persi, nuovamente i sensi. So solo che, al mio risveglio, mi ritrovai con una consulenza " psichiatrica". Mi fu chiesto il motivo dell'insano gesto, da me compiuto :ingestione, di una non precisata, quantità
di barbiturici. Spontaneamente, risposi: "Non vedete il mio burka? Ah, capisco, avete ragione, è invisibile!".
Il dottore mi osservò e capì, immediatamente, il mio problema.
Dopo il colloquio, rividi la mia vita, come in un "flash"...
Sì, avevo tentato di levarmi la vita, perchè mi sentivo in una "gabbia dorata", senza alcuna via d'uscita...
Alessandro, senza accorgersene, per il suo modo di vedere e l'educazione ricevuta, mi aveva levato dignità e autostima.
Mai nessuno, sino ad allora, mi aveva imposto, cosa potessi fare. 
Lui limitava la mia libertà di spirito. Una libertà da lui fraintesa!

MARIA GRAZIA MARAUCCI

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