Pensare la pace durante un raid aereo'.
"Il corso degli eventi è impetuoso e incalzante. Trabocca dal fiume di parole pronunciate dagli altoparlanti e dai politici.
Ogni giorno ci ricordano che siamo un popolo libero, in guerra per la libertà, e ciò avrebbe trascinato il giovane pilota a vorticare sospeso tra le nuvole.
Da quaggiù, con un tetto sopra la testa e una maschera antigas sottomano, è nostro compito sgonfiare i palloni gonfiati e risalire alla fonte dei fatti.
Tanto per cominciare, non è vero che siamo liberi.
Stanotte, uomini e donne sono prigionieri – lui chiuso in una macchina davanti a un mitragliatore; lei al buio con accanto una maschera antigas. Se fossimo liberi saremmo all’aperto, a una festa, a teatro, o seduti vicino a una finestra a chiacchierare.
Cosa lo impedisce? 'Hitler!' gridano all’unisono gli altoparlanti. E chi è Hitler? E cosa rappresenta? Aggressività, tirannia, amore malato per il potere, espressi pubblicamente, ci spiegano.
Distruggetelo, e sarete liberi.
In questo istante è come se gli aerei che passano mi segassero il ramo di un albero sopra la testa. Rombano intorno, continuando a segare giusto sopra il tetto, e all’unisono un suono simile scava un varco nel cervello.
È la voce di Lady Astor nel Times di oggi:
'Donne capaci sono sottomesse all’Hitlerismo inconscio dell’animo maschile'.
La verità è che stanotte siamo tutti egualmente soggiogati e fatti prigionieri, gli uomini inglesi negli aeroplani, le donne nei loro letti...
Anche questo deve dunque far parte del nostro impegno per la libertà, aiutare i giovani inglesi a estirparsi di dosso la venerazione per medaglie e riconoscimenti...
L’altro giorno un pilota è atterrato sano e salvo in un campo qui vicino e ha detto ai suoi nemici esprimendosi abbastanza bene nella nostra lingua:
'sono contento di non dover più combattere!'
Un soldato inglese gli ha offerto una sigaretta, e una donna gli ha preparato una tazza di tè. Ciò sembra dimostrare che l’iniziativa di liberare gli uomini dal meccanismo mentale che li induce a fare la guerra, non cade affatto su un terreno arido e può dare dei frutti.
Finalmente le mitragliatrici hanno smesso di sparare, i fari sono stati spenti e questa notte d’estate ha riacquistato la sua naturale oscurità.
S’odono ancora una volta i suoni puri della campagna; una mela cade al suolo, un gufo stride volando di ramo in ramo, e a tratti tornano in mente le parole semidimenticate di un antico scrittore inglese: 'In America i cacciatori sono già svegli...'
Affrettiamoci dunque a spedire questi pensieri frammentari ai cacciatori già in piedi in America, alle donne e agli uomini il cui sonno non è ancora stato interrotto dalle mitragliatrici, nella convinzione che li terranno a mente con generosità e spirito caritatevole, e che magari vorranno tradurre questi appunti in qualcosa di concretamente utile.
E ora, concittadini dell’emisfero in ombra, tutti a dormire."
VIRGINIA WOOLF
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