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venerdì 22 maggio 2015

"DONNE D'ALGERI" di Assia Djebar (Recensione di Emma Fenu)



RECENSIONE

DONNE D'ALGERI

Il morbido fruscio della seta.
Il sontuoso bagliore dell’oro.
L’inebriante aroma sprigionato dal narghilè.
Il denso profumo dei corpi femminei.
Sguardi vietati e suoni tronchi: attorniate da stoffe tessute con il cemento, non possono essere guardate né guardare, non possono ascoltare né parlare, le Donne di Algeri nei loro appartamenti, ritratte da Eugéne Delacroix nel 1834.
All’esterno dell’harem i veli, anche se non sono che taciti compagni di un passato troppo vicino, ormai deposti negli armadi, sono ancora maschere di ferro che rendono cieche e invisibili… eppure basta saper penetrare nel silenzio di notti stellate per udire un sussurro di parole, melodie, salmi. 

ASSIA DJEBAR


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