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mercoledì 15 aprile 2015

"La carezza del fuoco" di Elisa Mirno. Recensione di Elisabetta Corti.

Luke è un affascinante inglese trasferitosi in Francia che vive di espedienti ed approfitta del suo fascino per ammaliare donne ricche al solo scopo di trarne un profitto, alternando il suo mesterie di gigolò a qualche furto nelle case di ricchi aristocratici. 
All'apertura del romanzo, lo troviamo ad affinare le sue arti seducendo due cameriere per ottenere informazioni sul tesoro nascosto in casa del capitano Morel. Per una serie di peripezie, Luke si ritrova a fuggire per le strade di Brest inseguito da vari personaggi poco raccomandabili. La sua salvezza è un vicolo in cui viene spinto da una misteriosa donna dai capelli rossi, Giselle, con cui Luke, successivamente, condividerà un lungo viaggio verso l'Africa. Sembrano molto diversi Luke e Giselle, un ladruncolo ed una sofisticata donna dell'alta società. Ma entrambi nascondo un passato burrascoso e dei segreti che, durante il lungo viaggio a tappe, verranno a galla piano piano.
Premetto che, se mi fossi fermata alla trama, probabilmente non avrei mai letto questo libro poichè sono generalmente poco attratta dalle storie d'amore. Elisa mi ha contattato tramite questo gruppo, chiedendomi se fossi interessata a leggere il suo libro e a farne una recensione. Non leggevo da tempo un libro di uno scrittore/scrittrice emergente, quindi, a scatola chiusa, ho detto sì.
Non mi pento, anzi, faccio i complimenti ad Elisa. Il libro è molto scorrevole, invita il lettore a continuare perchè i personaggi sono avvolti da un velo di mistero che si srotola piano piano. Molto più piano dei loro vestiti, infatti la storia contiene anche delle note di erotismo che ho trovato ben scritte e non volgari. 
Sono molto soddisfatta anche della scelta dell'ambientazione, ovvero l'Europa del XVIII secolo nel periodo di "conquista" dell'Africa e sono molto interessanti le parti ambientate sulle navi, con la terminologia corretta e la parte interessante sulle leggende in ambito marittimo. 
Il primissimo capitolo del romanzo è molto intrigante, e lascia il lettore con la curiosità di scoprire chi siano i misteriosi personaggi che aprono il racconto.
Nel complesso un buon libro, in alcuni tratti anche molto divertente, e soprattutto scorrevole. 
Elisabetta Corti

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