IL RUMORE DEL TUONO.
Lo so che vorresti un' amante
un'amante col cuore d'erba fine
e invece trovi me
che sono un sasso di torrente
un albero rovesciato dal temporale.
Mi chiedo se avresti di nuovo gli occhi
da cerbiatto della tua giovinezza
lo sguardo brillante dell'autunno.
Io sto qui alla finestra
in questa notte estiva di pioggia
forte e vento, il campo di fronte
alla casa si è allagato gli alberi
hanno ombre lunghissime
e mobili come braccia.
Lontano il mare e il nero
della notte non si vedono più.
Distano solo un rumore nel tuono.
Pochi passano in strada e la pompa
della benzina è quasi deserta.
La nostra pena invece dondola sempre qui
nella distanza che non si colma.
Forse, se tu fossi sveglio ora, mi indicheresti
quale spazio celeste percorri,
di nuovo vedrei la mappa celeste delle tue vene.
ANNA SPISSU
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