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lunedì 20 aprile 2015

Il giardino di Emily Dickinson, di Adele Cavalli.


Emily Dickinson, vorrebbe tutte le persone che ama vicino a lei per godere insieme della campagna e delle colline, così e solo così il suo piacere potrebbe essere completo.

Dalla piccola camera che accoglie e protegge gli ampi spazi della sua vita interiore,seduta alla scrivania vicino alla finestra, scrive lunghe lettere ad amici e parenti e sempre troviamo un riferimento al giardino e ai suoi fiori.

Così scrive al fratello Austin che è lontano da casa:

"Oggi è molto bello - luminoso, azzurro, verde e bianco, e cremisi, come i ciliegi in pieno fiore, e i fiori di pesco sbocciati a mezzo, e l'erba ondeggiante, e il cielo, le colline, le nuvole, possono farcela, se ci provano. Come vorrei che tu fossi qui, Austin - ti sembrava bello sabato scorso - eppure in confronto a questo giorno dorato, non era che una singola gemma, rispetto a intere manciate di gioielli."

"...l'aria è dolce e silenziosa, ogni tanto una foglia gioiosa che cade - i grilli cantano tutto il giorno - in alto su un albero purpureo canta un uccello tardivo - mille piccoli pittori dipingono valli e colline. Ora ammetto, Austin, che l'autunno è il più bello, e che la primavera lo è di meno - eppure "differiscono come stelle" nella loro gloria particolare. Che felicità se tu fossi qui a condividere questi piaceri con noi - la frutta sarebbe più dolce, e il giorno morente più dorato - più allegre le noci cadute, se le raccogliessimo con te per celarle negli abissi di un canestro, ma tu non ti lagni - perché quindi dovremmo farlo noi?

E ancora in un' altra lettera:

"Sono così felice quando so che stai per arrivare che metto via il cucito ed esco in cortile a pensare. Ho cercato di ritardare il gelo, ho blandito i fiori che appassivano, pensavo che sarei "riuscita" a trattenere qualcuna delle foglie cremisi finché tu le avessi sorriso, ma le loro compagne le chiamano e non possono restare - troverai le colline azzurre, Austin, con le ombre autunnali che dormono silenziose su di loro, e ci sarà un attardarsi della gloria intorno al giorno, così saprai che l'autunno è stato qui, e il sole "al tramonto" te lo dirà, se non arrivi a casa prima di sera. Come sono felice che tu stia bene - devi assolutamente avere cura di te e non ammalarti di nuovo

E all'amica Abiah:

"...Hai qualche fiore adesso?
Io ho avuto un bellissimo giardino fiorito questa estate, ma ora sono quasi spariti. Stanotte fa molto freddo e ho intenzione di cogliere i più belli prima di andare a letto e sottrarre a Messer Gelo molti dei tesori che contava di rubare stanotte.
Non sarebbe una magnifica idea provocarlo un po', almeno per una volta, non di più?
Mi piacerebbe mandarti un Mazzolino di fiori, se ne avessi l'opportunità, e tu potresti seccarli e scriverci sotto, Gli ultimi fiori dell'estate.
Non sarebbe poetico e sai che esserlo è oggigiorno lo scopo di ogni signorina."

A Emily piace molto mandare fiori e foglie essiccati come dono nelle sue lettere.
E all'amica Abiah in una lettera succesiva scrive:

"Hai qualche Nontiscordardimé in giardino questa estate? Te ne manderò qualcuno in regalo con la mia prossima lettera. Ne sto facendo seccare qualcuno per tutte le ragazze e non sono ancora pronti."
Adele Cavalli

Per le lettere di Emily Dickinson, il sito di
Giuseppe Ierolli

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