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venerdì 13 febbraio 2015

"Il mercante di anime" di Giordana Ungaro.



Sinossi.
“I miracoli sono davvero opera della misericordia di un Dio? E se non fosse lui a esaudire le nostre preghiere? Lo scopriranno presto Gustav Felix, imprenditore di successo, e sua moglie Nadia, quando le loro vite si intrecceranno a quella di Jesus Rachid, un’inquietante antiquario di mezza età che, oltre a splendidi oggetti d’arte, si diverte a mercanteggiare anche le oscure voluttà dell’animo umano. Assieme a Margareth Strauss, Julian Simonelli, Alex Bosi, e alla piccola Sarah Linder, scopriranno che c’è un terribile prezzo da pagare per chi cerca di comprare la felicità”.

Stralcio.
Prego signora Strauss, basta una goccia del suo sangue nel calamaio,una firma lì sotto e avrà ciò che desidera,” la incalzò lui allargando il sorriso. “è un semplice contratto, legga. Bellezza e giovinezza in cambio della sua anima.”
Margaret sbirciò il foglio, lesse le poche righe scritte a mano in un elegante corsivo che promettevano esattamente ciò che lui aveva appena detto. In calce c’erano la sua firma e un sigillo di ceralaccarossa ad autenticare il tutto; le iniziali R.J. erano incastonate al centro di una stella ebraica. Allungò la mano e afferrò la penna d’oca tra le dita ma era titubante e soprattutto scettica. Possibile che quell’insignificante omuncolo fosse sul serio il Demonio, o un suo emissario? Si sentì ridicola. “Senta, signor Rachid se io non invecchierò e non mi ammalerò come posso morire? Lei come farà ad avere la mia anima?” chiese.
L’uomo si appoggiò allo schienale della sedia e intrecciò le dita sul ventre. Sembrava calmo e rilassato.
“Non si deve preoccupare di questo, sarò io a venire a reclamare ciò che mi spetta a tempo debito.” Margareth scoppiò a ridere e sidiede della stupida, rendendosi conto dell’assurdità di quella situazione. Come aveva potuto pensare, anche solo per un istante, che fosse vero? Ritrovò compostezza e sicurezza di sé, poggiò la penna d’oca sul piano e affrontò quel tizio che credeva di essere chissà chi. “Senta, è stato molto divertente tutto ciò ma non credo che lei possa veramente…” Lui la interruppe, porgendole lo specchio poggiato sulla scrivania.
“Ha ragione” disse. “Tenga e guardi ciò che le offro.” Margareth esitò, poi lo prese e si specchiò. Riflessa non c’era la vecchia signora che ritrovava tristemente ogni mattina, bensì la giovane e bella Maggy di un tempo. Portò una mano al volto toccando incredula le gote rosee e lisce mentre la sua bocca si apriva in una o di stupore. Sgranò gli occhi colmi di lacrime nel rivedere quella bellezza che pensava perduta per sempre. Rimase a osservarsi a lungo, l’immagine fece svanire tutte le remore e non le interessò più sapere che magia fosse o quale fosse il prezzo da pagare. Poggiò lo specchio e si punse un dito con lo spillo finché un’unica goccia di sangue cadde nell’inchiostro nero. Riprese la penna d’oca tra le dita, la intinse e firmò il contratto in duplice copia. All’esterno un ratto urlò."

Giordana Ungaro

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