Guardo quella porta tutta sgangherata
con i vetri opachi senza veli
rivedo me piccola e sorridente
e il cuore sussulta dolorosamente
la mia casa! dove io nacqui in mattino di giugno
quelle mura oggi annerite vestite di ragnatele
mi sembrano fili d'argento che adornano il cuore
intorno i miei giocattoli di cartone
la mia bambola di pezza:è li che piange ancora
io rivedo le facce di antica memoria
scritte sui muri che a pezzi si abbandonano al suolo
come dopo un'incontro d'amore.
E' questa la mia casa di paglia
che ancora urla e soffoca la bocca
è questa la mia umile dimora dei giochi antichi
oggi ti ho rivista,è ho trovato nel muro
il buco che feci per nascondermi un tempo
Guardo quella porta,così malinconica
così piena di risate pazze,
di voci di bimbi ancora in fasce
quel camino freddo,vuoto
è li che aspetta da quando lo spensi
un tempo,con il mio pianto e i pugni chiusi al vento!
Mg. Caglioti@
(Ode alla casa dove nacqui.Via Hipponion 56 )
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