"SORRISI" di Francesca Gnemmi

SORRISI

Ricordi sfuocati, di momenti in grigio o colorati.
Ragazzina timida e paurosa ti sentivo distante,
non capivo i tuoi gesti e le tue parole,
quei repentini cambi di umore.
Le punizioni e le grida si esaurivano in pochi istanti,
lasciando il posto a sorrisi disarmanti.
Qualche attimo senza parlare
e sul tuo viso ritrovavo il sole.
Tardi ho imparato che il sorriso non costa meno del mostrarsi arrabbiato,
ma vale più del silenzio o di un volto imbronciato.
Così oggi mi propongo alla vita,
gentile ma tenace, pronta a curare qualsiasi ferita.
A scuola non svelano il segreto per dissipare il dolore,
nessuno spiega da dove nasce l’ardore.
Quella forza è dentro ciascuno di noi
e scegliere se usare prepotenza o letizia
fa la differenza in un mondo di ingiustizia.
La diversità me l’hai insegnata tu,
a piccoli passi, ogni giorno un po’ di più.
La tua forza è nella tua allegria
che non lascia trasparire dolore o malinconia.
Umane debolezze tutti ne abbiamo
ma, tenendole per noi, non sveliamo un arcano.
Se il domani offre pugni e schiaffi
sorridiamo e nascondiamo i graffi;
perché a mostrarsi felici ci vuole coraggio
e, per chi non ne è capace, resta solo un miraggio.
In barba anche a chi ci vuole male…
Papà, ti regalo un sorriso!
Ammalia i cuori e insegna a volare.

Francesca