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venerdì 17 aprile 2015

Il complesso della vedova di Stefania Rinaldi, recensione di SAndra Rotondo.

Ogni libro ha la sua storia, e ogni storia ha la sua vita.
La giovane infermiera Giulia, alla sua prima esperienza lavorativa in una casa di cura per anziani, a Milano, viene affidata a Barbara, burbera e dispotica anziana, che non sembra più disposta a una gentile comunicazione verbale con chi le sta intorno. Le due donne così diverse all'apparenza, divise da un abisso generazionale, hanno in comune più di quello che appare. Una vita fatta di sofferenze, che solo l'amore, quello vero, può risanare. Stefania Rinaldi ci accompagna, in una prosa delicata, verso la conoscenza l'una dell'altra, in un lento susseguirsi di sguardi, di complicità, di parole accennate, fino a svelare il passato, se pur diverso per origini, arco storico, ed eventi, delle protagoniste. E sarà proprio il tragico vissuto di entrambe, che legherà Giulia a Barbara, come donne, come madre e figlia, come nipote e nonna. 

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