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lunedì 15 febbraio 2016

"IL SILENZIO DEL MATTINO" di Marilena Viola



IL SILENZIO DEL MATTINO
M.Viola
24 maggio 1998

Desiderio di pace,di tranquillità, di oblio.
Ricerca di altre voci.
Slacciarsi le corde della mente,
lasciarsi andare,
lasciare libero il cuore.
Al mattino.
Lingue di fuoco in cielo,squarci di luce.
È l'alba,il giorno è già vicino,
verrà il sole alto,la vita che si muove.
Mi si stringe il cuore,
vorrei sentir per sempre,all'infinito,
questo incantesimo degli occhi e della mente,
lasciarmi andare così, dolcemente,
mentre dei fiori mi arrivano le essenze,
mentre sento la voce del gallo,
il fischio di un treno,
il rumore delle onde,
il fruscio delle corolle,
un cinguettio.
Vorrei abbassare il volume alle parole,
mentre scrivo,
e trasmettere alla carta ogni sussurro,
ogni bisbiglio,questa quiete.

Nelle lunghe estati delle lontane primavere,
mamma ci mandava alla colonia,
all'oratorio dell'Ausiliatrice,
con tre sorelle ed una direttrice.
Erano tutte avvolte in panni neri
e davanti un bianco bavaglino,
che veniva chiamato 'modestino'.
Erano preziose quelle monachelle
che,appena sotto le gonnelle,
avevano corpi giovani e scattanti,
sempre serene e sempre a Dio oranti.
Forse ho imparato lì ad apprezzare
il silenzio delle prime ore.
Al mattino no,non si poteva parlare,
bisognava solo ascoltare,
la voce di dentro,la voce del Signore,
che bussava proprio a quelle ore.

Si riempiva poi,verso l'alto del dì,
di voci allegre e cinguettanti
dei bimbi dell'asilo,ed eran tanti.
Allora si che era diverso il luogo!
Risate,pianti,gridolini,
giocattoli,altalene,giardini,
piatti di minestra,canzoncine,
che meraviglia,pareano canarini!
Ma alla prim'ora cantavano solo gli uccellini,
allodole,passeri e colombe
le lodi del Signore,
attratte certo da quel luogo d'amore!

Oggi la risento ancora la mattina,
quando scendo dal letto alle sei;
d'istinto vado subito in cucina,
apro la finestra,guardo il giardino,
ascolto quella voce,
mi appartiene,
la sento e me la ritrovo.
Un incanto,che dolcezza nella mente,
che silenzio assoluto!
È fermo tutto.
Esisto solo io e Dio!

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