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giovedì 14 maggio 2015

IL COMPLESSO DELLA VEDOVA di S. Rinaldi. Recensione di A. A. Gardini.

Quali oscuri segreti si nascondono dietro la vita delle persone? 
Quali celati dolori vengono taciuti a chi incontriamo ogni giorno?
E' possibile che quello che scegliamo come corazza, ci soffochi e provochi più sofferenza che gioia, a noi e agli altri?
Camminiamo nei corridoi di una casa di riposo come tante altre, a Milano, siamo in grado di riconoscere cosa si nasconde nel vialetto che La Signora Grandet osserva dalla sua solitaria finestra? Dietro L'ostilità di una donna che allontana chiunque?
La nostra storia inizia qui, fra gli anziani ricordi di una vita lontana vissuta ma che nessuno conosce, e tra le speranze di un miracolo che un giorno si affaccia alla porta della riottosa donna anziana e ha gli occhi dolci di una giovane ed inesperta infermiera, occhi che celano un abisso che aspetta di essere colmato. 
Possono due abissi, uguali ma diversi riempirsi a vicenda e spalancare alla vita due vite a due estremi della stessa?
Dopo aver letto "Il complesso della vedova: il lato oscuro della mente" me lo sono chiesto, ed io ho trovato la mia risposta. 
Stefania Rinaldi ci porta in un contesto spesso dimenticato e spesso ignorato e ci accompagna nella storia di queste due donne, con dolcezza ed una punta di amarezza. Ho adorato il libro e ora ho una sola domanda: chi è davvero, la donna al mio fianco mentre sto scrivendo a Voi, di questo splendido spaccato di vita?

Altea Alaryssa Gardini

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