RECENSIONE
NEL BLU TRA IL CIELO E IL MARE
Coinvolgente e commovente anche nella desolante crudezza descrittiva di alcuni passi, l’ultima opera di Susan Abulawa, scrittrice palestinese. Il romanzo si apre con una voce narrante, quella di Khaled, bambino di dieci anni la cui morte è vicina. Prima di entrare definitivamente nel blu, lo spazio¬tempo degli spiriti, racconta la sua storia e quella delle donne della sua famiglia. Una storia che si apre molti anni prima, a Beit Daras, sulla via diretta che dalla Palestina conduce verso il Cairo. “Loro tre erano le donne della mia vita, il canto della mia anima. Chi in un modo chi in un altro, avevano tutte perso gli uomini che amavano, tranne me. Io rimasi più a lungo che potei.”
SUSAN ABULAWA
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