dove il mondo non ha i tuoi occhi,
dove non sente il silenzio del lago.
Non ne vede le ombre..
A volte inquietanti, a volte malinconiche..
Che vedi tu.
Non lasciarmi andare fuori,
tra gente che non sa’ chiamarmi,
afferrare le mie ciglia scure, ombrose,
e carezzarle,
come piuma di donna, morbida da consolare,
Da prendere….da tenere.
SABINA LA MANNA
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