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giovedì 23 aprile 2015

"Virginia Woolf" di Adele Cavalli.



Ritorno a Monk's House e mi fermo nel salotto dipinto di verde di Virginia Woolf.

Non c'è nessuno, lei è appena uscita con il cane per una passeggiata, lo fa tutti giorni, è un' abitudine a cui mai rinuncerebbe.
Lì fuori c'è il silenzio che ama, c'è il verde intorno colorato dai fiori “con tutti gli alberi così saldi e dritti... e l'aria è piena di incresapature...
E' dolce e aromatica e i cespugli di verbena e di artemisia cedono a chi passa una foglia da spezzare e da odorare...”
Il fiume, giù in fondo, scorre tranquillo con solo un leggero sciacquio che accompagna i pensieri.
Mi siedo in questa stanza che è piena di lei e la immagino: ”seduta accanto al fuoco in una sera autunnale che allunga le mani lunghe, sottili, bellissime, verso la fiamma per riscaldarle. Lei aveva sempre “ bisogno di calore... donava molto calore, ma lo voleva in cambio...”
Poi la vedo alzarsi e andare verso la porta d'ingresso e lì come tutte le volte quando sta in piedi contro la porta “fa una specie di esse curva con il suo corpo snello.”
La sua è “una eleganza istintiva, una naturale compostezza ed i suoi movimenti lentissimi e teneri...” ed ora che è ferma “fa quel suo gesto particolare: sposta dalla fronte un ricciolo isolato di capelli - ha i capelli molto lunghi- con la mano rivolta in dentro”.
E poi inizia a parlare con quella sua voce: “ una voce come un vecchio velluto rosso di una profondità straordinaria...”

Virginia è sempre uguale.
Non cambia mai i suoi modi, con gli adulti e con i bambini.
Parla ai bambini “ come se fossero adulti, suoi coetanei...
I modi gentili e lo spirito, l'umorismo, la vivacità e l'immensa curiosità”.
Per lei, “ al mondo niente era noioso... e ride sempre tantissimo.”
La sua è sempre stata “una casa allegra...

Ed io lo sento ed ora riapro gli occhi, guardo di nuovo intormo a me, riassetto il centro-tavola con cui ho giocato con le dita, avvicino la sedia, spengo la lampada e me ne vado, potrebbe tornare da lì a poco, è l'ora del tè con Leonard.

Per il mio scritto mi sono riferita a: 'Diari di Virginia Woolf' ed a'Virginia Woolf tra i suoi contemporanei' Editrice Alinea , un ricordo di lei, fatto da Nigel Nicolson, figlio di Vita Sackville West.

dalla pagina facebook di Scrittrici in giardino

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