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mercoledì 22 aprile 2015

"Lo gnomo" di Diana Mayer Grego.


C'era una volta un omino piccolo piccolo, qualcuno mormorava fosse uno gnomo.
Era felice, saltellava senza sosta, tutti lo chiamavano, tutti lo volevano. Qualcuno gli diceva che gli voleva bene ed era anche vero, qualcuno ...
Lo gnomo non stava mai zitto, aveva un pessimo carattere, gli piacevano le regole e diceva la verità, a qualcuno non piaceva, si sa, la verità fa male.
Arrivò un orco, che mise delle trappole sul cammino dello gnomo, e lo gnomo cadeva e si rialzava sempre con il sorriso, ma poi ricadeva e allora si rialzava dolorante, e ricadeva ancora. Iniziò a dire la verità - che cadeva per colpa di un orco. Molti alla parola "orco" fuggirono lontani, altri dissero allo gnomo che si era inventato la storia del orco per non ammettere le sue cadute, altri credettero all'esistenza del orco, alcuni ne ebbero timore, altri se lo fecero amico, così l'orco non li avrebbe mangiati, pensarono - in realtà si mangiò la loro anima.
Lo gnomo rimase intrappolato nell'ultima buca e gridava, gridava, chiedeva aiuto, ma nessuno si affacciò sulla buca che l'aveva imprigionato. Lo gnomo si rannicchiò e per sopravvivere iniziò a mangiare radici amare e bere acqua putrida.
La gente non vedendolo più si dimenticò ... alcuni andarono a cercarlo, forse, ma non lo trovarono, nessuno ebbe il coraggio di affrontare l'orco!
Piano piano il ricordo dello gnomo venne chiuso nella scatola del dolore, vicino ai dolori più grandi, e così fu dimenticato.
Ma lo gnomo era pieno di voglia di vivere e attese molto a lungo che la pianta in fondo al pozzo crescesse, fino ad arrivare alla cima del pozzo. Si arrampicò e fu libero. Ma non trovò nessuno! Andò a cercare i suoi amici, ma non trovò più nessuno. Poi un giorno ne trovò alcuni e loro, anche vedendolo, non lo riconobbero. Trovò le loro scatole e vide che il suo ricordo era stato chiuso lì dentro. Allora lo gnomo provò a stare per qualche tempo nelle scatole, ma c'era troppo dolore e nessuno le apriva.
Un giorno qualcuno aprì la sua scatola, il dolore era diventato sopportabile e il ricordo era diventato nostalgia, sperava di trovarci lo gnomo, ma lo gnomo non c'era più, al suo posto un po' di polvere di stelle, che potesse ricordare che ognuno ha la sua è brilla uguale alle altre.
Lo gnomo si chiamava "Speranza" ed era andato via perché il suo compito era finito. La scatola, una volta aperta, non serviva più. 

©Diana Mayer Grego

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