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domenica 31 maggio 2015

"DIALOGO" di Salvatore Colucci


RACCONTO

Dialogo .....

Era la terza nuvola che rimodellavo quel giorno , mi sentivo un po' turbato, eppure 
non dovevo esserlo, qui i sentimenti sono tutti uguali .Tutto è uguale ,il sole ,la luna , il vento.Questa somigliera' ad un canguro ,si è da un po' che non ne disegno canguri .
"Bella ,molto bella "sentii alle mie spalle .
"Ciao " risposi "chi sei ? "
"Un'anima come tante ,senza nome ,senza età proprio come te "
"Sì è vero ,hai ragione ,pensandoci è così "
Piano la nuvola a forma di canguro si libro'
nell'aria scivolando tra le altre ,il sole la fece 
brillare , il vento l"accompagno'.
"Io modello nuvole per i sogni dei bimbi della terra ,a te cosa fanno fare in paradiso ?"
Rispondendo con un sorriso "Io sostituisco le piume rotte alle ali degli angeli ". 
"Ti piace farlo ?"
"Sì mi diverto molto e poi c'è sempre da fare, ogni volta che tornano dalla terra ,hanno sempre un centinaio di piume rotte ".
Il sole pian pian calava ed il vermiglio insanguinava le nuvole .
"Siediti con me guardiamo il tramonto da qui è uno spettacolo ". "Certo "rispose lei .
"Tu ti ricordi qualcosa della terra ?" da qui è uno spettacolo . "Certo " rispose lei .
"Tu ti ricordi qualcosa della terra ? " mi chiese un po titubante senza guardarmi negli occhi .
Continuando a guardare il sole che andava via risposi "Sì qualcosa ricordo ,sprazzi di immagini, profumi ,voci,più di tutto un uomo 
un sorriso,le sue mani che mi tenevano ,i suoi giochi con me .Ricordo durante le sere d'estate, in terrazzo, seduti sull'amaca guardavamo la notte con le sue stelle e la sua luna ,ed io gli chiedevo cosa fossero tutte quelle luci in cielo ,e lui che stava lì a spiegarmi per ore tenendomi il viso schiacciato al suo ,si ricordo quel viso ,
quello di mio padre .E tu cosa ricordi ?"
"Beh, anche io tra le mie piume mi soffermo su delle immagini e profumi come te,più di tutto ricordo un sorriso degli occhi di una donna ,le sue mani che costruivano giochi per me ,la sua dolcezza ,ma anche le sue lacrime che sento ancora umide sulla mia pelle.
Si ricordo quel viso, quello di mia madre ."
"Ti piacerebbe diventare un angelo ?"le chiesi.
"Beh credo di si ,anche a te non dispiacerebbe tornare laggiù per un po'".
"Sì non mi dispiacerebbe tornare ,non lo so se è giusto dire che siamo andato via troppo presto ,ma qualcuno doveva disegnare le nuvole per i bimbi e cambiare le piume rotte agli angeli ,domani modellero' una nuvola con due bimbi che sorridono tenendosi per mano, chissà che i nostri ricordi non alzino il viso al cielo in quell'istante. " Le sorrisi.
Ci girammo a guardare il sole prima che andasse via del tutto ...........


Salvatore Colucci @ da ( Cristalli di luce )

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