Dalle finestre della mia casa d’infanzia distinguevo netta la larga striscia scintillante del mare. Da Est a Ovest vedevo il mare.
Alba e tramonto tingevano l’acqua di rosa e rosso ardente.
Allo Zenit, la lunga striscia diventava d’argento: tutto uno scintillio.
Distinguevo le grandi paranze di giorno e di notte, quando si scorgevano anche le lucciole delle case dei paesini che si addormentavano sulla costa.
Magnifico.
Ho il mare negli occhi e, a volte credo, che nelle vene mi scorra blu Jonio, più che rosso sanguetto. Nata in Calabria e da padre che aveva trascorso l’infanzia e la giovinezza pedalando tra Vietri, Amalfi, Ravello , come svago.
Genetica.
Lasciata la mia casa d’infanzia ho sempre visto dalle mie residenze: palazzi e verde, tanto verde. Chiome che oscillano sonnacchiose, come i gatti di Roma.
Il mare lo sogno tutte le notti.Venerdì notte lambiva con la spuma l’ingresso del condominio in cui abito, la strada era sostituita da scogli.
Al mattino provo un grande sensodi calma e di serenità, quando sogno il mare. Mi accompagna per tutto il giorno.
Stanotte ho sognato come sempre il mare, ma avevo paura, non era più spumoso, azzurro, ma nero. Chiedevo aiuto, perché non volevo stare là. Non era notte, ma era buio lo stesso.
Nero.
Distinguevo solo delle grandi zattere a forma di ferro di cavallo, legate a lunghe corde, in modo che i dispersi potessero aggrapparvisi. Nuotavo, ma non riuscivo a muovermi perché un gigantesco molo arrugginito bloccava i miei movimenti e guardavo le grandi zattere a strisce bianche e nere. Avevo la terribile sensazione di venire a contatto conesseri umani che speravo fossero vivi.
Un incubo orribile, mai quanto quello vissuto e cessato dai 700 migranti.
Il mio mare non sarà mai più azzurro Jonio, Tirreno, Palinuro? Si sta tingendo di granato?
No, il mare sta accogliendo quel che l’uomo nero di cuore sta distruggendo, accoglie e nenia, come le madri che stringevano al petto i loro bambini.
“Fai attenzione, in mare non ci stanno taverne!” diceva mio padre quando mi allontanavo troppo dalla riva.
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