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mercoledì 24 dicembre 2014

La pedofilia vista “dall’orco”: intervista all’autrice di “Prima che cali il silenzio”.

La pedofilia vista “dall’orco”: intervista all’autrice di “Prima che cali il silenzio”
Laura Scanu ha tentato un’impresa che pochi altri, oltre a lei, hanno – sicuramente o probabilmente – tentato: quella di scrivere un libro sulla pedofilia dando voce a “lui”, il pedofilo. Nella vita fa la maestra, ha una laurea in Scienze Politiche e Relazioni internazionali all’Università di Perugia e due figlie ed un marito che tifano per lei. Ma quanto all’idea di scrivere una storia – Prima che cali il silenzio (Ed. Laura Capone) – su un tema tanto delicato e sul percorso che vi è nato attorno, l’intervista di Ladyo è quanto è servito per chiarirlo:

Com’è nata in lei l’idea di scrivere un libro su questo tema? Nel 2007 ha scritto un altro libro su donne e mafia: cosa la spinge a trattare e occuparsi di questi temi delicati?

Sono un’insegnante e vivendo ogni giorno in una piccola società, come la classe, non posso non sentirmi coinvolta. Scrivere di pedofilia, dopo averla tante volte incontrata negli occhi dei bambini, è stato un obbligo morale. Ne ho voluto però parlare dando voce al pedofilo non certo per enfatizzare questa figura, ma anzi per conoscerla meglio e poterla combattere in modo più cosciente. Senza giudizio, senza pietà, ma soltanto perché attraverso una conoscenza più completa si può combattere e soprattutto prevenire.

Del libro si è discusso anche all’interno di scuole e carceri: quali reazioni/commenti/pareri ha suscitato la cosa nei partecipanti al dibattito, in entrambi i contesti?

Una volta, in una scuola, un ragazzo piuttosto arrabbiato, si è alzato e mi ha chiesto: “Ma se un pedofilo avesse violentato sua figlia, lei cosa avrebbe fatto? Avrebbe ancora cercato di vedere il suo punto di vista?”. Un’altra volta, a Regina Coeli, un uomo mi ha detto: “Io la soluzione ce l’ho e costa anche poco, due euro, il costo di una pallottola!”.
Domanda legittima la prima, meno la seconda soluzione: non riporto le mie risposte perché lascio aperto a voi il dibattito e perché l’unica cosa è parlarne senza far mai cadere il silenzio.

Cosa pensa della pedofilia, ragionando da mamma qual è?

Ho due figlie ormai grandi, ma ammetto che il problema è sempre stato un’allerta nella mia vita e vorrei lo fosse per ogni mamma, ogni donna e ogni persona che ama i bambini, quasi come un dovere sociale. Lo raccomando a tutti: attenzione sempre vigile e non solo per i nostri figli, ma anche per quelli degli altri. Se guardiamo i nostri piccoli negli occhi,potremmo leggere tante cose: parliamo con loro e dedichiamogli il nostro tempo!

Cosa l’ha colpita di più della personalità dei pedofili?

Non ho mai incontrato un pedofilo, o meglio nessuno di loro si è mai “confessato”; Al contrario ho conosciuto tante persone che mi hanno raccontato le loro esperienze e… credetemi, non è mai stato facile ascoltare il loro dolore e spesso la loro rassegnazione nel non essere compresi proprio dai familiari più vicini.

Crede che la legislazione (ma anche i servizi sociali) attualmente stiano svolgendo tutto quello che può essere fatto per il recupero di “vittime” e “carnefici”? O avrebbe nuove proposte?

Credo che qualcosa si sia fatto, anche ratificando la Convenzione di Lanzarote (sulla protezione dei minori dall’abuso e dallo sfruttamento sessuale, ndr), ma ancora molto va perseguito soprattutto all’interno del “privato” ancora troppo tutelato o spesso, peggio, ignorato.

Un messaggio per i lettori/lettrici di Ladyo?

Nel mio libro ho dato voce a Paola, la moglie del pedofilo, perchè sono convinta che alcune donne non possono non aver visto…e allora le imploro di non cadere nella trappola ricattatrice e di denunciare, denunciare sempre.
Alle vittime di abusi va il mio abbraccio e vorrei dire che nel libro io ho parlato delle vittime dell’Olocausto creando un ponte di dolore tra quello degli ebrei ed il loro: non a caso gli abusati sessualmente usano appellarsi “sopravvissuti”.

L’autrice ha scelto di devolvere all’ass. La Caramella Buona Onlus (www.caramellabuona.org) contro la pedofilia, i propri diritti d’autore per il sostegno delle finalità istituzionali perseguite dalla stessa.

Emanuela Zanardini 

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