"IL DOLORE" di Mirella Frascolla

IL DOLORE
Se alla nascita ci fosse chiesto
se siamo più disposti a soffrire che a gioire
chiunque chiuderebbe gli occhi
in un muto rifiuto.
Il dolore toglie le parole e i gesti;
le manifestazioni del corpo vengono paralizzate,
immobilizzate, isolate, annientate.
E’ l’onnipresente ingombrante
della nostra vita.
A ogni età il suo tipo di dolore:
infanzia, giovinezza, maturità, vecchiaia,
nessuna viene risparmiata.
Ai piccoli dolori ci si abitua.
Ai grandi dolori non ci si rassegna,
li chiudiamo silenziosamente dentro di noi
per evitare che esplodano in altri cuori.
Di solito si muove nello sguardo
e lì resta come ospite sgradito
fino a quando non decidiamo
di oltrepassarlo e liberarcene.
Molte volte, pur potendolo evitare,
l’essere umano lo cerca e se ne nutre.
Accolgo da sempre le mie lacrime,
manifestazioni di ogni dolore,
senza illudermi di fermarle da sola.
So bene che svaniscono solo nell’abbraccio di chi
con calma e pazienza sa consolare
senza domandare e sa aspettare
che il cuore si plachi.

MIRELLA FRASCOLLA