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giovedì 24 marzo 2016

"LA BAMBINA LUMINOSA" di Dante Bortolotti

RACCONTO

La Bambina Luminosa

Ricordare la dimensione del sogno è la condanna per questa vita, il sangue del Druido è forte e impetuoso in questa notte disperata, ho fallito troppe volte nella ricerca della mia parte mancante per riprovare ancora...ma...non mi è concesso di rinunciare, tutto il mio essere mi sprona a non rinunciare.

La casa silenziosa mi accoglie e mi circonda delle sue presenze gentili, dei miei ricordi delicati di bambino.

Il vecchio bastardo sorride...niente di nuovo.

Noi eravamo Uno, eravamo liberi e forti, la poesia , la musica, il canto, il piacere per la bellezza, per i giorni che passavano sereni,
per le stelle che morivano e nascevano in un universo stabile e ordinato.

Quando le forze oscure sconfissero un Dio indebolito e morente
la nostra scintilla immortale venne frantumata e dispersa.

Ero molto piccolo quando sognai la bambina luminosa, emergeva da uno stagno?, da un fiume?, dal mare?.

Mi tendeva la mano e mi perdevo nello splendore del suo sguardo,
la mia parte mancante mi cercava, dovevo trovarla!, con lei tutto sarebbe stato amplificato, niente e nessuno, in questo mondo, avrebbe potuto impedirci di ricreare un angolo del nostro paradiso...perduto e violentato.

Quante volte ho cercato nello sguardo di una donna quella carezza radiosa che scaldava il cuore, quante volte ho creduto di averla ritrovata...per un attimo, un'ora, qualche giorno...poi la solita domanda " Mi vuoi bene?"," mi ami" e simili, pur dolci, domande.

La scintilla spezzata non avrebbe voluto conferme, era parte di me, sapeva che l'amavo, che ero sempre con lei, anche a milioni di chilometri di distanza , a milioni di anni di tempo.

Quante volte ho dovuto chiedere scusa a ragazze importunate da una domanda incomprensibile per loro, momenti di euforia seguiti da inspiegabili ritirate...amiche intelligenti mi hanno perdonato, qualcuna mi ha disprezzato per un pò.

Il vecchio sente la mia frustrazione per l'ennesimo tentativo fallito, sembra quasi dispiaciuto...sembra solo, lo evito ed esco a cercare lo spirito del lupo bianco,il mio alter ego poeta,
scappa via ogni volta che inizio una nuova ricerca.

La notte è leggiadra e gentile, scoiattoli e ghiri si rincorrono sui rami del noce vicino al tetto...il cinghiale solitario no si è visto, è nascosto, da qualche parte, in mezzo ai castagni che si stanno raccontando le storie del giorno trascorso, è dolce questa solitudine grigia, la risposta a tante domande- molte inutili -,
sto bene qui, il tempo è immobile e i pensieri fluiscono liberi.

Penso, con fastidio, ai tanti illusi che cercano nei libri, nelle leggende, nei simboli, la consapevolezza, la libertà, la forza, non sapranno mai che il vero potere è scritto nel Dna di qualcuno,
chi lo scopre, in genere, lo usa per scopi personali, accrescendo in tal modo lo schiavismo del male,
i pochi che ancora lottano, in un ultima difesa dei tempi del sogno, s'indeboliscono sempre di più.

Sono di nuovo sereno, il mio tempo, in questa vita, sta finendo, ne sono felice.

Torno via, domani inventerò qualche stupido gioco...per giustificare la mia follia.

DANTE BORTOLOTTI

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