Iniziava tutto a perdere la sua forma, la sua primordiale certezza.
Pensava di aver vissuto in un limbo, un luogo in cui l'illusione scherniva e si prendeva gioco del dolore, dove tutto era sfumato, senza contorni nitidi e chiari. Si era chiusa in un mondo parallelo, dove l'apatia governava ed i sentimenti tutti, banditi, vivevano imprigionati in celle recondite.
Ora, lui era li. C'era. Di nuovo.
La meraviglia prendeva piede. Non contava nulla. Lei e lui. Basta.
Come se il tempo non fosse passato si ritrovarono e si vollero bene, nuovamente.
Nel suo mondo le persone erano di passaggio. Lui no. Era lì, con lei.
SABRINA DI TOMA
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