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venerdì 24 aprile 2015

LE RAGAZZE DEI BALCANI di Marilena Viola


Non più.
Non più le ragazze dei Balcani
ascoltano il suono dei flauti;
non più indossano veli dai colori del cielo.
Non più.
Non più pace,non più amore.
Guerra.
Non più amicizia scambiata in un battito d'ali,
nè sorrisi,nè mani tese.
Odio.
Non più motivetti sussurrati
sulla scia del vento.
Tristezza.
Non più parlare d'eroi,
non più speranza,nè futuro.
Dolore.
Non piu case,cose,dolci valli;
carezze di madre negate,
dolcezze perdute;
non più care abitudini,
non più consuetudini.
Esilio.
Musica nuova d'un tratto,
rumore di bombe assassine,
di grida e lamenti.

Unico libro al rogo salvato,
stretto con sé portano in seno
le ragazze dei Balcani:
Il libro sacro della memoria,
stampato col sangue a caratteri neri.
Leggervi ancora potranno
nei lunghi giorni d'esilio,
le storie di vita interrotte,
le cose perdute
e sentire di nuovo,
distrutto,
il profumo del grano.

M.Viola
15/4/1999
Dedicata alle donne che hanno subìto violenza

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