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martedì 21 aprile 2015

"Marguerite Yourcenar" di Adele Cavalli.



A Petite Plaisance, nella casa di legno dipinta di bianco, si alza molto presto al mattino e fa colazione nella grande cucina piena di ceramiche variopinte e pentole appese al muro, e il cane la segue in ogni suo movimento.

Poi si avvolge nello scialle ed escono insieme.

Cammina fino a raggiungere il sentiero che l' accompagna nel bosco, là in fondo dove si sente il rumore delle frasche agitate dal vento che si fa sempre più forte.
E poi il suo sguardo si ferma a seguire la corsa di uno scoiattolo ascoltando il rumore del mare e respirandone il profumo, l'aria salmastra che l'avvolge, l'aria:
“... questa bella straniera senza la quale non puoi vivere... segno ermetico dell'aria, triangolo vuoto che punta verso l'alto. Nei giorni calmi la piramide verde si sostiene nell'aria in perfetto equilibrio. Nei giorni ventosi, i rami agitati abbozzano l'inizio di un volo.“

Quando torna a casa le piace curare il giardino, strappa le erbacce e rastrella il prato, piccoli gesti quotidiani che ama ripetere.
Poi rientra e, nello studio, controlla la posta. Si siede al posto di sempre e scrive, abbassando la lampada sulla scrivania, quando la luce del giorno si affievolisce.

È qui a Petite Plaisance che finisce ‘Memorie di Adriano’.

Adele Cavalli

Dalla pagina facebook dedicata a ' Scrittrici in giardino'

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